da una ricerca dell'Isfol, l'Istituto per lo sviluppo della
formazione professionale dei lavoratori, secondo la quale si arriva al 60% dei
casi se si considera l'aiuto "indiretto" richiesto alle reti delle
proprie relazioni personali durante la fase di ricerca del lavoro. Di contro, i
servizi per il lavoro pubblici e privati svolgono un ruolo di intermediazione
diretta molto contenuto: "Solo il 3,4% degli occupati dichiara di aver
trovato lavoro attraverso i Centri per l'impiego (CPI) e il 5,6% mediante le
Agenzie di lavoro interinale".
martedì 31 maggio 2016
lunedì 30 maggio 2016
un grafico che fa paura
Su questo link del Sole 24 ore un grafico che fa paura.
Sono 3.500.000 quelle persone che si definiscono scoraggiati,
non cercano più il lavoro perché hanno perso la speranza
di trovarlo
Sono 3.500.000 quelle persone che si definiscono scoraggiati,
non cercano più il lavoro perché hanno perso la speranza
di trovarlo
domenica 29 maggio 2016
dalla terra il lavoro – un esempio
La
signora Lia ed il marito Franco hanno di recente pubblicato un annuncio davvero
inusuale sul sito del Consorzio della Quarantina,
associazione per la terra e la cultura rurale nel genovese.
Buongiorno,
Io e mio marito abbiamo
dei terreni privati a San
Desiderio, Calliano, Asti e altri in Toscana in provincia
di Grosseto che ci sono stati lasciati dalle
nostre famiglie. Visto che noi svolgiamo lavori totalmente diversi e che alla
nostra età è impensabile un progetto di ritorno alla campagna, abbiamo pensato
che sarebbe stato interessante cederli gratuitamente, o al massimo con un
affitto simbolico di pochi euro all’anno, a dei giovani che abbiano un progetto
di agricoltura sostenibile. Per noi e’ una pena sapere che quei terreni così
tanto amati dai nostri genitori siano abbandonati, soprattutto in un periodo
nel quale le nuove generazioni invece, hanno un bisogno estremo di lavoro!!!
Cordiali saluti
Lia Taddei
Un appello davvero
meraviglioso a cui hanno risposto in tantissimi!
Sul sito di SlowFood si
legge infatti che le mail allegate di progetto ecosotenibile arrivate alla
signora Taddei fino ad ora sono talmente numerose che si è deciso di creare un
sito con la descrizione dei terreni interessati e tutti potranno inviare un
curriculum ed un progetto che verranno valutati direttamente da loro.
Altre informazioni su
venerdì 27 maggio 2016
Lettera aperta al Ministro Beatrice Lorenzin
I figli sono figli e
non sono bebè.
LETTERA APERTA
AL MINISTRO DELLA SALUTE BEATRICE LORENZIN
Volersi prendere cura di un
figlio non può avere un tempo, è qualcosa senza tempo e scadenza ed è giusto
che sia così.
Un genitore che si fa
carico di un figlio cercherà di sostenerlo fino a che diventa adulto e poi
spera e teme finché non diventa autonomo con un suo lavoro e con mezzi
sufficienti per vivere una vita dignitosa.
Lo Stato se vuole farsi
carico di una parte del carico familiare non può limitarsi a regali per l’evento
della nascita o a sostegni per i primi tre anni, può incrementare l’istituto
degli assegni familiari già esistente e dare un aiuto fino al raggiungimento
della maggiore età. Lo Stato deve instillare sicurezza nei cittadini e non può
farlo con la precarietà di un regalo a scadenza.
Lo Stato doveva (e deve
ancora) rispondere all’urgenza dei giovani senza lavoro, doveva trovare una
qualche forma di aiuto per chi versa in disoccupazione; sono tanti i vecchi
genitori che oggi mantengono figli disoccupati, i figli continuano ad essere
figli anche a quarant’anni.
