venerdì 12 gennaio 2018

Elezioni + Reddito d’inclusione o di cittadinanza o di dignità

- di inclusione - cittadinanza - di dignità - Chiamatelo come volete, ma è urgente e necessario per tutti i disoccupati - anche quelli in cerca di una prima occupazione-


Il Reddito d’inclusione è stata la misura del governo uscente, l’aveva cominciato a impostare il Governo Renzi e poi alla fine l’ha varato il Governo Gentiloni. Trattasi di un 450 euro circa al mese dati ai casi più disperati di nullatenenti con persone a carico e che esclude gran parte dei poveri esistenti nel paese. Tale misura è stata varata alla fine della Legislatura anche se si trattava della cosa più urgente da varare nel paese ad inizio legislatura.
Reddito di cittadinanza è quello che proponeva il Movimento 5 stelle, che doveva investire tutta la totalità dei poveri e che a detta del movimento aveva carattere d’urgenza. Quando decollò la legislatura il M5S avrebbe potuto imporre a un possibile governo Bersani una simile scelta; con una semplice fiducia tecnica su un punto di programma. Il Movimento 5 stelle allora preferì stare fermo un giro in attesa di tempi migliori per arrivare da solo al governo. Cinque anni di attesa senza reddito per chi è povero sono un sacrificio gravissimo.
Reddito di dignità è quello che scopre necessario Berlusconi dopo aver demonizzato per 5 anni i cinque Stelle e gli stessi Governi Renzi e Gentiloni.
Si riparte da queste tipologie di Reddito e in campagna elettorale i tre Big dei grandi partiti sono disposti a dire che hanno ricette per il futuro.
 In realtà si tratta di trovare dei sistemi che possano potenziare il lavoro e nel contempo dare a tutti coloro che vivono in disoccupazione e senza redditi   un sostegno, a tutti sia chiaro.
 ?Di fronte a un problema cosi grave e urgente non dovrebbero i Big deporre le armi di un’assurda propaganda e vedere come affrontare il problema in fretta anche insieme?
I Big possono dire e promettere in campagna elettorale, a noi tocca smorzare i toni e pensare.
 PERCHE’ DOVREI VOTARE il 4 Marzo? Cerco una spiegazione plausibile e al momento non l’ho ancora trovata.

Francesco Zaffuto

4 commenti:

  1. Ti invito ad andare a votare per non lasciare scadere questa opportunità che è l'ultima rimasta al cittadino. Se credi, annulla la scheda ma non lasciarla in bianco per non far cadere in tentazione eventuali birichini.
    Per il resto, come darti torto, anche solo parzialmente? Miserevole, questa classe politica (tutta) è da fogna ma la tv li sa "lavare e profumare" per bene e, ancora adesso, sento chi ne dice bene.
    Buona giornata.

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    1. Se vado, voterò per qualcuno e dirò pure, alle persone con cui comunico, per chi ho votato; altrimenti preferisco non andare e che si sappia che per un turno non ho votato. Nelle ultime elezioni nazionali (che erano composte con le regionali in Lombardia); ricordo di avere votato in questo modo: alla Camera per Ingroia che non ottenne risultati; al senato per la coalizione PD/Sel; e alle regionali per il M5stelle. Penso anche che la politica ogni Persona debba farla ogni giorno; possibilmente confrontadosi con altri che la pensano diversamente; e cercando di invitarli alla riflessione e allo studio dei problemi. La soluzione dei problemi è faticosa, e la ragione spesso non sta tutta da una parte. Ciao

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  2. Mai votare per chi promette mari e monti.
    Saluti a presto.

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  3. Siamo in due Francesco. Anch'io dichiarerò sul mio blog cosa farò ma al momento sono perplesso sul votare chiunque.

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