mercoledì 23 ottobre 2013

in ogni caso è un morto per lavoro


Sul ragazzo ucciso a Kent si ridimensionano i motivi razziali
- ma in ogni caso è un morto per lavoro
http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/10/23/news/ucciso_nel_kent_un_lecchese_di_19_anni_voi_italiani_rubate_lavoro_a_noi_inglesi-69247278/

Massacrato di botte in un tranquillo angolo dell'Inghilterra in cui era andato per imparare la lingua e lavorare. Per fare la sua esperienza, come molti giovani in fuga dall'Italia  

cercando lavoro più in là


QUESTAAAAAA LA CRONACA 



Massacrato di botte fino ad ammazzarlo. Solo perché italiano. Una storia di emigrazione e razzismo

sabato 19 ottobre 2013

fatti più in là


“Fatti più in là” pare essere la regola generale di questo pianeta per tutte le cose spiacevoli e anche per gli uomini che sono diventati essi stessi delle cose spiacevoli.
 Non voglio l’inceneritore nel mia città, sia fatto più in là. Non voglio che il mio corso d’acqua sia inquinato, sia fatto più in là. Non voglio che con i tuoi stracci vieni a costruire un tuo campo nomadi alla periferia del mio paese, sia fatto più in là.   Sei uno oppositore al mio regime, ti distruggo oppure fatti più in là.
Accanto  a questa prassi generale che pare regolare il mondo c’è ne sta un’altra da parecchio tempo: è quella del “vado più in là”. Non riesco a vendere le merci che ho prodotto nel mio paese, per venderle “vado più in là”. Mi costa tanto la manodopera  nel mio paese, per costruire i miei prodotti “vado più in là”. Non ho le materie prime che mi servono per costruire milioni di telefonini cellulari, per prenderle “vado più in là”. Non ho risorse energetiche sufficienti a mantenere il mio standard produttivo, per prenderle “vado più in là”.

lunedì 14 ottobre 2013

Cercare lavoro


Come si fa a dimostrare che il lavoro nobilita l'uomo se quest'ultimo può dimostrare che non trova un lavoro?
E anche il povero piteco, non l'ho mai visto così sbattuto, poverino.
Niente, tutto va in malora in questo pianeta, ci sono ancora esseri viventi che vivono con un unico desiderio irreale. Ma sul giornale non c'è niente che parli di questi desideri.

domenica 13 ottobre 2013

occhio al razzismo


E’ tale il malessere che si vive nella nostra società al punto che anche la ragione e il buon senso possono cadere nel sonno. Abbiamo gente che muore in mare travolta e annegata,  e abbiamo anche gente che si suicida perché non trova lavoro. Può accadere addirittura che il disperato che dovrebbe essere vicino all’altro disperato,  per sua stessa condizione e natura, viva tale vicinanza come soffocamento.

sabato 12 ottobre 2013

cronache dimenticate

Ponti, si uccide 52enne: aveva perso il lavoro

Le notizie che non arrivano più alle prime pagine dei grandi giornali, ora restano fatti di cronaca locale
qui dalla cronaca locale del 10 ottobre 2013

Non ha più retto alla vergogna, alla rabbia, alla depressione per aver perso il lavoro e non essere stato più in grado di ritrovarlo in 2 anni. A 52 anni ha pensato - guardandosi anche intorno - di non avere più futuro e di non essere più in grado di darlo agli altri. E così è sceso in giardino nel cuore della notte e si è impiccato. Un dramma che è avvenuto nella zona dei Ponti di Perugia alba dell'9 ottobre. La scoperta è stata fatta dalla sua famiglia che non ha potuto fare altro che chiamare il 118 ma non c'era più nulla da fare. 
L'ex lavoratore poco più che cinquantenne ha lasciato una lettera sul tavolo della cucina per spiegare il suo

martedì 8 ottobre 2013

Da cassa integrati a disoccupati

Secondo i dati pubblicati dall’INPS :
nel mese di settembre 2013 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. interventi ordinari,straordinari e in deroga sono state complessivamente 85,2 milioni, con una diminuzione di -1,3% del dato complessivo rispetto allo stesso mese del 2012, quando le ore autorizzate erano state 86,4 milioni;
aumentano mobilità e disoccupazione
tra disoccupazione e mobilità, ad agosto 2013, sono state presentate 97.238 domande, il 10,53% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (87.976 domande);
per quanto riguarda quindi i dati specifici, nel mese di agosto 2013 sono state presentate 70.797 domande di Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego), 18.647 domande di mini Aspi;
ad agosto 2013 sono state presentate 222 domande tra disoccupazione ordinaria e speciale edile, 7.373 domande di mobilità e 199 di disoccupazione ordinaria ai lavoratori sospesi;
nel periodo gennaio-agosto complessivamente sono state presentate 1.214.582 domande di mobilità e disoccupazione, con un aumento del 22,3% rispetto alle 993.287 domande presentate nel corrispondente periodo del 2012.


