nel solo cosentino 3000
falsi braccianti (ndr. chissà quanto potrebbero essere avviando un’inchiesta su
tutte le province d’Italia ?!?!?!?!) che sistematicamente dimostravano false
giornate lavorative insieme a compiacenti aziende agricole per ottenere l’indebita percezione di
spettanze previdenziali, nonché la maturazione di congrui periodi assicurativi
ai fini pensionistici e la prevista
indennità di disoccupazione. ……… A
fronte delle false attestazioni, l’INPS, negli anni dal 2006 al 2011, ha,
infatti, erogato ai fittizi lavoratori agricoli quasi 13 milioni di euro di
indennità di disoccupazione, assegni familiari ed indennità di malattia e/o
maternità.
Di questo stato di
cose se ne era avuta una avvisaglia quando ci furono i gravi incidenti di
Rosarno
Oggi se ne comincia a
vedere l’entità.
Il lavoro nero in
Italia è una piaga che si vuole mantenere piaga, non si vuole porre ordine e si
sprecano milioni.
E’ necessaria una
legge sul collocamento che preveda un obbligo per le aziende ad assumere
tramite liste di attesa, almeno per il 50%, solo così si può dare una indennità
di disoccupazione evitando truffe e raggiri. Questo blog si è fatto promotore
da anni di una proposta che è stata fatta arrivare a due ministri del lavoro e
a quasi tutti i parlamentari.
Anche quegli “illuminati” parlamentari che parlano di reddito di
cittadinanza evitano di affrontare nel concreto il problema, lo rinviano ad
un ipotetico tempo in cui vinceranno, nel frattempo abbiamo perduto tutti.
19/05/14
francesco zaffuto
Immagine –
zappatori veri di Van Gogh
Il problema è enorme e di difficile soluzione e la volontà manca.
RispondiEliminaGrazie per questa attenzione al lavoro in tutte le sue forme.