Il crollo sugli alunni di una scuola
di 5 metri quadrati di intonaco di un tetto assume un rilievo particolare quando
nella scuola era già stata completata la ristrutturazione da pochi mesi
Se il tetto era stato rifatto non
poteva crollare, se non era stato rifatto vuol dire che non era stato
controllato per le parti ammalorate o erano state solo coperte le parti ammalorate
con una imbiancatura.
Un vecchio muratore era in grado di tirare su una casa con tutti i
requisiti di sicurezza, un’impresa di oggi con tanti mezzi riesce a fare
disastri; la responsabilità va ricercata nella corruzione e nella mancanza di
competenza.
E’ evidente che i
lavori non erano stati fatti a regola d’arte.
Lavorare a regola d’arte non è un
fatto burocratico, non è solo riempire dei certificati di conformità, significa:
utilizzo delle tecniche più appropriate per la realizzazione del manufatto; utilizzo dei materiali migliori per resistenza, durata e sicurezza; utilizzo di manodopera qualificata in grado
di comprendere i processi di lavorazione.
Lavorare a regola d’arte significa
maggior possibilità di lavoro; il lavoro
fatto bene non fa sprecare denaro pubblico e fa aumentare la stessa l’occupazione.
(f.z.)
Immagine: mani e mattoni da http://consulenza-tecnica.lacasagiusta.it/regola-darte-lavori-non-eseguiti/
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