sabato 6 gennaio 2018

Previste 3.000 chiusure di sportelli bancari

Ecco le previsioni diffuse dall’Adnkronos
Sempre meno filiali e meno sportelli aperti al pubblico. Continua la trasformazione delle banche italiane: nei prossimi tre anni si prevedono altre 3mila chiusure
 secondo i dati della Fabi, diffusi dall'Adnkronos, che emergono dall'analisi dei piani industriali dei cinque principali gruppi. Un trend che si consolida, visto che dal 2009 al 2016 sono stati tagliati sul territorio 3.972 sportelli, di cui 1.697 nell’ultimo triennio.
 C’erano una volta le antiche banche:
pagavano un discreto stipendio a tanti impiegati e davano un piccolo interesse sui depositi.
Ora le banche riescono a risparmiare sul lavoro degli impiegati e  non danno un centesimo di interessi; inoltre, la clientela è anche aumentata perché ogni cittadino ha almeno una cartina bancaria plastificata con cui fa i pagamenti. E nonostante tutto ciò, le banche moderne si lamentano di essere sempre in crisi, chiedono aiuti agli Stati e stanno spesso sull’orlo della bancarotta.
Una volta le banche erano in mano a banchieri che potevano fallire e rimetterci le penne ora sono in mano ad amministratori che elargiscono a se stessi stipendi e liquidazioni iperboliche. Amministratori che al posto di esercitare il credito con prudenza si lanciano in operazioni speculative e di scommessa. Gli Stati che dovevano vigilare sull’esercizio del credito hanno addirittura modificato le norme (in gran parte negli anni novanta)  per dare ampio spazio alle speculazioni dei nuovi amministratori.
Una volta c’era il capitalismo, oggi c’è il capitalismo ma sono aumentati i suoi caratteri perversi.
Francesco Zaffuto

1 commento:

  1. Epilogo del tuo post denso di verità. E questa notizia si aggiunge alle altre negative di inizio anno. Nulla cambia se non in peggio a quanto pare.

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