mercoledì 23 novembre 2016

Il PESO DELLA CRIMINALITA’

L’estorsione nella piccola attività imprenditoriale può portare anche alla chiusura della stessa attività; ed è anche un fenomeno che scoraggia l’inizio di una piccola attività imprenditoriale; il fenomeno si riflette negativamente in modo grave sul piano dell’occupazione perché la piccola imprenditoria è soprattutto un modo per costruirsi un lavoro autonomo.
Qui qualche dato emerso nel convegno di Confcommercio novembre 2016.
In Italia un imprenditore su 10 nel commercio e servizi ha ricevuto minacce o intimidazioni con finalità estorsive. Nel rapporto 2016 di ConfcommercioGfK Eurisko (ricerca condotta su 900 imprenditori del terziario) emerge che il 31% delle estorsioni è nelle grandi città al Centro-Sud. Più di un imprenditore su quattro percepisce un peggioramento nei livelli di sicurezza per la propria attività rispetto all’anno scorso, un dato che si accentua anche nel nord-est.
 Tra perdite di fatturato e costi per ferimenti, assicurazioni e spese per i sistemi di difesa, l’illegalità costa al commercio ogni anno 26,5 miliardi, secondo le stime della federazione.
 Intervenendo al convegno, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha detto che “i costi di contraffazione, abusivismo, estorsioni, furti fanno perdere 180mila posti di lavoro”.

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