Tra i
paesi ad economia sviluppata l’Italia è al secondo posto (dopo il Portogallo)
nell’indice di diseguaglianza. A dirlo sono addirittura gli analisti della
banca d’affari Morgan
Stanley.
Lo studio ha considerato: le
retribuzioni, la diffusione dei Neet (giovani che non studiano e che non
cercano più un lavoro), i part-time involontari, l’accesso a internet. In
questo primato precediamo la Grecia e la Spagna. Risultato: “Dagli anni Ottanta, il
reddito delle famiglie più povere è aumentato di circa 15%, mentre quello delle famiglie più
ricche del 50%”.
E così degli analisti
della Morgan
Stanley , che non hanno niente a che fare con il
socialismo, ci dicono che: “Quando la disuguaglianza diventa radicata e
persistente, può portare a performance economiche più povere”.
immagine da internet
La notizia è sconfortante ma ha valore di documento... nel nostro paese c'è qualcosa non va ed è giusto lo si sappia.
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