“Passo praticamente 24 ore nei
tunnel. Arrivo presto la
mattina e vado via la mattina dopo. Riposo dentro i tunnel. La mia madre
adottiva voleva mandarmi
a scuola, mio padre
adottivo invece ha deciso di mandarmi nelle miniere
di cobalto”.
È la testimonianza di Paul,
14 anni, uno degli 87
minatori o ex minatori incontrati da Amnesty
International nella Repubblica democratica del
Congo. Paul, raccontano gli inviati di Amnesty, ha iniziato a lavorare nella
miniera a 12 anni. Ha già i polmoni
a pezzi.
lunedì 31 ottobre 2016
domenica 30 ottobre 2016
lavoro dall’economia verde
Dall'energia alla riqualificazione edilizia,
dalla mobilità sostenibile al riciclo dei rifiuti alla manutenzione del
territorio, l'associazione ambientalista indica interventi "fattibili e
nell'interesse generale" che potrebbero generare 2 miliardi di euro ogni
anno già dal 2017, "molti di più ripensando anche Iva e fiscalità
sull'energia per spingere gli investimenti in innovazione".
È la ricetta e la sfida che Legambiente ha lanciato
al Governo, presentando
per la legge di Bilancio 2017.
sabato 29 ottobre 2016
caporalato, la legge ora c’è
caporalato, la legge ora c’è
e speriamo che sia applicata
Via
libera definitivo della Camera al disegno di legge sul
contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in
agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo, il cosiddetto
ddl caporalato.I voti
a favore sono stati 336, nessun contrario, gli astenuti sono stati 25 (Forza
Italia e Lega).
Con l'intervento normativo si stabiliscono nuovi
strumenti penali per la lotta al caporalato come la
confisca dei beni (come avviene con le organizzazioni criminali mafiose),
l'arresto in flagranza, l'estensione della responsabilità degli enti. In Senato
è stato introdotto l'allargamento del reato anche attraverso l'eliminazione
della violenza come elemento necessario e che rendeva più complessa
l'applicazione effettiva della norma. La nuova legge prevede anche la
responsabilità del datore di lavoro, il controllo giudiziario sull'azienda che
consentirà di non interrompere l'attività agricola e la semplificazione degli
indici di sfruttamento.
Per la prima volta si decide di estendere le finalità del Fondo
anti-tratta anche alle vittime del delitto di caporalato, considerata l'
omogeneità dell'offesa e la frequenza dei casi registrati in cui la vittima di
tratta è anche vittima di sfruttamento del lavoro. Viene rafforzata la
operatività della Rete del lavoro agricolo di qualità,
creata nel 2014 con il provvedimento Campolibero e attiva dal 1 settembre 2015.
Con la nuova legge, infine, le amministrazioni statali saranno
direttamente coinvolte nella vigilanza e nella tutela delle
condizioni di lavoro nel settore agricolo, attraverso un piano congiunto di
interventi per l'accoglienza di tutti i lavoratori impegnati nelle attività
stagionali di raccolta dei prodotti agricoli.
ora questa legge c’è e va applicata; ricordiamo, e non per
polemica, che ci sono norme di tutela dei lavoratori che spesso non vengono applicate.
mercoledì 26 ottobre 2016
sfruttamento e vessazione delle neomamme
Non e facile sul lavoro
la maternità anche se è tutelata da importanti leggi in materia; spesso i
datori di lavoro aggirano le norme con diversi escamotage. Qui il link di un
servizio dell’Espresso
martedì 25 ottobre 2016
stipendio ai parlamentari: un riferimento esiste
Un lavoratore mediamente non va otre € 1.500 al mese, se un
parlamentare viene pagato con € 4.500 è sufficiente ed abbondante, viene pagato
quanto tre lavoratori. Quindi se oggi si sta parlando, sulla base di una
proposta di legge del M5stelle, di dimezzare l’attuale stipendio € 10.000, è da
condividere. Non si tratta di una proposta di uguaglianza demagogica ma bensì
di un minimo di giustizia.
pane e lavoro con la bici
Due giovani si sono costruiti un
lavoro, speriamo che leggi e burocrazia li lascino vivere.
Tutte le mattine Danilo ed Elena salgono in sella alla loro bici e iniziano a pedalare tra le strade di
Bologna,
lasciando il profumo di pane appena sfornato. Poi ci sono gli eventi,
la programmazione, la cura del sito e il rapporto con i forni artigianali in città.