Immagine – manifestazione per il lavoro

lunedì 7 ottobre 2013

Letta e il cuneo fiscale

Ecco la promessa di Letta
"Bisogna che in Italia il costo del lavoro scenda. E' insopportabile il costo attuale del lavoro. La legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale. Dobbiamo dare soldi in busta paga ai lavoratori e non solo alle imprese. Ne discuteremo. Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga. Ne discuteremo con le parti sociali, e ci saranno vantaggi anche per le imprese".
 Sul piano fiscale la riduzione delle imposte per i redditi di lavoro è la strada maestra per incrementare i redditi di lavoro e i consumi,  e può avere un riflesso positivo sull’occupazione.  Ma quando il Presidente del consiglio accenna al’entità degli interventi: circa 2,5 miliardi nel 2014, si può stimare un beneficio annuo d’imposta di circa 200 euro. Cifra che se divisa tra lavoratore ed impresa e spalmata su dodici mesi si riduce a ben poco. Si cominciano a convocare riunioni  tra governo e parti sociali (Sindacati e Confindustria).  Pare che inizia a montare una grande attesa per un piccolo arrivo.

immagine – un piccolo cuneo geometrico

mercoledì 2 ottobre 2013

meno immatricolazioni auto e Fiat pensa al Suv

 Le immatricolazioni auto nei primi nove mesi del 2013 le immatricolazioni sono diminuite dell'8,34% rispetto allo stesso periodo del 2012. Lo comunica il ministero dei Trasporti e Infrastrutture.
A settembre Fiat ha immatricolato in Italia 29.227 nuove vetture, in flessione dell'11,71% rispetto alle 33.104 di un anno fa.

C’era d’aspettarselo, tanti italiani si tengono la macchina vecchia e quelli che non si possono

martedì 1 ottobre 2013

Giovani senza lavoro 40,1%

La disoccupazione ad agosto sale al 12,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su luglio e di 1,5 punti su base annua. Lo rileva l'Istat (dati provvisori), aggiungendo come sia stato uguagliato il massimo già raggiunto a maggio, il livello più alto dall'inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977.
Il numero di disoccupati ad agosto torna a crescere, dopo due mesi di stop, raggiungendo quota 3 milioni 127 mila, in aumento dell'1,4% rispetto al mese precedente (+42 mila) e del 14,5% su base annua (+395 mila).
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni) ad agosto balza al 40,1%, in rialzo di 0,4 punti percentuali su luglio e di 5,5 punti su base annua. Lo rileva l'Istat (dati provvisori).Viene così superata per la prima volta la soglia del 40% e raggiunto il livello più alto dall'inizio sia delle serie mensili (2004) sia trimestrali(1977). Ansa del 1 ottobre 2013
Ironia della sorte a questi dati ISTAT si affianca la protesta degli stessi lavoratori dell’ISTAT che protestano conto il loro stato di precarietà. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2013/09/30/video-ironia-precari-Istat_9385431.html


Immagine – manifestazione giovani con striscione che porta la scritta “giovani specializzati per essere disoccupati” da http://www.radiondadurto.org/2013/07/31/economia-aumenta-ancora-il-tasso-di-disoccupazione-giovanile/

sabato 28 settembre 2013

Otto mesi 2013, chiuse 50 mila imprese


Allarme lanciato dalla Confesercenti:
nei primi otto mesi del 2013 hanno chiuso i battenti 50mila imprese, con un saldo negativo di 20mila esercizi, al netto delle nuove attivita' avviate. A fine anno Confesercenti teme di perdere oltre 90mila posti di lavoro.
 Crescono sempre i negozi online. Le imprese di commercio al dettaglio che vendono attraverso internet sono aumentate, negli ultimi 20 mesi, del 24,5%. In particolare, da gennaio 2012 ad agosto 2013, le attività di commercio web sono passate da 9.180 a 11.430: un saldo positivo di 2.250 unità.

