martedì 27 agosto 2013

SICUREZZA PER GLI OPERAI DEGLI SPETTACOLI LIVE


IL BLOG  “Crea pane e lavoro” condivide questo appello e invita a firmarlo

Sono Paola, madre di Matteo, rigger morto il 5 marzo 2012 a Reggio Calabria, durante il montaggio del mega palco per il concerto di Laura Pausini.
Dopo un anno e mezzo dalla morte di mio figlio niente è cambiato. Lo dimostra l’ennesima recente tragedia: solo un mese fa Khaled Farouk Abdel Hamid ha perso la vita durante lo smontaggio del concerto dei Kiss, così come era accaduto a Francesco Pinna durante i lavori d’allestimento del palco di Jovanotti, tre mesi prima della morte di Matteo.
Rigger, scaffolder, facchini, sono tutti "lavoratori invisibili" dello spettacolo!
Gli operai specializzati adibiti a costruire e gestire le strutture per i grandi eventi live, come i concerti con turni di lavoro illimitati, sono esasperati dalla necessità di rispettare le consegne programmate, e con personale insufficiente. Condizioni rese ancor più "ad alto rischio" dalla mancanza di revisione dei materiali assemblati e da un' organizzazione dei cantieri basata più sulla consuetudine che sulle regole e sulle leggi; una prassi che non rispetta la gerarchia formale e sostanziale dei ruoli operativi. 
Quello dei concerti è un business milionario, l’unico nel mercato della musica in grado di assicurare, ancora oggi, i massicci guadagni di una volta. Ma questo non deve prescindere dalla sicurezza dei lavoratori.


Andrebbe verificata l'idoneità delle location che accolgono le strutture da montare, i turni andrebbero programmati in maniera adeguata e andrebbe regolato il sistema di scatole cinesi degli spettacoli live.


Grazie,
Paola Armellini via Change.org



Immagine – la struttura caduta del palco del concerto della Pausini da http://notizie.guidone.it/2012/03/05/crolla-il-palco-del-concerto-della-pausini-muore-un-operaio/?refresh_ce

1 commento:

  1. Fatto. I lavoratori dovrebbero avere, tutti, le stesse garanzie. Di lavoro, invece, si continua a morire.

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