venerdì 27 gennaio 2017

In Italia neanche il più misero lavoro è libero

Sono almeno una settantina, la gran parte laureati o diplomati. Ma disoccupati. E oggi candidati a diventare lustrascarpe nelle centralissime vie di Palermo.
Candidati per diventare lustrascarpe?
Candidati!
Le domande sono state talmente tante e inaspettate che Confartigianato ha deciso di aumentare il numero di postazioni: dalle 10 iniziali si è passati così a 15 e i selezionati entreranno a far parte della prima cooperativa di lustrascarpe della città di Palermo
Selezionati e con l’obbligo di far parte di una cooperativa!?
La selezione, per i primi 35, comincia domani mentre un secondo gruppo parteciperà alle selezioni il primo febbraio.
Quali i requisiti per entrare a far parte della cooperativa? «Entusiamo, passione e voglia di fare - spiega Reina . Non ci limiteremo a scegliere tra chi ha esperienza nel settore ma prenderemo in considerazione chi ha seriamente voglia di lavorare e di far rivivere questo mestiere che merita di essere rivalutato».
Requisiti di entusiasmo e passione per lustrare le scarpe!?
«La nostra idea - dice Reina - è stata accolta con entusiasmo, a dimostrazione che gli antichi mestieri non sono stati dimenticati. Contiamo in tempi brevi di poter permettere ai nuovi lustrascarpe di iniziare a lavorare, prima dovranno seguire un corso di formazione necessario per intraprendere questa preziosa attività».
CORSO PROFESSIONALE PER LUSTRASCARPE?
Con i dovuti tempi, docenti pagati del settore, esami e titolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Un Comune non può obbligare a fare parte di una cooperativa per un misero lavoro. Un Comune si deve limitare a fare ordine sul suolo pubblico,  assegnare a chi ne fa richiesta un posto dove può svolgere liberamente un’attività, e considerata la misera attività non pretendere tasse e non dare regolamenti pretenziosi.  
Il problema non è tanto che un laureato possa accettare di fare un misero lavoro per sbarcare il lunario, il problema è che non è libero in Italia ed è meglio che cambia nazione.
Sono tanti i giovani che se ne vanno all’estero spesso per fare miseri lavori; non è tanto fuga di cervelli, ma fuga da una nazione dove il cervello è stato fritto.
Le parti in nero della notizia sono tratte da:

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