giovedì 31 dicembre 2015

e speriamo che questo pane dia lavoro ...


“Crea pane e lavoro” augura a tutti un buon 2016
e l’ultima notizia dell’anno,  che qui ha voluto inserire, è su un progetto di pane e lavoro recentemente presentato a Caltanissetta, la provincia italiana più in difficoltà per l’occupazione.

Caltanissetta, 4 novembre 2015. Presentato un progetto sperimentale al Comune di Caltanissetta, per il lancio del Pane Rustico dell'Hymera, prodotto con farine di grani antichi siciliani moliti a pietra a lievitazione naturale, e promosso dall'A.P.G.A.HY., l'Associazione per la Promozione dei Grani Antichi dell'Hymera e dell'Halycos e con il supporto di un Comitato Tecnico-Scientifico composto da Legambiente e Slow Food Sicilia, la Stazione Sperimentale di Granicoltura di Caltagirone, l'Istituto Gian Pietro Ballatore, il Centro Ricerche Ambientali di Acireale, l'Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, l'Ente Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana, il Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università degli Studi di Catania, la Facoltà di Agraria di Palermo.


La pagina facebook dell’Associazione

martedì 29 dicembre 2015

Il bilancio del cosiddetto fare


Il presidente Renzi ha tratteggiato (nella conferenza stampa del 29 dicembre)  il suo bilancio di successi, il suo fare; ma quando nell’ambito del fare non si fa la cosa principale che andava fatta,  il fare è ben poca cosa.
Nel nostro Paese chiamato Italia c’era un’urgenza: dare degli elementi di sopravvivenza ai disoccupati, tutti i disoccupati e non uno sì e uno no.
Si poteva optare per reddito di cittadinanza o si poteva costruire un altro modo;  ma in ogni caso questa era l’urgenza da quando il Governo Rezi si era insediato;  urgenza che non avevano saputo affrontare i governi Letta e Monti.
Questo blog nella sua stupida presunzione ne aveva addirittura suggerito uno.
Ebbene tutto ha fatto Renzi tranne la cosa urgente da fare. Le sue misura dice ora che hanno fatto ripartire la crescita e che stanno portando il Paese a superare la crisi economica.  Con il gioco delle cifre dello 0,8 di aumento del pil, prima di arrivare a risolvere il problema della disoccupazione, i disoccupati saranno già passati a miglior vita, e anche il suo governo sarà passato alla Storia, a una misera storia. (f.z.)


Immagine – la copia della ricevuta di ritorno che questo blog inviò per raccomandata al Ministro del Lavoro Poletti.

domenica 27 dicembre 2015

Poliziotto o Postino





In qualche modo il crimine dà lavoro: il ladro trova lavoro autonomo come ladro e crea lavoro dipendente per il poliziotto, per le guardie carcerarie e per i giudici.
 Sarebbe auspicabile un altro modo di creare lavoro, ma quando ci si prova a parlarne c’è sempre qualcuno che ti dice che si tratta di utopia.
 Ebbene all’interno del solito processo produttivo creato dalla necessità di combattere la “normale” criminalità;   qui un concorso per chi è interessato - 320 posti di vice ispettore di polizia -  :
 E’ interessante notare che se avete superato i 32 anni scordatevi di poter diventare il Commissario Montalbano, ormai siete vecchi.
E’ interessante anche osservare i requisiti: per partecipare a questo concorso basta avere un diploma di scuola superiore. Invece per partecipare a un concorso per portalettere  delle poste Italiane  il bando prevede un voto minimo di 70 per il diploma o laurea triennale con voto minimo di 102. 

