lunedì 10 febbraio 2014

referendum in Svizzera: chiusura porte

C’era da aspettarselo: la Svizzera chiude le porte. Non sono certo le porte delle banche che restano sempre ben aperte per chi esporta capitali, ma le porte a immigrati e frontalieri
 Non si tratta di una decisione del governo svizzero ma dei risultati della cosiddetta volontà popolare. Si è espressa per restrizioni agli immigrati una maggioranza risicata  del 50,3%, ma se si considerano i risultati del Canton Ticino, di lingua italiana e confinante con l’Italia, la maggioranza sale al 68,17%. E’ il chiaro sintomo che le nuove restrizioni vogliono prendere di mira gli italiani che trovano lavoro in Svizzera.
  Con i livelli di disoccupazione sempre crescenti nella cosiddetta ricca Lombardia lo sfogo della Svizzera per tanti lavoratori è stato una delle poche possibilità, ora questa possibilità rischia di essere fortemente ridimensionata.
 La Lega Lombarda da una parte si allarma in difesa dei frontalieri e dall’altra minaccia un referendum dello stesso tipo contro gli extracomunitari;  ma dal 1994 è stata alleata in tutti i governi Berlusconi e la crisi occupazionale in Lombardia è maturata in tutti questi anni.
 Le leghe svizzere, promotrici del referendum, hanno fatto leva sulla paura degli svizzeri di non trovare lavoro; ma se il lavoratore straniero viene messo in regola e viene pagato nella stessa misura del lavoratore locale non fa concorrenza al lavoratore locale; la questione sta sempre nel maggior sfruttamento del lavoratore straniero e al posto di esercitare un controllo sulle ditte si preferisce perseguitare i lavoratori stranieri.
 La Svizzera non fa parte della comunità europea,  ma per motivi geografici ne è avvolta, e di fronte ad una Europa che ha lasciato crescere i livelli di disoccupazione oltre misura ha reagito seguendo le spinte xenofobe. L’Europa ha forti responsabilità: ha stabilito misure sul debito ma non ha stabilito misure sulla disoccupazione,  una vera Europa si può costruire solo partendo dalla tutela dei livelli occupazionali.
10/02/14  - francesco zaffuto


immagine – dogana tra Como e la Svizzera

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