Il rischio di
povertà - è l’allarme lanciato dal presidente dell’Inps, Tito Boeri - La pensione di chi è nato
nel 1980 - in una
simulazione Inps - diminuirà del 25% .
Lavoreranno anche fino a 75 anni e prenderanno una pensione
inferiore rispetto alle generazioni precedenti.
E questo nel
migliore dei casi perché chi non avrà messo da parte contributi per gli anni di
disoccupazione si troverà a non avere alcuna pensione
Va affrontato quindi il tema di una
riforma pensionistica strutturale basata sulla flessibilità in uscita, e che favorisca
ulteriormente l’entrata di giovani contribuenti attivi, che dovrà essere varata
entro il 2016. Inoltre, «se non si
metterà in campo uno strumento di sostegno contro la povertà come il reddito
minimo, ci saranno problemi per chi perderà il lavoro sotto i 70 anni», conclude
lapidariamente il presidente dell’Inps, che butta nel dibattito politico una
nuova patata bollente.
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