La banca del futuro è quasi senza sportelli: il servizio di cassa è ormai assicurato dai
bancomat, e sono tantissime le operazioni che i clienti fanno online.
Si susseguano annunci di riduzioni a cifre di migliaia: ), in
Italia da qui al 2020 i posti che verranno meno sono tra 20 e 25.000 (su 300
mila complessivi). Gli esodi si prevedono volontari, con il ricorso ai
prepensionamenti e ad altre misure di flessibilità interna. Forse niente
licenziamenti, niente cassa integrazione; e per questo le banche sono pronte a chiedere
allo Stato un aiuto per avviare le loro grandi ristrutturazioni, in pratica
chiedono allo Stato un aiuto per dismettere in modo indolore migliaia di
dipendenti; e da quelle operazioni di ristrutturazione non nascerà più un nuovo
lavoro per i giovani.
Un esempio tipico della
ristrutturazione delle banche sarà quello previsto per Montepaschi, con la
chiusura di 500 filiali, i 2.900 esuberi e 300 assunzioni; al netto significa
2.600 licenziamenti o al meglio allontanamenti soft con prepensionamento aiutato
dallo Stato.
Le grandi banche continueranno
a fare superselezioni per nuove assunzione per i loro quadri e non mancheranno
annunci di selezioni per accaunt, ma per cifre di assunzione ben limitate
rispetto al passato. I quadri bancari saranno soprattutto per futuri consulenti
per i clienti e venditori di prodotti finanziari; e spesso saranno istruiti per dare consigli
interessati.
Alcuni link sul fenomeno
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