venerdì 27 settembre 2013

Mondiali e morti bianche nel Qatar

L'International Trade Union Congress, organizzazione sindacale transnazionale, denuncia l’inumano sfruttamento schiavistico dei lavoratori nel Qatar. Senza diritti, senza dignità e con un elevatissimo numero di morti bianche stanno costruendo gli stadi per i mondiali del 2022.
1.200 morti sul lavoro negli ultimi due anni e secondo le previsioni dell’organizzazione sindacale si aggiungeranno altri 4.000 morti entro il 2022.
 Milleduecento morti bianche fin qui, spesso attribuite a infarti o a decessi accidentali perché le autopsie non vengono condotte dalle autorità qatariote.
 L'inchiesta dell'Ituc rivela tutt'altra verità: muratori sulle gru a 50 gradi, orari senza fine, mentre le case dove vengono alloggiati sono fatiscenti e sovrappopolate, con condizioni igieniche terribili. I datori di lavoro sanno che a queste condizioni non si può resistere a lungo e quindi sequestrano i passaporti ai dipendenti e sospendono le paghe per mesi: il caso è esploso con violenza quando trenta edili nepalesi si sono rifugiati nell'ambasciata del loro paese, lamentando di non venire retribuiti e chiedendo di essere rimpatriati. Altri 44 di loro erano morti durante l'estate, sempre per incidenti sul lavoro o per "infarto", mentre fonti indiane dicono che sono 82 i decessi di lavoratori del subcontinente dall'inizio dell'anno e altri 700 erano morti per le medesime ragioni nel biennio precedente.
L’Ituc ha fatto appello alla FIFA per un suo intervento verso il governo Qatar per il rispetto dei diritti dei lavoratori, ma la FIFA pare che conosca solo il linguaggio del pallone http://www.ituc-csi.org/fifa-to-discuss-moving-qatar-2022

immagine – grattacieli del Qatar dal sito https://www.credit-suisse.com/qa/en/

lunedì 23 settembre 2013

168 milioni di minori al lavoro

in un mondo dove abbonda la disoccupazione, 168 milioni di bambini sono sfruttati per il lavoro

 

Il rapporto dell'Ilo - Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) rivela che nel 2012 ci sono stati 168 milioni di minori al lavoro:

oltre 70 milioni di ragazzini che lavorano hanno meno di 11 anni.

Rispetto ai 246 milioni di minori in fabbrica e nei campi segnato nel 2000 il miglioramento è notevole, ma l’obbiettivo di eliminare il lavoro minorile è ancora lontano.

Da http://www.repubblica.it/economia/2013/09/23/news/lavoro_minorile_in_calo_del_32_dal_2000_ma_riguarda_ancora_168_mln_di_bambini-67085445/

 Immagine – minori tessitori di tappeti da http://www.unicef.it/doc/364/lavoro-minorile.htm

domenica 22 settembre 2013

le parole del Papa a Cagliari


Alcune frasi pronunciate da Papa Francesco a Cagliari
… anche qui trovo sofferenza, per la mancanza di lavoro che porta a sentirsi senza dignità. Dove non c'è lavoro manca la dignità». 
«È la conseguenza di una scelta mondiale, di un sistema economico che porta a questa tragedia, un sistema economico che ha al centro un idolo che si chiama denaro. Dio ha voluto che al centro del mondo non ci fosse un idolo ma l'uomo,l' uomo e la donna. Ma in questo sistema senza etica al centro c'è un idolo e il mondo è diventato idolatra del dio denaro, comandano i soldi, comanda il denaro»
 «Lavoro, lavoro, lavoro. È una preghiera, la vostra: lavoro vuol dire dignità, portare il pane a casa. E noi dobbiamo dire no a questa cultura dello scarto. Dobbiamo dire: vogliamo un sistema giusto. Non vogliamo questo sistema economico»