Quei quarantenni
disoccupati erano la base di sviluppo di nuove famiglie, ma difficilmente
possono mettersi nell’ottica di fare “bebè” senza un lavoro e senza una casa.
Non c’è nessun astio e
nessuna polemica nei suoi confronti signor Ministro,
questa lettera forse neanche le arriverà; c’è solo una considerazione:
tutti i bonus stanziati dal suo Governo: bebè, regalo ai 18 enni, scuola, 80 euro variamente distribuiti, taglio
dell’Imu, facilitazioni alle imprese per le assunzioni a scadenza; tutti questi
miliardi erano giusto quelli che potevano bastare per istituire un reddito di
cittadinanza, un vero e proprio concreto aiuto per la disoccupazione. Questa
misura avrebbe tolto dalla disperazione tanta gente, instillato fiducia e
speranza nello Stato, sarebbe nata qualche famiglia in più e qualche figlio in
più.
Distinti Saluti
Francesco Zaffuto
Invita tramite ufficiostampa@sanita.it
Riferimento alle notizie riportate su
"L'idea è quella di estendere il bonus bebè per tre
anni", ovvero per i primi tre anni di vista del bambino. E' la proposta
lanciata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
"Purtroppo - ha detto Lorenzin - in questi anni sul bonus
bebè abbiamo risparmiato 1,38 miliardi e questo perché non sono nati bambini.
Partendo da tale cifra, basta aggiungere 300 milioni per fare in modo che ad
una famiglia con una classe Isee di 25 mila euro possa andare un bonus bebè che
passa da 80 a 160 euro al mese, mentre per una famiglia con classe Isee di 7
mila euro si potrebbe passare ad un bonus bebè da 160 a 320 euro al mese; per
il secondo figlio si potrebbe invece passare da 240 euro a 400 euro mensili in
relazione alla seconda fascia Isee considerata". Questo, ha sottolineato
il ministro, "per dare un aiuto pratico ai genitori".
giovedì 26 maggio 2016
Dalla Francia: no jobs act
«Non credete a questa
menzogna del progresso! Vi siete fatti fregare, voi italiani. Non faremo lo
stesso. Questo legge sulla flessibilità del lavoro è un ritorno al passato,
vogliono togliere di mezzo il sindacato e disporre dei lavoratori a piacimento.
Lo chiamano futuro, ma è una nuova forma di schiavitù».
La lotta non è finita
mercoledì 25 maggio 2016
Castagneti da salvare
Avete notato che nelle pubblicità di prodotti alimentari ora le
aziende dicono che non fanno più uso dell’olio di palma; ebbene le petizioni con raccolte di firme possono
formare l’opinione pubblica e modificare
comportamenti di aziende e di amministratori pubblici.
C’è una petizione sui
Castagneti di Mongrassano in Calabria, che rischiano di scomparire per l’aggressione
di un insetto chiamato Cinipide galligeno; il rimedio esiste, occorre
diffondere nella zona un altro insetto capace di sterminare il parassita il
Torimus sinesis; ma ovviamente la Regione Calabria dovrebbe avere cura di
finanziare questa necessaria operazione.
I castagneti sono ricchezza, lavoro,
riserva alimentare e di buon legno; per par nascere un castagneto ci vogliono
più di 50 anni, sarebbe il caso di curare e salvare ciò che esiste.
Firma la petizione su
change.org
domenica 22 maggio 2016
Parassiti o uomini liberi?
Svizzera – verso il 5 giugno per il Referendum
sul Reddito di Base Incondizionato
Parassiti o uomini liberi?
di Nenad Stojanovic
Il motivo principale per il quale sostengo il RBI è questo: la dignità. La
dignità di ogni essere umano. Oggigiorno, chi non ha un lavoro, chi non ha più
diritto all’assicurazione contro la disoccupazione, di cosa vive (se vive)?
Dell’assistenza sociale: circa 1000 franchi al mese. Un enorme apparato
burocratico è stato messo in piedi per gestirla, per verificare se uno «ha
diritto» all’assistenza. Una parte della società (speriamo minoritaria)
considera questi cittadini come «falliti» oppure, peggio, come «parassiti». Non
a caso, tante persone che avrebbero diritto all’assistenza ci rinunciano.
