L’Italia che riparte e … sempre quella
storiella del bicchiere …
Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79 mila contratti a
tempo indeterminato, il 38,4% in più rispetto ai primi due mesi del 2014".
Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti. L'annuncio era stato anticipato dal premier Matteo Renzi che aveva parlato di un aumento
"a doppia cifra" rispetto all'anno precedente: "E' il segnale
che l'Italia riparte".
Il fatturato nell'industria diminuisce a gennaio
dell'1,6% rispetto a dicembre, con una flessione dello 0,9% sul mercato interno
e del 3,1% su quello estero. Lo rileva l'Istat che parla di un calo
''abbastanza importante'' dopo il risultato positivo di dicembre (+1,4% su mese
e +0,9% su anno). Su base annua la riduzione di gennaio è del 2,5%.
Anche gli ordinativi si riducono del 3,6% rispetto a dicembre e del 5,5% rispetto a gennaio 2014. Più in dettaglio, il fatturato cala su base mensile del 13,6% per l'energia, del 2,2% per i beni strumentali e dello 0,4% per i beni di consumo, mentre aumenta dello 0,3% per i beni intermedi.
Anche gli ordinativi si riducono del 3,6% rispetto a dicembre e del 5,5% rispetto a gennaio 2014. Più in dettaglio, il fatturato cala su base mensile del 13,6% per l'energia, del 2,2% per i beni strumentali e dello 0,4% per i beni di consumo, mentre aumenta dello 0,3% per i beni intermedi.
Vale la pena sempre di ricordare al Ministro Poletti che in Italia
3,6 milioni di persone non cercano impiego
ma sarebbero disponibili a lavorare; e sommando i disoccupati che cercano il
lavoro, si superano i 6,6 milioni di persone senza lavoro.
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