Da
http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_22/papa-a-cagliari-pezzo-vecchi_e8c88c8e-235d-11e3-8194-da2bd4f2ffa4.shtml

martedì 17 settembre 2013

Parlamento e operai degli spettacoli Live

relativamente a quanto riportato sul post

si dà notizia di questo atto parlamentare

ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00098
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 77 del 13/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
ROSTELLATO GESSICA
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
RIZZETTO WALTER
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
COMINARDI CLAUDIO
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
BECHIS ELEONORA
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
CIPRINI TIZIANA
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
TRIPIEDI DAVIDE
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00098
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo di
Venerdì 13 settembre 2013, seduta n. 77
La XI Commissione,
premesso che:
il 12 dicembre 2011 a Trieste perdeva la vita il 20enne Francesco Pinna, studente impegnato nell'allestimento del palcoscenico per lo show dell'artista Jovanotti;
il 5 marzo 2012 Matteo Armellini, perdeva la vita a Reggio Calabria durante l'allestimento del palcoscenico per il concerto dell'artista Laura Pausini a seguito di un cedimento strutturale della struttura reticolare;
a un anno e mezzo dalla morte di Matteo Armellini si consumava l'ennesima tragedia durante lo smontaggio della struttura di palco allestita per il concerto dei «Kiss», vittima un altro lavoratore: Khaled Farouk Abdel Hamid;
tali tragici eventi, semmai ce ne fosse bisogno, confermano come i lavoratori del settore operino in condizioni di elevato rischio, amplificato, sovente, dalla mancanza di revisione dei materiali assemblati e da un'organizzazione dei cantieri basata più sulla consuetudine che sulle regole e il rispetto delle leggi;
gli innumerevoli incidenti avvenuti nel settore degli spettacoli live pongono inderogabilmente l'esigenza di addivenire ad una celere quanto puntuale analisi del problema della sicurezza sul lavoro con specifico riferimento ai lavoratori occupati per l'allestimento di grosse strutture per gli spettacoli dal vivo;
quello dei concerti è un business milionario. Il mercato della musica impone ritmi frenetici e palchi sempre più grandi e tecnologici. Oltre al guadagno, questo gigantismo porta al risparmio sulla sicurezza dei lavoratori;
occorre pertanto integrare le norme sulla sicurezza del lavoro e le norme sulle costruzioni attualmente in vigore (decreto legislativo n. 81 del 2008 e decreto ministeriale Infrastrutture 14 gennaio 2008) prevedendo specifiche misure che contribuiscano a porre fine all'avverarsi di tali tragedie,
impegna il Governo:
ad assumere ogni iniziativa di competenza affinché si pervenga a una normativa specifica per i lavoratori dello spettacolo Live, che tenga conto delle diverse mansioni e riconosca il lavoro ad alto rischio;
a prevedere l'istituzione di un ufficio tecnico nazionale che esamini preventivamente i progetti strutturali e i progetti della sicurezza dei cantieri per gli spettacoli live;
ad assumere iniziative normative per prevedere la sospensione immediata e il sequestro delle attrezzature per gli spettacoli organizzati in mancanza dell'autorizzazione dell'ufficio tecnico di cui al punto precedente;
ad assumere iniziative normative per prevedere la copertura assicurativa obbligatoria a carico del committente o datore di lavoro;
ad assumere iniziative per prevedere la programmazione degli eventi stabilita in base a turni e giornata lavorativa adeguati;
ad assumere iniziative per prevedere l'obbligo di registrazione dei nominativi dei lavoratori presenti.
(7-00098) «Baldassarre, Rostellato, Rizzetto, Cominardi, Bechis, Ciprini, Tripiedi».

 Immagine – la struttura caduta del palco del concerto della Pausini dahttp://notizie.guidone.it/2012/03/05/crolla-il-palco-del-concerto-della-pausini-muore-un-operaio/?refresh_ce