Perché non vogliono essere stigmatizzate. Perché si vergognano. L’aumento delle
malattie psichiche e dei relativi costi ne sono la conseguenza.
È il sistema (capitalista) che trasforma queste persone in schiavi moderni.
Schiavi della propria dignità. Schiavi dello sguardo degli altri. Schiavi delle
leggi e dei burocrati che a periodi regolari devono verificare se – non si sa
mai – tu «abusi» dell’assistenza. Se per caso ti sei permesso di comprarti un
telefonino troppo caro.
Il RBI è una liberazione. Restituirà la dignità – e la libertà – alle
persone. Nessuno dovrà chiedere l’elemosina allo Stato. Nessuno dovrà
verificare se tu rispetti le «condizioni» per ricevere una somma minima di cui
potrai vivere. Perché il bello di questa proposta è proprio questo: è un
reddito di base senza condizioni(per chi risiede in Svizzera).
Anche gli assegni familiari sono erogati in base al numero dei figli, senza
condizioni, alle famiglie ricche così come a quelle povere. Anche quella fu
un’idea utopica. Il Ticino ha avuto il coraggio di attuarla ed è stato
all’avanguardia in questo settore negli anni 90. Ora gli assegni familiari sono
standard in tutta la Svizzera. Ritroviamo il coraggio di osare.
Dal sito
Reddito di
Base Incondizionato, che cos’è
venerdì 20 maggio 2016
Robot, anche se in Cina non mancano umani
Non mancano certo uomini in Cina che
cercano un lavoro eppure c’è chi pensa a sostituirli
Zero diritti, nessun permesso sindacale,
ferie o malattia. Benvenuti nella prima fabbrica al mondo senza operai.
Qui infatti a produrre saranno i robot. Siamo in Cina, a Dongguan dove
sorgerà il primo stabilimento in cui il lavoro umano sarà completamente
rimpiazzato da quello dei robot.
È la Shenzhen Evenwin Precision
Technology la società protagonista del progetto. Inizialmente circa
1.000 robot saranno impiegati presso lo stabilimento di Dongguan, che produce
componenti per cellulari.
Niente male
se arrivano robot a fare il lavoro più faticoso ed alienante delle fabbriche,
ma chi non ha lavoro deve trovare un lavoro oppure un reddito sociale di base
per vivere.
lunedì 16 maggio 2016
Lavoro ricominciando dagli antichi grani di Sicilia
“Ho fatto il
liceo classico e mi sono laureato in legge a 23 anni. Non avrei mai immaginato
di diventare un pastaio vero e proprio”,
racconta a b-hop Roberto Gaudino, confidando dubbi e difficoltà nell’approccio ad un mercato
sconosciuto ed antico. Senza esperienza, senza conoscenze tecniche, decide di
aprire un pastificio: a Santa Margherita di Belice nasce C’è Pasta per
te.
E’ una delle poche storie, in questa difficile realtà
italiana, che si possono indicare come esempio di imprenditoria giovanile ...
mercoledì 11 maggio 2016
Jobs Act: 600 mln di sgravi contributivi non dovuti
All’ombra del Jobs Act, ci sono:
600 milioni di euro di sgravi contributivi indebitamente percepiti,
circa 100mila lavoratori su un milione e mezzo assunti nel 2015 con
l’esonero totale di contributi previdenziali non aveva diritto allo sgravio.
Le aziende coinvolte
sono circa 60mila.
Un esercito di aziende fantasma che incassavano i contributi
triennali messi in campo dal governo, assumendo però lavorativi fittizi. Oppure
imprese inesistenti, con decine di dipendenti a fronte di un'ipotetica attività
per la quale invece era richiesto meno personale.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/10/sgravi-contributivi-sindacati-un-regalo-alle-aziende-poletti-dal-jobs-act-un-risultato-straordinario/2713708/
giovedì 5 maggio 2016
a Napoli reddito di cittadinanza, forse si fa …
Quello che accade alla vigilia di un’elezione è sempre meglio
prenderlo con le pinze, comunque il sindaco De Magistris dichiara che sarà
istituito il reddito di cittadinanza per i napoletani.
