giovedì 14 aprile 2016

Il mare è nutrimento e lavoro – Il 17 Aprile vota Sì

Ci hanno detto che votando Sì, si mettono in difficoltà i lavoratori che operano sulle piattaforme.
Ebbene non è così.
Con il Sì, si vuole eliminare la concessione automatica e fatta in eterno dal Governo Renzi alle società petrolifere.
Gli impianti di estrazione esistenti potranno rimanere a lavorare fino alla prevista scadenza del contratto.
Ogni contratto deve avere una sua scadenza, è un principo che esiste per tutti contratti, e se il Governo vuole potrà rinnovarlo dopo un’attenta verifica e valutazione della sicurezza degli impianti e non al buio come prevede la norma che si vuole abrogare con il referendum.
A questi due link una più dettagliata informazione sul quesito referendario
Il mare non può essere zona franca dei petrolieri, il mare è una grande riserva naturale e nutrizionale, il mare dà lavoro ai pescatori, il mare pulito incrementa tutto il settore turistico che dà lavoro a milioni di addetti. Un disastro petrolifero sul mare può provocare una catastrofe per centinaia di migliaia di lavoratori.
Ecco cosa accadde nel golfo del Messico
Ecco cosa è accaduto un mese fa nelle coste della Tunisia
Occorre votare Sì proprio per preservare il lavoro di tutti quelli che lavorano sulla ricchezza naturale del mare e per preservarlo come grande fonte economica di ricchezza.
Il voto attualmente riguarda 12 chilometri dalla costa, ma la vittoria del Sì potrà essere un primo monito dato all’Europa e a tutte le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, per la tutela del MARE DI TUTTI,  IL MEDITERRANEO. Il Mediterraneo si dovrà liberare di tutte le trivelle vicine e lontane e anche degli oleodotti e petroliere che lo attraversano. L’era del petrolio deve essere archiviata dalla storia per inziare la nuova era delle energie rinnovabili, capaci di dare molto più lavoro e capaci di preservare l’enorme ricchezza del mare.
Francesco Zaffuto

immagine - pescatori sulla riva del mare - Giovanni Rovero

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