All’ombra del Jobs Act, ci sono:
600 milioni di euro di sgravi contributivi indebitamente percepiti,
circa 100mila lavoratori su un milione e mezzo assunti nel 2015 con
l’esonero totale di contributi previdenziali non aveva diritto allo sgravio.
Le aziende coinvolte
sono circa 60mila.
Un esercito di aziende fantasma che incassavano i contributi
triennali messi in campo dal governo, assumendo però lavorativi fittizi. Oppure
imprese inesistenti, con decine di dipendenti a fronte di un'ipotetica attività
per la quale invece era richiesto meno personale.
Certo che a poco a poco si possono capire tante cose. Ovunque, dove c'è movimento di danaro c'è corruzione. Il magistrato Scarpinato l'altra sera a Ballarò ha fatto un discorso così chiaro e lampante che non c'era più nulla da dire. Solo trangugiare amaro come penso farà quello che resta di una magistratura sempre in trincea nella lotta contro la mafia e che, tra un po', forse dovrà cambiare obiettivo
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