Paola Clemente, 49 anni,
il 13 luglio del 2015 è morta di fatica nei campi di Andria (in Puglia). L’ha
ammazzata il lavoro: dodici ore al giorno per 27 euro di paga.
Dalla sua morte è partita una inchiesta della Procura di Trani che ieri ha portato all’arresto di sei persone per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro… http://www.lastampa.it/2017/02/24/italia/cronache/morta-di-fatica-nei-campi-in-manette-sei-caporali-zEfgBoOQKFQM40xkJ1v8LL/pagina.html
Dalla sua morte è partita una inchiesta della Procura di Trani che ieri ha portato all’arresto di sei persone per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro… http://www.lastampa.it/2017/02/24/italia/cronache/morta-di-fatica-nei-campi-in-manette-sei-caporali-zEfgBoOQKFQM40xkJ1v8LL/pagina.html
Basterebbe un ufficio di collocamento pubblico in ogni comune
per saltare l’intermediazione mafiosa del caporalato.
Quella povera signora è stata uccisa da chi governa e sa bene come queste cose, da eccezioni, siano diventare regola... così come è accaduto e accade per tante altre faccende di casa nostra.
RispondiEliminaChe pena.
Di caporalato ne ho letto adesso, qui:
RispondiEliminahttp://www.articolo21.org/2017/02/tutti-schiavi-e-caporali-nella-terra-di-paola-clemente-non-solo-contadini-il-caporalato-industriale-e-ancora-inesplorato-e-i-giornalisti-precari-sono-prede-sotto-scacco/