Dal Rapporto annuale
Istat 2018.
La popolazione
totale diminuisce per il terzo anno consecutivo di quasi 100mila persone
rispetto al precedente: al 1° gennaio 2018 si stima che la popolazione ammonti
a 60,5 milioni, con 5,6 milioni di stranieri (8,4%). L'Italia è il secondo paese
più vecchio del mondo: 168,7 anziani ogni 100 giovani.
Se si sommano le persone che
nel 2017 erano disoccupate con le
forze lavoro potenziali, ovvero coloro che sono disposti a lavorare ma non
cercano attivamente impiego o non sono immediatamente disponibili, si arriva a
poco più di sei milioni di individui, in calo rispetto ai 6,4 milioni del 2016.
il Sud non ha
ancora recuperato i livelli pre-crisi. E
ancora, al Mezzogiorno la quota di giovani 15-29enni che non studiano e non
lavorano, conosciuti con l'acronimo inglese di Neet, è più che doppia rispetto
a quella dell'Italia settentrionale. I Neet seppure in calo, a 2,2 milioni nel
2017, sono ancora il 24,1%, dal 16,7% del Nord al 34,4% del Sud.
In un decennio la mappa del lavoro è cambiata e il lavoro manuale segna una decisa contrazione: tra il 2008 e il 2017 sono scesi di un milione gli occupati classificati come "operai e artigiani" mentre si contano oltre 860 mila unità in più per le "professioni esecutive nel commercio e nei servizi", in cui rientrano gli impiegati con bassa qualifica che potrebbero essere ribattezzati come i 'nuovi collettivi bianchi'. Lo rileva l'Istat. E ancora, se nell'industria si sono perse 895mila unità nei servizi se ne sono guadagnate 810mila.
In un decennio la mappa del lavoro è cambiata e il lavoro manuale segna una decisa contrazione: tra il 2008 e il 2017 sono scesi di un milione gli occupati classificati come "operai e artigiani" mentre si contano oltre 860 mila unità in più per le "professioni esecutive nel commercio e nei servizi", in cui rientrano gli impiegati con bassa qualifica che potrebbero essere ribattezzati come i 'nuovi collettivi bianchi'. Lo rileva l'Istat. E ancora, se nell'industria si sono perse 895mila unità nei servizi se ne sono guadagnate 810mila.
La cerchia di parenti
e amici è anche decisiva nel trovare e non solo nel cercare un impiego: lavora
grazie a a questo ''canale informale'' il 47,3% (50,6% al Sud) contro il 52,7%
che l'ha ottenuto tramite annunci, datori di lavoro agenzie, concorsi.
La ripresa del mercato del lavoro iniziata nel 2014 "è andata consolidandosi nel 2017" con un aumento di occupati stimati nella contabilità nazionale di 284.000 unità sul 2016 a fronte dei 324.000 in più registrati nell'anno precedente. Il monte ore lavorate nel 2017 ha raggiunto quota 10,8 miliardi di ore, ormai vicino al recupero del livello pre-crisi (11,5 miliardi nel 2017). La dinamica salariale invece è rimasta contenuta con le retribuzioni contrattuali per dipendente cresciute solo dello 0,6% in linea con il minimo storico registrato nel 2016.