E’ proprio difficile fare commenti quando si dice che per consegnare delle lettere è richiesta una competenza culturale superiore a quella di Montalbano. (f.z.)

sabato 26 dicembre 2015

Saeco: Natale davanti i cancelli

 La Philips, proprietaria del marchio, vuole delocalizzare in Romania

Natale davanti i cancelli per gli operai della Saeco, senza spostarsi nemmeno un minuto, guardando la legna che brucia in bidoni di lamiera.
A Gaggio Montano, sulle montagne che uniscono lEmilia e laToscana,  fino a oggi molte famiglie della valle hanno vissuto grazie alla storica azienda di macchinette del caffè. Gli operai non si rassegnano alla notizia di 243 esuberi, su 558 operai. Praticamente uno su due. “Se non si torna indietro qui è una catastrofe, la montagna muore”. Lo sanno i sindaci dell’Appennino, lo sanno i commercianti e i cittadini, e perciò tutti danno una mano, tutti contribuiscono a tenere vivo il presidio davanti ai cancelli di via Torretta 240.


Nel giorno di Natale, i lavoratori che non hanno abbandonato il presidio sono stati raggiunti dal sindaco di Bologna Virginio Merola. Sono due delle ultime iniziative prese scongiurare la delocalizzazione dell’impianto che azzererà l’occupazione. Perché l’elenco è lungo. Il 23 c’erano state le t-shirt dei 243 operai sistemate in piazza Maggiore, a un tiro di schioppo dalla sede comunale del capoluogo emiliano. Su ogni maglietta stesa sul «Crescentone», il lastricato di pietre squadrate che adorna il piazzale, c’era un numero: da 1 a 243. 



mercoledì 23 dicembre 2015

CATTIVERIA NATALIZIA CONTRO I SUPPLENTI SCUOLA


BUONA SCUOLA: LAVORARE DA PRECARI DA SETTEMBRE  E A NATALE SENZA UN EURO
Quasi trenta mila supplenti (quelli che dovevano scomparire, a detta della Buona scuola, e che invece hanno permesso l’avvio dell’anno scolastico) senza un euro a Natale.
 La lentezza con cui il Ministero ha chiesto i dati alle scuole è inspiegabile. Il Governo si accorge di non avere fondi per supplenti nel 2015 e farà gravare l’uscita nel 2016;  non credeva che esistessero ancora supplenti dopo il decreto “buona scuola”.  La lentezza è diventata vera e propria cattiveria natalizia.
 Alla fine il Ministero si è deciso a chiedere i dati dei supplenti per assumerli a sistema e le scuole dovranno inviarli dal 21 dicembre al 28 dicembre per pagamenti a gennaio; dunque se tutto va bene dopo la befana.
Altri dettagli della notizia su ….



Immagine - Grinch -creatura verdognola che odia il Natale da http://blogdipincio.blogspot.it/2013/12/tanti-auguri-di-buon-natale-ma-che-mi.html

martedì 22 dicembre 2015

Basilicata: tentativo di reddito di cittadinanza

In Basilicata anche i disoccupati avranno un reddito minimo grazie al petrolio. La Regione ha deciso di investire le royalty del suo «oro nero» per pagare un assegno a circa 8.000 famiglie prive di entrate economiche sicure e dignitose. È un punto di svolta nel controverso rapporto tra l’estrazione degli idrocarburi e questa parte d’Italia a lungo in testa alle classifiche della povertà.
Le royalty sugli idrocarburi garantiranno a questo piano non meno di 40 milioni di euro all’anno. L’obiettivo è di cominciare a versare il contributo sociale dal febbraio del 2016.
La ricchezza portata dall’oro nero è al centro di roventi polemiche in Basilicata: troppo squilibrio tra i profitti garantiti a chi estrae e le compensazioni per gli enti locali; troppo alto il prezzo pagato dall’ambiente e dalla salute…. Continua su

Certo legare reddito di sopravvivenza e petrolio è un’aberrazione;  e accade nel Paese delle Repubbliche, dove le Regioni si sostituiscono nel punto centrale del Welfare che il Governo preferisce non prendere neanche in considerazione.

Immagine di Matera da https://it.wikipedia.org/wiki/Basilicata#/media/File:Basilicata_Matera2_tango7174.jpg

lunedì 21 dicembre 2015

Livorno: tentativo di reddito di cittadinanza


Si riporta qui il testo diffuso dal Sindaco del Comune
"Il reddito di cittadinanza a Livorno è realtà. La mia giunta ha dato il via libera - in via sperimentale per i prossimi 6 mesi -– al "reddito di cittadinanza locale", in attesa che Governo e Parlamento si diano una mossa. Una misura, come si legge nelle delibera, a favore di coloro che si trovano temporaneamente in condizioni tali da non poter far fronte al proprio mantenimento e a quello della propria famiglia; svolge la duplice funzione di integrazione al reddito e di prevenzione sociale.
Si tratta di un beneficio mensile pari a 500 euro a nucleo familiare.


