In un
mondo dove il capitale finanziario si sposta da una parte all’altra del mondo
in speculazioni di borsa distruggendo il lavoro al posto di crearlo; ecco un esempio di amore per il lavoro e per chi lavora. Un imprenditore
legato al suo lavoro e ai suoi operai lascia una parte della sua eredità ai
dipendenti con un saluto…
Per i 250 dipendenti della Enoplastic, il regalo
di Natale più inatteso è
arrivato dall’Aldilà. Piero Macchi, il loro ex datore di lavoro scomparso lo
scorso giugno a 87 anni, ha fatto in modo che mesi dopo la sua dipartita fosse
recapitato a ognuno degli operai una busta. Dentro c’era una gratifica di
qualche migliaio di euro, un grazie recapitato «post mortem» per la dedizione
dimostrata sul lavoro. Così aveva messo nero su bianco nel suo testamento, il
signor Piero, e così è stato. Dicono che Macchi abbia scritto le ultime volontà
e abbia rivolto l’ultimo pensiero agli operai quando si è reso conto che non
avrebbe superato una grave malattia che l’aveva colpito un anno fa.
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