Pochi
giorni fa, l’11 giugno 2016, è morto Paolo Leon, uno di quei pochi economisti
capaci di far comprendere la ricchezza del Welfare. Ne rivolgere un saluto,
ricordiamo qui qualche sua frase preziosa:
“Lo stato sociale non è beneficenza, è un diritto. Rende più
forte la democrazia ed è anche un elemento di sviluppo economico. È chiaro che
mantenerlo e migliorarlo ha un costo, però produce guadagno; smantellarlo,
invece, significa finire per spendere molto di più”.
“Deve aumentare la domanda di
beni e servizi, se si riduce il costo del lavoro
ma il fatturato delle aziende non cresce, queste avranno forse più margini ma
non maggiore vendita. E la disoccupazione continuerà ad aumentare, senza
peraltro contare gli scoraggiati…”
“La cultura dominante
conservatrice ha dimenticato ragioni e finalità dello stato sociale.
L’importante è il rigore di bilancio, con il pareggio messo addirittura come vincolo
legislativo, qualcosa che suona come una composizione di interessi egoistici e
mentalità medioevale, e che nulla ha a che fare con le ragioni dell’economia …”
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