Chi può accedere
Per accedere al reddito di cittadinanza locale, bisogna essere cittadini italiani, o di paesi Ue, o, se extracomunitari, si deve essere in possesso di Carta di Soggiorno. È necessario essere residenti nel Comune di Livorno da almeno 5 anni ed avere dai 35 anni all’età pensionabile. Bisogna essere disoccupati e non trovarsi in stato detentivo, né essere sottoposti a misure alternative. Essere iscritti al Centro per l'Impiego, appartenere a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 6.530 euro . Non avere una seconda casa e non abitare in residenze di lusso. Non possedere auto di grosse dimensioni acquistate nell’ultimo anno.
Cosa comporta
Chi accede al reddito di cittadinanza locale deve fornire immediata disponibilità al lavoro; rendersi disponibile a svolgere lavori socialmente utili indicati dal Comune per almeno 4 ore settimanali; partecipare a progetti eventualmente gestiti dai comuni e utili alla collettività, da svolgere a Livorno o nei comuni più vicini che ne facciano richiesta, per non più di 8 ore settimanali. La partecipazione ai progetti è facoltativa per i disabili. Chi beneficia del reddito di cittadinanza locale deve garantire la frequenza della scuola dell’obbligo dei figli, qualora li abbia. Ovviamente, deve comunicare qualsiasi variazione della situazione reddituale, patrimoniale, lavorativa, familiare che comporti la perdita del diritto.
Quando si perde
Il reddito di cittadinanza locale può essere revocato qualora il beneficiario non accetti una proposta di lavoro. Se dovessero venir meno i requisiti grazie ai quali è stato ammesso al provvedimento. Se ha falsificato le carte per accedere al reddito di cittadinanza o per ottenere una migliore posizione in graduatoria e in ogni caso abbia rilasciato dichiarazione mendaci e se svolge lavoro in nero (in tutti questi casi è tenuto a rimborsare quanto percepito).
Gli uffici del Comune di Livorno moniteranno gli interventi, producendo valutazioni e verifiche, e una relazione sull'andamento del servizio per programmare, eventualmente, interventi calibrati sulla base delle reali esigenze emergenti. Anche la polizia municipale sarà coinvolta nelle verifiche.
Nessuno credeva che riuscissimo a farlo, ma da oggi il reddito di cittadinanza è realtà."Filippo Nogarin Sindaco di Livorno

domenica 20 dicembre 2015

Mangi, e se non hai i soldi per pagare dai una mano

Una Trattoria popolare. L’idea è particolare: alla fine del pasto chi proprio non ha soldi per pagare da una mano aiutando a lavare i piatti o altro. Il pasto completo per chi può pagare è € 10,00 -  chi vuole può lasciare qualche soldo per i pasti di quelli che non possono nei giorni a venire.
Crea pane e lavoro, vi fa un augurio per una buona riuscita.
La Trattoria si trova in Monza in via  Montegrappa, 48, in zona San Rocco


sabato 19 dicembre 2015

Draghi sgonfia il pallone Jobs Act

“Draghi gela l’entusiasmo del premier Matteo Renzi, riguardo al mercato del in Italia. “Il lavoro è fermo”: è quanto trapela da uno studio della Banca centrale europea, che si basa sui dati Eurostat. Anticipato lo scorso 14 dicembre, lo studio conferma che, rispetto alle principali economie dell’Eurozona, l’Italia è quella dove si è creata meno occupazione negli ultimi due anni.
La relazione fa riferimento alla creazione, in Italia, di 127 mila occupati netti tra il secondo trimestre del 2013 e il secondo trimestre del 2015, solo il 5,9 per cento del totale dell’area euro.
Il podio se lo aggiudica la Spagna, con 724 mila posti creati il 33,5 per cento del totale di nuova occupazione creata, anche se si tratta soprattutto di posizioni precarie. Segue la Germania con 592 mila posti, pari al 27,4 per cento e la Francia con 190 mila posti, l’8,8 per cento.”   Continua la notizia su
Gli ultimi dati ISTAT sull’occupazione  nel post di Crea pane e lavoro


