50enni disoccupati e che non riuscite a
rientrare nel mondo del lavoro, prendete nota. Il ministro Giuliano Poletti annuncia che
sta studiando un progetto: una forma contrattuale che favorisca il
reinserimento degli over 50, ed una sorta di "scivolo" per
chi è prossimo a ritirarsi.
Prima è ovvio occorre
trovare le risorse, ma per chi è disoccupato il passare del tempo in attesa non
è ovvio.
Intanto, in prima fila ci sono i giovani per
loro arriva la prima applicazione pratica della garanzia giovani europea, con uno stanziamento di 1,7 miliardi che
dovranno servire per offrire un’occasione di lavoro ai giovani tra i 18 e i 29
anni. I servizi saranno disponibili grazie a un portale internet Garanzia giovani.
Ovviamente, il ministro trova generoso
il suo decreto legge che cambia le regole
dei contratti a termine, che potranno durare tre anni senza l’obbligo di
indicare una causale (il motivo del contratto a termine) e l’apprendistato (senza
garanzie di assunzione di precedenti apprendisti già formati). Accanto a questo
decreto si attendono gli effetti del disegno legge delega che porterà alla
scrittura di un codice semplificato del lavoro, con introdurre un assegno di
disoccupazione “universale” (questa universalità però sarà tutta da vedere,
perché l’assegno pare che sarà proporzionale alla durata dell’impiego che lo ha
preceduto).
Peccato che esistono i disoccupati da 30 a
49 anni senza alcun progetto governativo.
Peccato che non si tiene conto di quanto
tempo si è stati in disoccupazione e non scatta un minimo di precedenza per chi
è già disoccupato da qualche anno. Il problema è urgente ma pare che sia allo
studio. Riguardo alle urgenze la
preoccupazione maggiore del Governo
Renzi pare che sia quella relativa agli 80 euro che dovrebbero arrivare
ai lavoratori occupati; non è facile comprendere la scala delle urgenze del
Governo.
11/04/14 francesco zaffuto
Immagine – cartello della Terapia d’urgenza
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