Il governatore della Banca d’Italia Visco, alla vigilia del voto
in Svizzera sul Reddito di Base Incondizionato, rilascia una dichiarazione su
un possibile reddito di cittadinanza in Italia, dicendo: “non se pò fà”
E badate bene, quando
Visco dice che non si può fare si riferisce solo a : "Un reddito minimo
universale di 500 euro a cittadino per 12 mesi”
La misera cifra di 500
euro, per limitare lo stato di povertà
che avanza in Italia, secondo Visco vale
il 20 per cento del Pil.
Come ha fatto Visco questi
conti non lo spiega; basta dirlo con la sua autorità di banchiere del Paese.
La gestione delle risorse è di competenza del Governo e non del
governatore della Banca d’Italia; si attende allora una parola da Renzi che
sull’argomento è in ritardo da due anni, la povertà pare che non sia nell’ordine
delle sue priorità.
Tra le competenze della Banca d’Italia non c’è il welfare, ma sicuramente c’è quella di controllare il comportamento corretto delle
Banche, e in questo campo purtroppo l’Istituto centrale non ha brillato. Se
Banca Etruria ed altre fossero state in qualche modo ben controllate forse oggi
si sarebbero risparmiati alcuni miliardi per il loro salvataggio.
Il si può fare o non si
può fare dipende da una scelta politica; se il denaro si usa in bonus vari, si
elimina l’Imu, e si spendono miliardi per salvare alcune banche dal disastro, è evidente che le risorse finiscono.
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