giovedì 17 dicembre 2015

La posta offre lavoro a caro prezzo


Hai una laurea triennale con voto finale 101 non puoi fare il portalettere – non sei in pratica in grado di leggere un indirizzo – 
Se poi vuoi fare carriere e frequentare uno stage delle poste ed hai una laurea in ingegneria che hai preso 25 mesi fa, non puoi perché il tuo titolo è ormai scaduto.

Per fare il postino:  da 102 a 110 punteggio di laurea,  (o diploma con voto 70/100), patente auto e patente moto, certificato di buana salute  poi devi pure superare il test, e poi sarai assunto a tempo determinato ... d e t e r m i n a t o - alla faccia del Jobs act - e alla faccia di quello che diceva il Ministro Poletti di laurearsi in fretta e con voti bassi.  

Comunque visti i disastrosi tempi moderni, per chi è interessato riportiamo gli avvisi
Intanto per candidarsi c’è tempo solo fino al 6 gennaio 2016.

Requisiti per Portalettere
-Diploma di scuola media superiore con votazione minima 70/100 o diploma di laurea, anche triennale, con votazione minima 102/110;
Non saranno prese in considerazione candidature prive del voto del titolo di studio
-Patente di guida in corso di validità;
-Idoneità alla guida del motomezzo aziendale. La prova sarà effettuata su un motomezzo 125 cc a pieno carico di posta il cui superamento è condizione essenziale senza la quale non potrà aver luogo l’assunzione;
-Certificato medico di idoneità generica al lavoro rilasciato dalla USL/ASL di appartenenza o dal proprio medico curante (con indicazione sullo stesso certificato del numero di registrazione del medico presso la propria USL/ASL di appartenenza).
     Conoscenze professionali
non sono richieste conoscenze specialistiche
Si offrono Contratti a Tempo Determinato a decorrere da febbraio 2016, in relazione alle specifiche esigenze aziendali sia in termini numerici che di durata.

Per qualche carriera si comincia con stage di 6 mesi con 600 euro mensili
I requisiti
Il percorso di formazione e lavoro Poste Italiane è rivolto a candidati in possesso dei seguenti requisiti:
 laurea in Ingegneria Gestionale o Meccanica, conseguita da non oltre24 mesi;
– voto di laurea non inferiore a 102 / 110;
– padronanza degli strumenti di Office Automation;
– buona conoscenza della lingua inglese;
– disponibilità alla mobilità nazionale;
– interesse per il settore della Logistica.

Informazioni più dettagliate

Piano assunzioni 2015/2020

Stage per ingegneri

Quadro generale

Porta lettere Lombardia  link


mercoledì 16 dicembre 2015

Se avete un pezzo di terra ...


La laurea non ha dato alcuna possibilità lavorativa o solo lavori umili e senza prospettiva. Comincia a delinearsi tra i giovani la soluzione di mandare al diavolo il mito della città, per scegliere la vita del contadino. Ritornano alla terra con competenze culturali e scientifiche e si stanno creando nuove aziende. Se hanno un pezzo di terra questa volta non lo abbandonano.


Nel 2015 in Italia sono nate 11.485 imprese agricole, il 17 per cento di queste start-up è guidato da giovani under 30 che, in un caso su tre, hanno una laurea: sono le cifre di una “rivoluzione verde” che aiuta l’Italia a fatturare più di 21 miliardi di euro nell’export agroalimentare nei primi sette mesi del 2015.