Quanto? Circa 600 euro al mese .
"Per accedervi- dice De Magistris - servono alcuni condizioni: la maggiore
età, la mancanza di un reddito ed essere residenti, anche se stranieri, da
almeno 24 mesi a Napoli. Inoltre, bisogna firmare un patto di accompagnamento
al lavoro e alle attività socialmente utili: quindi non è un rapporto
assistenzialista, ma di inserimento nella città.”
A Napoli, città difficile, un primo tentativo di reddito
minimo lo fece Bassolino nel 2004, poi fu tolto da Caldoro con la scusa che non
c’erano soldi; ora De Magistris dice di avere trovato i soldi dalla lotta all’evasione
fiscale sulle tasse comunali; prendiamo atto della promessa, e non dimentichiamo
che il nostro Ministro del Lavoro, per una cosa così urgente, non
ha fatto ancora nulla.
martedì 3 maggio 2016
Robot umani a Zurigo
«Vogliamo lavorare per gli
umani. La sfida della Quarta rivoluzione industriale è che tutti ricevano un
guadagno di base sicuro».
Primo maggio con i
robot che chiedono un reddito di base per gli umani. È accaduto a Zurigo dove
ieri centinaia di robot
hanno manifestato nella capitale finanziaria svizzera accompagnati da
centinaia di sostenitori. Insieme hanno chiesto l’introduzione di un
reddito di base incondizionato: l’erogazione di un beneficio economico
senza obbligo di accettare un lavoro. La trovata situazionista fa parte della
campagna referendaria in vista del voto del prossimo 5 giugno. La Svizzera,
infatti, sarà il primo paese al mondo a votare un referendum per introdurre la
forma più universale del reddito: non minimo, nè di cittadinanza, ma di base.
lunedì 2 maggio 2016
Lo spogliarello dei diritti
Un tempo
a Milano, quando si celebrava il Primo Maggio, era tutto chiuso; c’era un po’
di lavoro in più e c’era un po’ più di rispetto per il riposo dei lavoratori
dipendenti.
Da
qualche anno a questa parte il Primo Maggiò è diventata una giornata lavorativa
come tutte le altre per i lavoratori del settore commercio.
“Cosa
volete, c’è la crisi”
“E poi lo
fanno volontariamente, nessuno li obbliga”
Queste le frasi che si sentono dire; come se un lavoratore precario e ricattato
potrebbe facilmente rifiutare.
Ieri,
alcuni rappresentanti sindacali dell’Usb (unione sindacati di base) ha
inscenato, dinanzi a un grande magazzino di Milano,
rimasto aperto per il 1* maggio, uno spogliarello dei diritti; ovviamente la
protesta ha messo in allarme gestori e poliziotti privati del magazzino; con il
tentativo di allontanare e pestare chi protestava. QUI la cronaca di Repubblica…
Occorre dire con chiarezza
e forza che i centri commerciali non
sono servizi essenziali come gli ospedali e i treni, non c’è nessuna
giustificazione per restare aperti il 1* Maggio. La questione non può essere vista neanche
sotto il profilo della propria libertà, perché non si tratta del singolo
esercizio di un lavoratore autonomo che può decidere di restare aperto, si
tratta di centri con lavoratori dipendenti che hanno diritto a festeggiare la propria
festa.
domenica 1 maggio 2016
Buon Primo Maggio 2016
Buon Primo Maggio 2016
a tutti i lavoratori che spandono il seme del proprio lavoro e a tutti i
disoccupati, a cui viene impedito di seminare.
- link su l'opera di Van Gogh e Millet - http://arpaeolica.blogspot.it/…/05/buon-primo-maggio-2016.h…
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