Uno dei punti dell’accordo
tra Gran Bretagna e Ue, per scongiurare uscita della Gran Bretagna dall’Europa,
riguarda i lavoratori e il welfare.
Quello che ha ottenuto
Camerun è di poter limitare l’accesso ai benefici del welfare agli
emigrati provenienti dagli altri paesi europei.
Da ora in avanti un cittadino italiano, danese o bulgaro che si trasferisca
in Inghilterra non avrà più diritto ad accedere automaticamente ai benefici del
welfare: ci vorranno non meno di quattro anni, allungabili fino a sette, per
ottenere sussidi di disoccupazione e assegni familiari. Questi ultimi, poi, da
uguali per tutti diventano su misura: nel caso che il lavoratore
comunitario abbia lasciato i figli nel paese di origine, la sovvenzione sarà
legata al costo della vita del paese dove abitano i figli.
Sul
suolo britannico i lavoratori ai fini del welfare saranno discriminati tra
britannici e no. Questa eccezione che al momento vale per la Gran Bretagna può
aprire la stura per altre prossime discriminazioni in altri paesi.
Gli inglesi si lamentavano per un grande
afflusso di migranti (specie dai paesi dell’est europeo) che trovavano conveniente
andare a risiedere in Gran Bretagna solo al fine di ottenere l’accesso al welfare britannico.
Occorre, in questo frangente, ricordare che in
Italia il welfare generalizzato a tutti i disoccupati non esiste; e che l’Italia, bontà sua, tratta parimente male disoccupati italiani ed
europei. Così male, al punto che tanti
disoccupati italiani lamentano di essere trattati peggio degli extracomunitari.
Nota
personale:
ho un figlio emigrato a Londra, quando ha avuto qualche difficoltà i soldi
glieli ho mandati io (pensionato) dall’Italia;
non abbiamo mai chiesto una sterlina alla Corona Britannica. Francesco
Zaffuto
PRIMA DI QUESTO NUOVO ACCORDO LA NORMATIVA
L’assegno di sostegno cui hanno diritto quanti
siano privi di contributi e non abbiano risparmi monetari superiori a una somma
che spazia (secondo le circostanze individuali) dalle 5.500 alle 16.000
sterline (circa 6.350-18.400 euro). Nel dettaglio, si tratta: 1) di un
versamento settimanale che parte da un minimo di 70 euro; 2) dell’esenzione
dalle imposte comunali e sul reddito; 3) dell’esenzione del ticket per
qualsiasi prestazione sanitaria, medicine incluse; 4) del rimborso del canone
di affitto dell’abitazione.
Il sostegno non ha tempi di scadenza. Un ulteriore vantaggio è indubbiamente rappresentato dal fatto che l’assegno di sostegno non ha termine di scadenza e per di più spetta anche a chi (britannico o cittadino comunitario) sia in cerca del primo lavoro nel Paese. Inoltre, i tempi per la concessione dell’assegno di solito non superano i sette giorni
Il sostegno non ha tempi di scadenza. Un ulteriore vantaggio è indubbiamente rappresentato dal fatto che l’assegno di sostegno non ha termine di scadenza e per di più spetta anche a chi (britannico o cittadino comunitario) sia in cerca del primo lavoro nel Paese. Inoltre, i tempi per la concessione dell’assegno di solito non superano i sette giorni
Nessun commento:
Posta un commento
Tutti i commenti e i contributi sono benvenuti, la redazione si riserva, in via di autotutela, di eliminare commenti che incitano alla violenza o con carattere offensivo verso terzi.