Si chiama Mylbread, ed è la piattaforma messa
insieme da due giovani che hanno inventato il loro lavoro
FORZA RAGAZZI!
lunedì 24 ottobre 2016
Quattordicesima, più di pochi spiccioli al mese
I pensionati che oggi non arrivano a mille euro di assegno mensile forse
avranno una quattordicesima di circa 300 euro; quelli che prendono meno di 750
euro avranno un aumento mensile di 100 euro. Sono alcune delle misure
principali in materia pensionistica inserite dal governo nella Legge di
bilancio.
Se la cifra fosse stata spalmata nei dodici mesi diventava di poco
rilievo e qualcuno non se ne poteva accorgere, avrebbe pensato a un normale
adeguamento per il costo della vita; così, invece, nasce una QUATTORDICESIMA. Vuoi mettere! Il pugno di Euro è tutto
insieme e si vede. Cosa importa se il pensionato ha in casa un figlio disoccupato,
quello è un altro problema.
domenica 23 ottobre 2016
centri caritas, al Sud più italiani che stranieri
A chiedere aiuto ai Centri di ascolto della
Caritas , per la prima volta al Sud d’Italia, la percentuale degli italiani ha
superato di gran lunga quella degli immigrati. È una delle novità del Rapporto
2016 della Caritas sulla povertà, elaborato sui dati del 2015. Se a livello
nazionale il peso degli stranieri continua a essere maggioritario (57,2%), nel
Mezzogiorno gli italiani hanno fatto il 'sorpasso' e sono al 66,6%. I
I disoccupati e inoccupati insieme rappresentano il 60,8% del totale.
I disoccupati e inoccupati insieme rappresentano il 60,8% del totale.
I bisogni più frequenti che hanno spinto a
chiedere aiuto sono perlopiù di ordine materiale: spiccano i casi di povertà
economica (76,9%) e di disagio occupazionale (57,2%), ma non sono trascurabili
anche i problemi abitativi (25,0%) e familiari (13,0%). E sono frequenti le
situazioni in cui si cumulano due o più ambiti problematici.
Link
http://www.repubblica.it/cronaca/2016/10/17/news/al_sud_piu_italiani_che_stranieri_nei_centri_caritas-149948912/
Link
http://www.repubblica.it/cronaca/2016/10/17/news/al_sud_piu_italiani_che_stranieri_nei_centri_caritas-149948912/
E qualcuno trova disdicevole i poveri in coda:
sono brutti da vedere
sabato 22 ottobre 2016
Brexit: ma quanti sono gli italiani nel Regno Unito
Da qualche parte si dice che bisogna fare in fretta con
la brexit; se pensiamo agli italiani
emigrati occorre dire che bisogna fare bene e con calma.
L'Italia è uno dei Paesi che hanno contribuito
in modo significativo all'aumento dell'immigrazione comunitaria nel Regno Unito.
Un ruolo accresciuto negli ultimi anni: la quota degli ingressi di italiani
rispetto ai 15 paesi comunitari originari, è passata dal 15% del 2008 al 25%
del 2015. Nel 2012 gli italiani iscritti all'Aire residenti in Paesi europei
erano 2.365.170. Di questi, coloro che risiedevano nel Regno Unito al 31
dicembre 2012 erano 210.690 persone (8,9%), in maggioranza maschi (55,1%).
Nel primo decennio del secolo emigravano italiani adulti con un'età compresa fra i 25 e i 34 anni, dal 2012 si registra il sorpasso della classe di età più giovane, fino a 24 anni, che anticipa i tempi di migrazioni rispetto alla generazione precedente. "Molto significativo anche l'incremento nell'ultimo periodo degli over 35 che migrano per ricostruirsi un futuro dopo aver tentato nel paese di origine". Continua su ….
Nel primo decennio del secolo emigravano italiani adulti con un'età compresa fra i 25 e i 34 anni, dal 2012 si registra il sorpasso della classe di età più giovane, fino a 24 anni, che anticipa i tempi di migrazioni rispetto alla generazione precedente. "Molto significativo anche l'incremento nell'ultimo periodo degli over 35 che migrano per ricostruirsi un futuro dopo aver tentato nel paese di origine". Continua su ….
