Consulta dell’ 11 gennaio 2017 dice: no al referendum sull'articolo 18, sì a quelli sui voucher e sugli
appalti; al termine delle due ore di udienza a porte chiuse.
Consultazioni probabilmente in primavera. La consultazione referendaria, secondo quanto prevede la legge, dovrà svolgersi tra il 15 aprile e il 15 giugno prossimi.
Salvo, però, elezioni anticipate: in questo caso, la legge (articolo 34 della legge 352 del 1970, che regola l'iter referendario) prevede che i referendum abrogativi che hanno avuto il via libera dalla Cassazione e dalla Corte Costituzionale vengano 'congelati' fino all'anno successivo.
Il quesito sull'articolo 18, era politicamente il fulcro dell'iniziativa della Cgil, è stato ritenuto inammissibile.
Consultazioni probabilmente in primavera. La consultazione referendaria, secondo quanto prevede la legge, dovrà svolgersi tra il 15 aprile e il 15 giugno prossimi.
Salvo, però, elezioni anticipate: in questo caso, la legge (articolo 34 della legge 352 del 1970, che regola l'iter referendario) prevede che i referendum abrogativi che hanno avuto il via libera dalla Cassazione e dalla Corte Costituzionale vengano 'congelati' fino all'anno successivo.
Il quesito sull'articolo 18, era politicamente il fulcro dell'iniziativa della Cgil, è stato ritenuto inammissibile.
In attesa delle motivazioni, si presume che la decisione di
respingere il quesito sul reintegro dei
lavoratori in caso di licenziamento considerato illegittimo fosse determinata
dal fatto che, nella formulazione presentata, non si limitava a cancellare la
norma che ha sostituito il reintegro con l’indennizzo ma anche a creare di fatto
una nuova normativa. L’effetto di una vittoria del Sì, sulla base del quesito,
sarebbe stato infatti l’estensione delle maggiori tutele anche alle aziende con
più di 5 dipendenti (mentre in precedenza il limite era a 15) prevedendo anche
l’applicazione nelle aziende al di sotto di tale soglia a discrezione del
giudice del lavoro.
La Corte
sarebbe stata invece divisa sul primo quesito Cgil, quello sul ripristino
dell’articolo 18, di cui è relatice la giudice Silvana Sciarra. È lei che ha
guidato il partito dei favorevoli, contrapposto a quello dei contari capitanati
dall’ex premier ed esponente di spicco del Psi Giuliano Amato, che ha sostenuto
invece l’inammissibilità del quesito.
Nessun commento:
Posta un commento
Tutti i commenti e i contributi sono benvenuti, la redazione si riserva, in via di autotutela, di eliminare commenti che incitano alla violenza o con carattere offensivo verso terzi.