caporalato, la legge ora c’è
e speriamo che sia applicata
Via
libera definitivo della Camera al disegno di legge sul
contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in
agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo, il cosiddetto
ddl caporalato.I voti
a favore sono stati 336, nessun contrario, gli astenuti sono stati 25 (Forza
Italia e Lega).
Con l'intervento normativo si stabiliscono nuovi
strumenti penali per la lotta al caporalato come la
confisca dei beni (come avviene con le organizzazioni criminali mafiose),
l'arresto in flagranza, l'estensione della responsabilità degli enti. In Senato
è stato introdotto l'allargamento del reato anche attraverso l'eliminazione
della violenza come elemento necessario e che rendeva più complessa
l'applicazione effettiva della norma. La nuova legge prevede anche la
responsabilità del datore di lavoro, il controllo giudiziario sull'azienda che
consentirà di non interrompere l'attività agricola e la semplificazione degli
indici di sfruttamento.
Per la prima volta si decide di estendere le finalità del Fondo
anti-tratta anche alle vittime del delitto di caporalato, considerata l'
omogeneità dell'offesa e la frequenza dei casi registrati in cui la vittima di
tratta è anche vittima di sfruttamento del lavoro. Viene rafforzata la
operatività della Rete del lavoro agricolo di qualità,
creata nel 2014 con il provvedimento Campolibero e attiva dal 1 settembre 2015.
Con la nuova legge, infine, le amministrazioni statali saranno
direttamente coinvolte nella vigilanza e nella tutela delle
condizioni di lavoro nel settore agricolo, attraverso un piano congiunto di
interventi per l'accoglienza di tutti i lavoratori impegnati nelle attività
stagionali di raccolta dei prodotti agricoli.
ora questa legge c’è e va applicata; ricordiamo, e non per
polemica, che ci sono norme di tutela dei lavoratori che spesso non vengono applicate.
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