Tra l’altro la battaglia su Brexit sì o no ancora
continua nella stessa Gran Bretagna e lo dimostra il recente ricorso di Gina
Miller all’Alta Corte di Londra; contro la decisione del primo ministro Theresa
May di invocare l’articolo 50 del trattato europeo nel marzo prossimo, il
meccanismo che metterà in moto la secessione del Regno Unito dall’Unione
Europea, senza sottoporre il procedimento a un voto del Parlamento. Se il
ricorso verrà accolto dai giudici, la premier dovrà affrontare una votazione
alla camera dei Comuni e a quella dei Lord, spiegando che tipo di Brexit vuole
realizzare, e potrebbe verosimilmente essere sconfitta. A quel punto il governo
dovrebbe cambiare strategia e tutto sarebbe possibile: un Brexit meno “hard”,
per esempio restando dentro al mercato comune (e dunque mantenendo la libertà
di immigrazione), un nuovo referendum, elezioni anticipate. Magari, in ultima
analisi, niente più Brexit.
venerdì 21 ottobre 2016
Oggi 21 ottobre sciopero generale dei sindacati di base
Oggi - Venerdì 21 ottobre sciopero
generale dell’intera giornata di
tutte le categorie pubbliche e private proclamato da USB, Unicobas e USI con
iniziative, presìdi e manifestazioni in tantissime città.
Lo sciopero è indetto: per l'occupazione, il lavoro e lo stato sociale, contro le politiche economiche del governo Renzi dettate dalla UE; per la difesa e l'attuazione della Costituzione ed il NO al Referendum; per la scuola e la sanità pubbliche ed il diritto all'abitare; contro l'attuale sistema previdenziale e la controriforma Fornero, la riforma Madia, il jobs act, l'abolizione dell'art.18, la precarietà, l'attacco al Contratto nazionale; per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, per l'aumento di salari e pensioni, per il reddito, per la sicurezza sul lavoro e nei territori; contro le privatizzazioni, la deindustrializzazione, e per la nazionalizzazione di aziende in crisi e strategiche; contro la Bossi-Fini e il nesso permesso di soggiorno–contratto di lavoro; contro la guerra e le spese militari; per un fisco giusto senza condoni agli evasori; per la democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza che annulli l'accordo del 10 gennaio 2014.
Lo sciopero è indetto: per l'occupazione, il lavoro e lo stato sociale, contro le politiche economiche del governo Renzi dettate dalla UE; per la difesa e l'attuazione della Costituzione ed il NO al Referendum; per la scuola e la sanità pubbliche ed il diritto all'abitare; contro l'attuale sistema previdenziale e la controriforma Fornero, la riforma Madia, il jobs act, l'abolizione dell'art.18, la precarietà, l'attacco al Contratto nazionale; per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, per l'aumento di salari e pensioni, per il reddito, per la sicurezza sul lavoro e nei territori; contro le privatizzazioni, la deindustrializzazione, e per la nazionalizzazione di aziende in crisi e strategiche; contro la Bossi-Fini e il nesso permesso di soggiorno–contratto di lavoro; contro la guerra e le spese militari; per un fisco giusto senza condoni agli evasori; per la democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza che annulli l'accordo del 10 gennaio 2014.
Per le diverse manifestazioni
E per i servizi minimi sui trasporti controllare il link
giovedì 20 ottobre 2016
Un razzismo particolare: per età ed obesità
Ecco cosa è accaduto ad una ragazza per la sua obesità;
ed è considerata una normale selezione
Se cerchi lavoro ed hai superato i 35 anni: rischi di
essere scartato in tanti lavori perché troppo vecchio.
Se cerchi lavoro e sei obeso; rischi di essere scartato perché
troppo grasso.
Un mondo del lavoro che seleziona gli aspiranti schiavi
come meglio crede; al di fuori della Costituzione della repubblica italiana.
mercoledì 19 ottobre 2016
Effetti del jobs act, dati INPS
dati INPS dei primi otto mesi 2016
Calo
lavoro a tempo indeterminato
Nei primi otto mesi dell'anno, le assunzioni sono
calate dell'8,5% a quota 3,782 milioni: i contratti a tempo indeterminato sono
stati "solo" 800mila, in netto calo rispetto agli 1,2 milioni dello
scorso anno e meno anche dello stesso periodo del 2014
Aumento
di precariato e supersfruttamento
96,6 milioni di voucher , con un incremento,
rispetto ai primi otto mesi del 2015, pari al 35,9%.
