sabato 26 dicembre 2015

Saeco: Natale davanti i cancelli

 La Philips, proprietaria del marchio, vuole delocalizzare in Romania

Natale davanti i cancelli per gli operai della Saeco, senza spostarsi nemmeno un minuto, guardando la legna che brucia in bidoni di lamiera.
A Gaggio Montano, sulle montagne che uniscono lEmilia e laToscana,  fino a oggi molte famiglie della valle hanno vissuto grazie alla storica azienda di macchinette del caffè. Gli operai non si rassegnano alla notizia di 243 esuberi, su 558 operai. Praticamente uno su due. “Se non si torna indietro qui è una catastrofe, la montagna muore”. Lo sanno i sindaci dell’Appennino, lo sanno i commercianti e i cittadini, e perciò tutti danno una mano, tutti contribuiscono a tenere vivo il presidio davanti ai cancelli di via Torretta 240.


Nel giorno di Natale, i lavoratori che non hanno abbandonato il presidio sono stati raggiunti dal sindaco di Bologna Virginio Merola. Sono due delle ultime iniziative prese scongiurare la delocalizzazione dell’impianto che azzererà l’occupazione. Perché l’elenco è lungo. Il 23 c’erano state le t-shirt dei 243 operai sistemate in piazza Maggiore, a un tiro di schioppo dalla sede comunale del capoluogo emiliano. Su ogni maglietta stesa sul «Crescentone», il lastricato di pietre squadrate che adorna il piazzale, c’era un numero: da 1 a 243. 



1 commento:

  1. Le aziende delocalizzano da anni ma la politica rimane immobile e i sindacati paiono muti. Questa storia di Gaggio Montano è veramente tragica e non so come andrà a finire. Spero ancora...

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