Siamo nell’epoca del boom delle vendite via internet e
delle consegne a domicilio, dove ditte private come Amazon fatturano miliardi
sul metodo delle consegne, e dove si affacciano sempre nuovi colossi privati
fino alla stessa Uber, e la Posta italiana cosa fa: disarma e privatizza sono a rischio
almeno 20mila posti di lavoro tra settore postale e finanziario.
“La decisione del Consiglio dei ministri di quotare in Borsa un ulteriore 29,7% e del conferimento a Cassa Depositi e Prestiti del
rimanente 35%del capitale, con l’uscita definitiva del Ministero
dell’Economia dall’azionariato dell’azienda, muta completamente gli assetti
societari e il controllo pubblico. Una decisione assunta a breve distanza dal
primo collocamento azionario di oltre
il 30% effettuato ad ottobre 2015″.
La privatizzazione ha il solo fine di fare cassa e
recuperare qualche miliardo di euro per lenire il debito pubblico, ma non tiene in considerazione il ruolo sociale
svolto da Poste Italiane sull’intero territorio. Si assiste a interventi
di chiusura degli Uffici Postali nelle zone più disagiate; al
recapito della corrispondenza a giorni alterni, e all’affidamento di consegne
ad aziende private.
I postini sono
spesso precari o privatizzati, lavorano con poca professionalità, il servizio
diventa sempre più inefficiente e il passaggio ai privati viene digerito
dall’opinione pubblica come un rimedio ai difetti della Posta pubblica. Ma il
pesce puzza sempre dalla testa; e alla testa c’è la volontà di dismettere la posta pubblica; anche se il servizio
postale è addirittura previsto dalla Costituzione italiana, come un servizio
delicatissimo.
Articolo
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La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra
forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato
dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
Un link sull’ultimo sciopero alle Poste
Da quando Poste Italiane si è votata a fare anche altro, il privato ha trovato spazio e si è inserito bene in quel servizio che si era considerato caro e poco sicuro. Dov'è allora il problema? E' nel lavoratore del privato che ha tempi di consegna tanto stretti da dover anche trasgredire le regole stradali per poter rientrare nei tempi stabiliti dal datore di lavoro. Per contrapposizione, lo scooter del postino tradizionale staziona regolarmente al bar dove può fare tranquillamente colazione.
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