venerdì 20 febbraio 2015

Pagare gli operai in nero è peccato gravissimo

Roma 20/02/15….. Così come riporta la cronaca della Radio Vaticana, Francesco nell’omelia di stamane durante la messa a Santa marta ha toccato il tema dei falsi digiuni. “Così, – ha detto – se uno va a Messa tutte le domeniche e fa la comunione, gli si può chiedere: ‘E com’è il tuo rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi loro il salario giusto? Anche versi i contributi per la pensione? Per assicurare la salute?”. “Quanti, quanti uomini e donne di fede, hanno fede ma dividono le tavole della legge: ‘Sì, sì io faccio questo’ – ‘Ma tu fai elemosina?’ – ‘Sì, sì, sempre io invio un assegno alla Chiesa’ – ‘Ah, beh, va bene. – ha poi notato il Papa – Ma alla tua Chiesa, a casa tua, con quelli che dipendono da te – siano i figli, siano i nonni, siano i dipendenti – sei generoso, sei giusto?'” si è chiesto. “Tu non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle della ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. – ha quindi concluso – Questo è un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l’ingiustizia”.
Molto giustamente il Papa ha fatto la sua parte per diffondere un'etica cristiana non contraddittoria. Ma da parte di chi governa c'è assenza;  il lavoro in nero arriva al punto di impedire una reale misurazione della disoccupazione. Domina la convinzione: "Sì, ma con un po' di lavoro in nero si arranciano e sopravvivono". In questo modo sopravvivono lavoro in nero ed evasione, quella piccola e quella grande. E' necessaria ed urgente una legge che dia una indennità a tutti i disoccupati disponibili al lavoro. Si può fare e non costerebbe tanto; ma i pochi soldi che c'erano furono investiti per l'elargizione degli 80 euro. Sono anni che scrivo a ministri. Dovrei scrivere al Papa? Ma il papa non ha competenza in materia di leggi. La competenza è del nostro Parlamento dove abbondano scristianizzati e falsi socialisti.
francesco zaffuto

1 commento:

  1. Quanto ho aspettato che la chiesa dicesse queste parole che paiono ovvie e non lo sono. Spero che questo papa abbia il tempo sufficiente per ridare piena dignità alla sua chiesa.

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