Licenziamenti
Aumentano i licenziamenti "per giusta causa
e per giustificato motivo soggettivo". In due anni sono passati da 35 a 46
mila: il 31% in più.
disoccupazione
tasso di disoccupazione che resta stabile
all'11,4%.
martedì 18 ottobre 2016
Call center, lavoro in nero a € 2,50 l’ora
Lavoravano in nero in un
call center che “sembrava un garage”. La denuncia arriva dalla Slc Cgil di Taranto: i titolari del call
center, pur vantando una commessa con Telecom Italia, retribuivano i lavoratori con 2,50 euro per ogni
ora.
lunedì 17 ottobre 2016
Fiat di Pomigliano: una sentenza ma di un’altra epoca
E’ opportuno qui ricordare la sentenza della
Corte d’Appello di Napoli sul reintegro degli operai Fiat del settembre di
quest’anno 2016.
I cinque
operai sono stati reintegrati in Fiat perché assunti ancora con le vecchie
regole. Se fossero stati invece assunti con il Jobs act che Renzi esalta in
ogni momento, il giudice non avrebbe potuto fare nulla per riportarli al
lavoro. Perché i nuovi assunti non usufruiscono più della tutela dell'articolo
18.
domenica 16 ottobre 2016
16 ottobre 2016 giornata mondiale dell’alimentazione
Avete mangiato? Sì. Sapevate che oggi, 16
ottobre 2016, era la giornata mondiale dell'alimentazione? No. Ebbene quelli
che non hanno mangiato se ne sono accorti; e se ne accorgeranno anche
domani e per i giorni seguenti. Nessun alibi per le classi politiche dei paesi
ricchi, che stanno a curare i problemi di obesità.
Oggi circa 842 milioni di persone -
cioè più di una persona su 8 - soffre di fame cronica, mentre un numero ancora
maggiore, circa 2 miliardi di persone, soffre di carenza di vitamine e
minerali, necessari per condurre una vita sana. Se la comunità internazionale
investisse ogni anno per cinque anni, 1,2 miliardi di dollari nella riduzione
delle carenze di micronutrienti - secondo il Pam - i benefici in termini di
salute, minore mortalità infantile e aumento dei redditi potrebbero generare un
utile equivalente a 15,3 miliardi di dollari.
Questo investimento contribuirebbe a creare lavoro per i paesi poveri e anche per i paesi ricchi dove la disoccupazione aumenta. sabato 15 ottobre 2016
Due birre e il lavoro
La Birra Messina ha riaperto la produzione, come
cooperativa di lavoratori, Dopo
cinque anni di buio e cassa integrazione, nella città dello Stretto, riparte la
produzione grazie alla tenacia di 15 operai mastri birrai, rimasti senza lavoro
nel 2011, che hanno vinto la scommessa di diventare imprenditori di se stessi,
creando una cooperativa con il loro Tfr, ricercando canali di finanziamento,
elaborando un piano industriale da 3,2 milioni di euro e un accordo con la
Regione per la concessione i terreni dove collocare gli impianti. Auguri ai nuovi imprenditori operai.
http://livesicilia.it/2016/07/30/torna-la-birra-messina-nuova-coop-con-15-ex-dipendenti_773023/#.V_1DkfNx-wU.facebook
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Il marchio Peroni diventa giapponese
La vicenda pare che non dovrebbe
comportare disagi per i lavoratori, i nuovi padroni per bocca di Akiyoshi Koji,
assicurano che la Peroni continuerà a produrre le sue birre di qualità negli
stabilimenti di Roma, Padova e Bari, rifornendosi del malto italiano dalla sua
Malteria Saplo di Pomezia. Speriamo che duri.
lunedì 10 ottobre 2016
Qualcosa come 150 milioni di lavoratori in sciopero
Il grande sciopero generale in India
Qualcosa
come 150 milioni di lavoratori in sciopero
Una notizia di cui si è parlato ben poco
Venerdì 2 settembre 2016, i lavoratori in tutta l’India hanno
partecipato massicciamente allo sciopero generale promosso unitariamente da
dieci confederazioni sindacali contro la politica economica del Governo.
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