immagine – Pozzetto nel vecchio Film “Il ragazzo di campagna”

martedì 15 dicembre 2015

Disoccupati: un problema con il Presepe


Un problema con il Presepe

Sto provando a fare il Presepe.
Sopra sistemo
il cielo di carta blu scura e stellata
e sotto una capanna malandata
nell’antico uso che l’interno
si possa vedere dall’esterno
alla faccia del freddo dell’inverno.
Sulle tegole,
se reggono !?
ci metto, a traccia della via,
una stella che lascia la scia.
E dentro la capanna asino e bue,
stretti tra la paglia tutte e due,
e poi proprio li vicino,
ci piazzo una culla
con padre, madre e Bambino.
E verso la capanna in fila
e di lato e di fronte,
una massa pastori
e tante pecore sparse in paesaggio,
e neve e alberi e luci
e case di cassette di cartone.
Così con case davanti e case fuori mano
posso  fare un  presepe napoletano,
ogni figura ha giusto il suo mestiere:
il calzolaio, il postino ed il barbiere,
la portatrice d’acqua e il ferraiolo,
c’è pure un tassinaro e un legnaiolo.
Trovo uno spazio anche per il porcaio
e vicino ci sistemo il macellaio.
E per non far torto a nessuno,  l’ortolano
che vende la cicoria al vegetariano
In chiusura a sinistra
con l’ultimo cartone faccio un casalino
e ci metto un oste che versa il vino
al sindaco che con fascia tricolore
si fa una bevuta con il questore
In chiusura a destra
sotto i palmizi
cammelli, Re Magi, frati e suore.
Ho finito.
Ma mi sorge un problema di cuore!
Poiché tutti i posti sono assegnati,
dove li posso mettere i disoccupati?

(Poesia che Francesco Zaffuto  leggerà nel corso
inserita qui con una foto giorno/notte di un Presepe in un angolo di casa – La stessa poesia è stata inserita sul blog Arpa eolica http://arpaeolica.blogspot.it/ )

lunedì 14 dicembre 2015

il supplente della specifica materia è necessario


Siamo a fine dicembre e pare che mancano 20 mila insegnanti.
Il grande piano della buona scuola nei fatti ha lasciato tante classi senza docente. La buona scuola ha assunto docenti in più per realizzare il cosiddetto organico potenziato, ma nei fatti poi manca lo specifico insegnante della specifica materia, e non si può sostituire l’insegnate di matematica con uno di lettere.
Dopo la tanto strombazzata fine della “supplentite” ora è necessario ritornare ai supplenti per non affossare l’anno scolastico.

Le note emanate dalle cinque regioni si rifanno direttamente alla legge sulla Buona scuola di Renzi (la numero 107 del 2015) che prevede la possibilità di assumere personale a tempo determinato sui posti risultanti vacanti nella fase C. E, dunque, nelle disposizioni dettate dai direttori dei cinque uffici regionali, occorrerà procedere con la nomina di supplenti con contratti fino al 30 giugno 2016

qui sotto tanti articoli di stampa sulla questione cattedre vuote nonostante la buona scuola






domenica 13 dicembre 2015

I giovani non consumano, cambia persino la pubblicità

In sintesi le persone in età compresa tra i 25 e i 34 anni possiedono una ridottissima capacità di spesa. La  metà coabita ancora con la propria famiglia di origine; ha un’elevata difficoltà di accesso al mercato del lavoro; se occupata ha un reddito medio basso. Le aziende propongono di ampliare il target pubblicitario per i prodotti indirizzati agli anziani …. e via: pasta per dentiere … pannoloni contro la dispersione delle urine … il nuovo sostegno ai consumi …



venerdì 11 dicembre 2015

In Finlandia avanza la proposta di reddito generalizzato

La Finlandia, che si è distinta in zona Euro per i suoi atteggiamenti in favore dell’austerity, arriva anche lei alla necessità di considerare che la questione più importante è combattere la povertà e l’esclusione sociale.  Il rimedio che si intende attuare è un piano per diffondere un reddito universale da 800 euro a testa: per tutti ed esentasse, in sostituzione del cumulo di contributi, deduzioni e agevolazioni che attualmente sono in vigore.
  La Finnish Social Insurance Institute, l'agenzia che sta studiando il dossier, dice che il piano sarebbe supportato dal 69% della popolazione, secondo un sondaggio commissionato dalla stessa agenzia.
Il primo ministro Juha Sipila ha già espresso il suo supporto all'idea, riconoscendolo come un mezzo "per semplificare il sistema di welfare".
 Reddito generalizzato o di cittadinanza o indennità di disoccupazione generalizzata, sono argomenti centrali di discussione in tutta Europa. Nel  Parlamento italiano giacciono le proposte del Movimento 5 stelle e di Sel che sono di fatto ostacolate nelle procedure dagli altri partiti. Ma la cosa più sconcertante è che le tante trasmissioni politiche che affollano la Televisione  evitano di affrontare l’argomento o lo affrontano senza alcun approfondimento


