martedì 6 gennaio 2015

La Germania e la disoccupazione ottimale

La Germania ha chiuso il 2014 facendo registrare un tasso di disoccupazione al 4,7%, contro il 4,9% dell’anno precedente il più basso tra gli stati dell’Unione Europea.
Nei paesi ad economia liberista si considera il 5% di disoccupazione come accettabile, come un olio necessario allo stesso sistema, quindi il dato della Germania appare ottimale. Si può aggiungere anche un ulteriore argomentazione positiva per la Germania: oltre ad avere un basso tasso di disoccupazione ha anche un discreto sistema di welfare a tutela dei disoccupati
“Il sistema in vigore in Germania: il diritto al reddito minimo garantito viene riconosciuto ai cittadini tedeschi, ai residenti provenienti da Paesi dell'Unione europea che hanno sottoscritto il Social Security agreement e ai rifugiati politici. Lo Stato si premura tuttavia di condurre una volta ogni sei mesi degli accertamenti sui requisiti di chi beneficia del sussidio, che – in caso di abilità lavorativa – deve (obbligatoriamente) accettare offerte di lavoro congrue alle sue capacità e deve seguire programmi di reinserimento. Il sussidio aumenta però a seconda del numero dei figli e in base alla loro età.
Se proprio si vogliono fare confronti, in Italia abbiamo gli ultimi dati di disoccupazione che parlano del 13,2% e riguardo a un reddito minimo garantito siamo ancora lontani da una possibile introduzione. Ma anche gli stessi dati di disoccupazione in Italia sono poco attendibili, perché  si campa spesso di lavoro in nero e di carità disordinate. Necessita una legge che faccia emergere i dati reali  di disoccupazione e che provveda all’istituzione di un reddito minimo per chi ha dichiarato una propria disponibilità a lavoro.  
 Questo blog si è fatto promotore di una proposta , esiste una proposta del movimento 5 stelle che presto approderà in Parlamento, anche le misure del Jobs act del Governo dovrebbero comprendere qualche misura capace di mettere ordine su questo problema. Al momento si attende ancora, e molti giovani italiani sono già a Londra o a Berlino.

06/01/15 francesco zaffuto

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