martedì 3 settembre 2013

Quannu la furtuna nun ti dici jettati 'nterra e cugli vavaluci


La fortuna non sempre aiuta chi ha meriti, serietà e talento, può succedere che nonostante tutti gli sforzi non si possa arrivare a un risultato.
Un vecchio detto siciliano ci aiuta a comprendere
Quannu la furtuna nun ti dici jettati  'nterra e cugli vavaluci
Quanto la fortuna non ti aiuta buttati a terra e raccogli lumache
Un po’ come dire,  cerca di fare quello che puoi, anche il lavoro più umile,  ma resisti e non ti arrendere.
Raccogliere, lumache, funghi, erbe amare, tarassaco, cicoria, rughetta,  finocchietto, asparagi, capperi, era l’attività che facevano nel mondo contadino i disperati, e poi si recavano al mercato con un cesto della loro raccolta. Nella zona di Caltanissetta (in Sicilia) quei disperati venivano chiamati “fogliamari”, raccoglitori di foglie amare, qualcuno li definiva anche figli dell’amaro; erano degni di grande rispetto e solo a loro il Venerdì Santo veniva riservata la facoltà di portare sulle spalle in processione la statua sacra del Cristo Nero in Croce.
 Nella Bibbia spesso troviamo passi dove si raccomanda ai proprietari dei fondi di non raccogliere tutte le mandorle e le olive, di lasciarne un poco sugli alberi;  ed anche di lasciare spighe non raccolte tra  i campi.  Era il più antico modo di lasciare una silenziosa carità, che non sapesse di carità ma di attività possibile e libera.
Nel metropolitano mondo di oggi spesso le proibizioni impediscono qualsiasi forma di lavoro per arrangiarsi, in Italia siamo con le nostre norme degli specialisti delle proibizioni. Un piccolo commercio ambulante necessita di  autorizzazioni, concessione di suolo pubblico, partita IVA, iscrizione alla Camera di commercio. Si corre il rischio di vedersi sequestrate le cose che stai vendendo ed essere colpito da una mega multa. Se hai raccolto della erba amara e la vuoi vendere pretendono che paghi per tutte le pratiche un commercialista.
Ad esempio  ecco una notizia recente
"E' successo a Brescia. Giudicate voi - Sono arrivati addirittura in nove, neanche fosse una retata in grande stile, o l’arresto di un pericoloso latitante, una task force per allontanare dal suo angolino un mite pensionato, Gianfranco, che senza disturbare nessuno stava seduto accanto ad una pila di libri usati per cercare di venderli a libera offerta. In nove gli agenti della polizia locale di Brescia che hanno anche multato Gianfranco di 160 euro. Accuse certamente incontestabili: occupazione abusiva di suolo pubblico, mancata emissione di documento fiscale per la vendita dei volumi, hanno verbalizzato gli zelanti e inflessibili tutori dell’ordine.

 Accade puntualmente, e qualche volta i vigili esagerano, come lo scorso Natale a Milano con una multa di 3 mila euro comminata a un disoccupato che vendeva oggettini a Linate

Va lasciata la libertà di sopravvivere con qualche attività. Si possono comprendere le necessità di ordinare il suolo pubblico, ma le norme debbono essere semplici e non diventare delle persecutorie proibizioni. Le piccole attività in proprio sono state in passato una difesa occupazionale, le grandi catene di distribuzione hanno spazzato via il piccolo commercio, e gli obblighi burocratici e fiscali spesso strozzano tutte le attività marginali.
03/09/2013 francesco zaffuto

Immagine – vavaluci  attaccati a una pala di ficodindia dal blog http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=18337

sabato 31 agosto 2013

DISOCCUPAZIONE DATI LUGLIO 2013

Il tasso di disoccupazione nel LUGLIO 2013  si attesta al 12,0%, invariato rispetto al mese precedente e in aumento di 1,3 punti percentuali nei dodici mesi.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 76 mila, diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente (-10 mila) ma aumenta dell'11,8% su base annua (+325 mila).
A luglio 2013 gli occupati sono 22 milioni 509 mila, sostanzialmente invariati rispetto al mese precedente e in diminuzione dell'1,9% su base annua (-433 mila).
Il tasso di occupazione, pari al 55,9%, rimane invariato in termini congiunturali e diminuisce di 1,0 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima.
Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 635 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione in questa fascia d'età. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l'incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 39,5%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,3 punti nel confronto tendenziale.
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente (-12 mila unità) ma aumenta dello 0,3% rispetto a dodici mesi prima (+36 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, invariato in termini congiunturali e in aumento di 0,2 punti su base annua.
SE fermarsi al 12% si può considerare un sintomo di ripresa ci possono volere  una decina di anni per uscire dagli aspetti più gravi della crisi.

Il 2012 fu considerato un  anno terribile e il TASSO DISOCCUPAZIONE nello stesso periodo era del 10,7%
Nel  Gennaio 2011 tasso di disoccupazione era dell’ 8,6%. 