foto da

giovedì 10 dicembre 2015

assunzioni senza concorso e per meriti speciali

In Regione Calabria fra poco sette posti di lavoro per giornalisti; ma attenzione è necessario il merito: essere graditi al governatore.
Nessun concorso pubblico, sarà il governatore della Calabria Mario Oliverio che selezionerà i componenti dell’ufficio stampa della Giunta Regionale. Una scelta insindacabile i cui criteri non saranno i requisiti dei candidati, ma la loro capacità ad attuare “gli indirizzi politici”. In pratica il Presidente della regione potrà godere di un ufficio stampa “personale” pagato con i soldi dei calabresi. E si tratterà di un nutrito staff: sette giornalisti” e un “fotocinereporter”.


mercoledì 9 dicembre 2015

Milano: la solita pillola dei corsi


Anche a Milano ci sono i giovanti che chiamano Net (per dire che non studiano, non lavorano e non cercano più un lavoro) ed ecco arriva la solita pillola dei corsi.
 Il Comune di Milano, in collaborazione con la Regione, è pronto a mettere su dei corsi per 320 allievi,  che miracolosamente smetterebbero di essere Net per:
  acquisire gli elementi base per la ripresa video e lo sviluppo di story-telling, ma anche esplorare le nuove frontiere dell'arte manifatturiera digitale, dalla costruzione di droni all'auto-costruzione di macchine Cnc e stampanti tridimensionali  ecc … ecc..
 Il comune ci metterà 400 mila e 100 mila, più qualcosa da qualche sponsor.
Alla fine del corso ovviamente non c’è alcuna proposta di assunzione e probabilmente i Net ritorneranno ad essere NET.
Non è parlar male, ma è la solita pillola. Ben vengano i corsi se sono gestiti da aziende disposte effettivamente ad assumere,  altrimenti si tratta di dare lavoro a quei pochi fortunati formatori che insegneranno nei corsi.

Comunque ne diamo notizia, e chi si vuole  iscrivere vada a consultare il sito del Comune di Milano.

martedì 8 dicembre 2015

Jobs Act e licenziamento possibile per gli statali


Anche i dipendenti pubblici possono sottostare al Jobs Act varato dal Governo Renzi.  Una sentenza della Cassazione dello scorso 7 marzo parla di pari applicazione al settore pubblico.
I giudici, in particolare, hanno affrontato un caso di licenziamento dal Consorzio area sviluppo industriale di Agrigento, ente di diritto pubblico. Pur dichiarando nullo il provvedimento per vizi procedurali, la corte ha affrontato il tema più ampio dell’articolo 18 per gli statali. “L’inequivocabile tenore” del testo unico del pubblico impiego, dice la sentenza, “prevede l’applicazione anche al pubblico impiego cosiddetto contrattualizzato della legge 300/70 (lo Statuto dei lavoratori, ndr) e successive modificazioni”. Quindi, il documento ribadisce come sia “innegabile” che il nuovo testo dello Statuto trovi applicazione anche per gli statali.
  Il ministro Madia, per mesi,  ha portato avanti la tesi che la riforma della pubblica amministrazione e lo strumento del Jobs Act nulla avevano di che spartire; e che i dipendenti pubblici erano al riparo.
 Tecnicamente si può dire che anche gli stessi insegnanti appena assunti rischierebbero il licenziamento senza reintegro.
 Se non verrà varata una nuova norma di legge la sentenza della Cassazione del 7 marzo farà giurisprudenza per successivi contenziosi.
   Cosà faranno Renzi e Madia per rispettare l’impegno con gli statali? Riusciranno a far varare una norma? E questa norma sarà inoppugnabile sotto il profilo costituzionale?

