Da Facebook una storia di
ordinaria follia: esistono scuole private che assumono docenti senza pagargli
alcun stipendio, solo con la promessa di far maturare il punteggio.
Maria Concetta Trovato a ProfessioneInsegnante.it
Vi racconto una storiella, che vorrei fosse falsa, ma
è dolorosamente vera.
La paritaria di questa mattina si profonde in complimenti. Mi vogliono per Inglese.
Fissiamo un colloquio: mi presento nella mia forma migliore.
Parlo col preside, sciorinando un curriculum da paura.
"Accidenti", dice, "non si preoccupi: qualora dovessero chiamarla da III FASCIA, LEI è LIBERA DI DIMETTERSI IN QUALUNQUE MOMENTO". Ottimo.
Ma si sta parlando di tutto, fuorchè della mia retribuzione, e alla fine, faccio la sfacciata (perchè, 'sti kaiser, ho studiato e voglio che sia riconosciuto!) e chiedo: "Sarò pagata?"
"No, NOI NON PAGHIAMO" mi dice, come se fosse ovvio, e io un'idiota per aver anche solo osato porre la domanda "ma avrà versati i contributi necessari alla regolare maturazione del punteggio".
Questa volta, il tono é lo stesso che dovette avere la strega di Hansel e Gretel un attimo prima di mangiarseli.
Lo ammetto, avevo pensato di accettare. Tanto più che, nella stessa città, non avrei avuto molte spese.
Ma quando mi è stato detto, così, en passant, che avrei COMUNQUE FIRMATO LA BUSTA PAGA ED, EVENTUALMENTE, PAGATO LE TASSE SU UNO STIPENDIO MAI PERCEPITO, mi sono alzata e sono FUGGITA.
Fuggita. Come feci a sette anni dalla poltrona dell'ortodonzista.
Stronzi, stronzi, stronzi.
Sono ancora troppo giovane per vendermi gli ideali.
La mia dignità non l'avranno mai.
GRAZIE COLLEGHI
La paritaria di questa mattina si profonde in complimenti. Mi vogliono per Inglese.
Fissiamo un colloquio: mi presento nella mia forma migliore.
Parlo col preside, sciorinando un curriculum da paura.
"Accidenti", dice, "non si preoccupi: qualora dovessero chiamarla da III FASCIA, LEI è LIBERA DI DIMETTERSI IN QUALUNQUE MOMENTO". Ottimo.
Ma si sta parlando di tutto, fuorchè della mia retribuzione, e alla fine, faccio la sfacciata (perchè, 'sti kaiser, ho studiato e voglio che sia riconosciuto!) e chiedo: "Sarò pagata?"
"No, NOI NON PAGHIAMO" mi dice, come se fosse ovvio, e io un'idiota per aver anche solo osato porre la domanda "ma avrà versati i contributi necessari alla regolare maturazione del punteggio".
Questa volta, il tono é lo stesso che dovette avere la strega di Hansel e Gretel un attimo prima di mangiarseli.
Lo ammetto, avevo pensato di accettare. Tanto più che, nella stessa città, non avrei avuto molte spese.
Ma quando mi è stato detto, così, en passant, che avrei COMUNQUE FIRMATO LA BUSTA PAGA ED, EVENTUALMENTE, PAGATO LE TASSE SU UNO STIPENDIO MAI PERCEPITO, mi sono alzata e sono FUGGITA.
Fuggita. Come feci a sette anni dalla poltrona dell'ortodonzista.
Stronzi, stronzi, stronzi.
Sono ancora troppo giovane per vendermi gli ideali.
La mia dignità non l'avranno mai.
GRAZIE COLLEGHI
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