Sono
tre realtà: Diritti
a sud di Nardò (Lecce), Netzanet-Solidaria di Bari e l’Osservatorio Migranti
Basilicata/Fuori dal Ghetto di Palazzo San Gervasio e Venosa (Potenza) che
hanno creato ‘Sfrutta zero’, un progetto di tipo cooperativo e
mutualistico che mette al centro migranti, contadini, giovani precari e
disoccupati che vogliono avviare o continuare un’attività lavorativa,
attraverso la produzione di prodotti locali e conserve per costruire sul
territorio relazioni ed economie solidali.
“Ci siamo conosciuti nel corso delle nostre esperienze
assieme ai migranti,i
quali rivendicano la libertà di circolare senza dover subire espulsioni e
respingimenti, senza dover sottostare a continui ricatti. Molti di noi,
italiani e migranti, ogni giorno vivono nelle difficoltà di percepire un reddito,
accedere ai diritti basilari come la casa e ad un lavoro dignitoso.
Così abbiamo pensato di sostenere le nostre progettualità le une con le altre, affinché queste pratiche diventino sostenibili e replicabili, contribuendo ad incidere sulle filiere agro-alimentari, oggi nelle mani dell’agro-business e delle mafie….”
Così abbiamo pensato di sostenere le nostre progettualità le une con le altre, affinché queste pratiche diventino sostenibili e replicabili, contribuendo ad incidere sulle filiere agro-alimentari, oggi nelle mani dell’agro-business e delle mafie….”
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