Nel Sud
d’Italia nel 2013 ci sono stati più morti che nati
Il rapporto SVIMEZ 2014 presentato il 28
ottobre al Tempio Adriano Roma, fornisce la radiografia di un sud punta
avanzata della recessione in Italia.
Il Mezzogiorno ha subìto tra il 2008 e il
2013 una caduta dell’occupazione del
9%, quattro volte superiore a quella del Centro-Nord (-2,4%). Dei circa 985
mila posti di lavoro persi in Italia nello scorso sessennio, ben 583 mila sono
nel Sud.
La contrazione dei consumi delle famiglie
meridionali è stata e continua ad essere
particolarmente
intensa, e maggiore che nel resto del Paese, per gli acquisti più facilmente
comprimibili, come quelli di vestiario e calzature: -6,4% nel 2013, contro il
-4,7% del Centro-Nord; -23,7% cumulato contro il -13,8% nel complesso del
sessennio 2008-2013.
Gli investimenti fissi lordi hanno segnato
anche nel 2013 una caduta maggiore al Sud che al Centro-Nord: -5,2% a fronte
del -4,6%. Nel complesso del sessennio 2008-2013, la riduzione cumulata degli
investimenti è arrivata a commisurarsi nel - 33%, quasi 9 punti in più rispetto
al Centro-Nord (-24,5%).
Nel periodo di crisi (2008-2013), l’economia meridionale è calata di
circa il doppio rispetto al resto del Paese (-13,3% rispetto al -7% del
Centro-Nord).
Il numero dei nati nel Mezzogiorno ha toccato nel 2013
il suo minimo storico: 177 mila. Il valore più basso dall’Unità d’Italia.
Numero medio di figli per donna
1980
2012
Mezzogiorno 2,20
1,36
Centro-Nord 1,36
1,46
Teoricamente,
mantenendo il trend di questi dati, il Sud alla fine del prossimo
cinquantennio, perderà 4,2 milioni di abitanti.
Come
interpretare questo dato di calo delle nascite? Non è solo il cambiamento dei
consumi, non è solo frutto della nuova miseria, c’è un elemento
sostanziale: il sud va diventando un pianeta di vecchi poiché molti giovani
tendono a scappar via … Il Rapporto, infatti, mette in luce i flussi migratori
calcolati in base ai cambi di residenza nel periodo 2001-2013 : Emigrati dal
Sud 1.559.100 ; Rientrati 851.000 ; Saldo
migratorio netto 708.100 (ben 188.000 emigrati definitivi erano laureati).
Se vengono a
mancare i giovani non possono essere i vecchi con il bonus bebè del Governo
Renzi che faranno riprendere le nascite nel Mezzogiorno.
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