lunedì 15 dicembre 2014

Il dopo sciopero



Il 12 dicembre, c’è stata un’adesione allo sciopero generale superiore al 60% in tutti i settori,
milioni di lavoratori hanno sacrificato un giorno di paga con la speranza di
essere ascoltati; un milione e mezzo, oltre a scioperare, sono scesi in piazza
in 54 manifestazioni disseminate per il paese.
Dopo uno sciopero c’è un dopo sciopero: ci si aspettano delle reazioni, delle aperture di dialogo o almeno un atteggiamento di ascolto. Da quel poco che hanno riportato i giornali
ecco come ha reagito il presidente Renzi: "massimo rispetto" per
chi sciopera, ma "non sono tipo da farmi impressionare. C'è un Paese da
cambiare e lo cambierem
o. Non ci facciamo impressionare: a testa alta
andiamo avanti nell'unica direzione possibile per salvare l'Italia". E
"da domani si torna a lavorare sempre fianco a fianco con i sindacati per
le crisi aziendali, ma quanto alla valutazione sulle leggi, le leggi si fanno
in Parlamento: non siamo un governo che cambia opinione perché c'è una
piazza".
Un po’ come dire “io so io e voi ….
Con questo tipo di reazioni,  cosa ci si può aspettare dai lavoratori che hanno scioperato? 

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