Éric Belile, il patron francese del colosso
della cancelleria Générale de bureautique che, alla soglia del suo pensionamento, ha deciso di rinunciare
a una buonuscita di 4 milioni di euro per donare l'attività a chi gli era stato
davvero accanto in tutti quegli anni di lavo: i dipendenti.
Vendere
a qualcuno di esterno avrebbe significato una sola cosa: "Ci sarebbero
stati dei licenziamenti" .Davanti alla decisione da prendere se vendere la
Générale a un manager esterno per una cifra a 6 zeri o se cederla ai suoi
sottoposti ad un prezzo di favore, Belile non ha avuto dubbi: "Preferisco
avere meno soldi in tasca ma sapere che l'impresa resterà ai miei
ragazzi".
Per
consentire ai dipendenti di riscattare la Générale, Belile ha proposto loro un
accordo chiaro e vantaggioso: dopo il versamento di una somma iniziale, la
"cordata" interna restituirà poco a poco l'intera cifra, prendendo
l'importo dai ricavi aziendali. E per far sì che l'impresa rimanga in attivo,
l'ex capo si è impegnato a formare e affiancare il personale per i prossimi 5
anni.
immagine – l’imprenditore con i suoi lavoratori da
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