lunedì 7 dicembre 2015

solo 6 ore di lavoro: la Svezia lo fa

Lavorare tutti lavorare meno è possibile, la vita migliora e non è vero che la produzione ne viene a soffrire.
Qui alcune notizie dalla Svezia
Quello che è stato definito “il grande esperimento sociale svedese” è partito nell’aprile 2014, con l’annuncio da parte del governo cittadino di Goteborg di voler diminuire l’orario di lavoro nel settore pubblico, con l’obiettivo ambizioso di aumentare la produttività, tagliare i costi e migliorare la qualità della vita dei lavoratori.
  I centri della Toyota in Goteborg, seconda città della Svezia, hanno fatto il passaggio 13 anni fa, riportando come conseguenza della riduzione delle ore di lavoro, un personale più felice, un tasso di turnover più basso, e un aumento dei profitti.   
 La Filimundus, azienda sviluppatrice di app con sede nella capitale Stoccolma, ha introdotto la giornata di sei ore l'anno scorso. "Il giorno di lavoro di otto ore non è così efficace come si potrebbe pensare" ha detto Linus Feldt, CEO della società a Fast Company. Feldt ha detto che da quando ha introdotto la giornata lavorativa di 6 ore, ai membri del personale non è consentito utilizzare i social media, gli incontri sono ridotti al minimo, e che altre distrazioni durante il giorno vengono eliminate: questo perché il personale è più motivato ​​a lavorare intensamente, mentre si trova in ufficio. Una giornata lavorativa più corta, infatti, garantisce alle persone di conservare abbastanza energia per portare avanti la loro vita privata quando lasciano il lavoro, per questo si dedicano con maggiore solerzia ai propri compiti quando sono in ufficio.
Alla stessa conclusione è giunta una casa di cura di Goteborg, il centro Svartedalens, che ha ridotto l’orario di lavoro di infermieri e personale medico, migliorando non solo la loro esistenza ma anche quella dei pazienti. Certo, per coprire le esigenze degli anziani clienti della struttura è stato necessario assumere 14 persone in più.


domenica 6 dicembre 2015

Italia: primato in diseguaglianza


 Tra i paesi ad economia sviluppata l’Italia è al secondo posto (dopo il Portogallo) nell’indice di diseguaglianza. A dirlo sono addirittura gli analisti della banca d’affari Morgan Stanley.
Lo studio ha considerato: le retribuzioni, la diffusione dei Neet (giovani che non studiano e che non cercano più un lavoro), i part-time involontari, l’accesso a internet. In questo primato precediamo la Grecia e la Spagna.  Risultato: “Dagli anni Ottanta, il reddito delle famiglie più povere è aumentato di circa 15%, mentre quello delle famiglie più ricche del 50%”.
  E così degli analisti della Morgan Stanley , che non hanno niente a che fare con il socialismo,  ci dicono che:  “Quando la disuguaglianza diventa radicata e persistente, può portare a performance economiche più povere”.




immagine da internet

sabato 5 dicembre 2015

formazione e selezione per un lavoro da mito

High school della Silicon Valley
“Ero esausta, nulla mi faceva felice, ma soprattutto non riuscivo a far rallentare il ritmo della mia vita. Ero convinta che non ci sarebbe mai stata una via di fuga da tutto questo”.
  I genitori li iscrivono in  modo che venga loro garantita la miglior istruzione possibile alla quale, sempre secondo le statistiche, seguiranno i migliori e più qualificati posti di lavoro sul pianeta.
Dall’inchiesta di The Atlantic: il 12% degli alunni delle high school di Palo Alto ha pensato al suicidio come una delle opzioni possibili quando qualcosa non funziona nella vita.
 Dai dati raccolti dalle autorità sanitarie e di polizia: dieci i ragazzi morti che hanno in media 18 anni tra il 2008 e il 2012; sette dal 2013 a pochi mesi fa, tra questi 4 solo dall’ottobre 2014 al marzo 2015.