venerdì 30 agosto 2013

I numeri della sofferenza occupazionale

Visti complessivamente sono numeri da capogiro
Dal primo trimestre 2013 sono 9 milioni e 117mila le persone nell'area della sofferenza e del disagio occupazionale, tra disoccupati, scoraggiati e cassa integrati, precari e part time involontari. Si arriva a questo dato sulla base di una rielaborazione fornita con  il rapporto dell'associazione Bruno Trentin-Isf-Ires della Cgil.
 Si rileva, inoltre,  che rispetto al primo trimestre 2012 «si è registrato un incremento complessivo del 10,1% (equivalente a +835.000 unità), mentre rispetto al primo trimestre 2007 l'aumento è del 60,9% (+3 milioni e 450mila persone)». In particolare l'area della sofferenza, quel segmento costituito da disoccupati, scoraggiati e cassa integrati, «si attesta a 5 milioni e 4mila persone mentre quella del disagio, ovvero precari e part time involontari, a 4 milioni e 113mila unità".
Sul Sito IRES
comunicato stampa
il documento di analisi
Ma andiamo a fare qualche possibile ragionamento sui dati. Il dato del primo trimestre 2007 è un dato precrisi economica. Se oggi abbiamo uno stato di sofferenza di 9 milioni e 117, e togliamo tutto l’incremento dal 2007 ad oggi di 3 milioni e 450 mila, possiamo dire che l’Italia partiva già con uno stato di sofferenza di 5miloni e 667. Possiamo dire che la situazione era già grave ai tempi dei seguenti governi. E possiamo dire che questi governi fecero ben poco per affrontare la questione di 5 milioni e 667 mila italiani in stato di sofferenza occupazionale.
XII Legislatura (15 aprile 1994 - 16 febbraio 1996)
elezioni politiche il 27 marzo 1994
XIII Legislatura (9 maggio 1996 - 9 marzo 2001)
elezioni politiche il 21 aprile 1996
XIV Legislatura (30 maggio 2001 - 27 aprile 2006) 
elezioni politiche il 13 maggio 2001
Governo Berlusconi III (dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006)
Governo Berlusconi II (dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005)
L’inizio della crisi economica parte pertanto con Governi che non hanno saputo affrontare uno stato occupazionale già grave. Quando arrivano le prime avvisaglie della crisi è in carica il governo Prodi.
XV Legislatura (28 aprile 2006 - 6 febbraio 2008) 
elezioni politiche 9 e 10 aprile 2006
Governo Prodi II (dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008)

L’Italia in quel momento è nel pieno di una crisi politica caratterizzata dalla ingovernabilità e la crisi economica finanziaria comincia ad affacciarsi in USA con i primi dati gravi  che preannunciavano una espansione anche sui mercati europei. La crisi politica viene superata con il 
Governo Berlusconi IV (dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011)
Il ragionamento che  guida questo governo in tutta una prima fase è negare la stessa crisi, o almeno non valutarla in tutta la sua gravità. Fino all’arrivo dell’operazione governo dei tecnici.
Governo Monti (dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013)
I provvedimenti sono tutti di natura finanziaria e in tema occupazionale non vengono presi provvedimenti, tranne quelli relativi alla Cassa integrazione in sostegno di coloro che avevano perso di recente il lavoro.
Il Governo Letta, in carica dal 28 aprile eredita i 9 milioni 117 mila  sofferenti, quello che sta facendo sta al giudizio della politica, ma quello che hanno fatto i governi precedenti è a giudizio della Storia, e si può dire che non hanno fatto.
Sarebbe d’aggiungere al giudizio della Storia un:  che cosa hanno fatto i sindacati?

immagine - bandiera italiana a mezz'asta

mercoledì 28 agosto 2013

La soluzione Letta per i precari della PA

Ecco una frase del Presidente Letta
«Si avvia un processo di parziale inserimento di precari  previa procedura altamente selettiva e cercheremo di far sì che nella fase di conversione e applicazione del decreto avvenga il censimento di tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione». 
Non è facile comprendere i provvedimenti presi dal Governo in tema di precari della pubblica amministrazione, sarà sicuramente necessario leggere il decreto; ma dalla frase citata pare evidente che il Governo non ha in mano neanche i dati di quanti sono i precari della Pubblica Amministrazione, occorre fare ancora un censimento.
 Nei fatti si sono succeduti governi che per circa 15 anni non hanno bandito un concorso, che hanno lasciato ingrossare le fila del precariato anche in settori dove si producevano servizi di continuità (ad esempio la Sanità). Non c’era nessuna necessità di fare assunzioni provvisorie quando si dovevano affrontare servizi essenziali e continuativi. I concorsi non sono stati banditi perché faceva comodo pagare meno i precari e perché faceva comodo decidere sulle assunzioni senza regole ben definite e concorsuali.
 Per anni abbiamo sentito parlare dei necessari concorsi, ne parlò tanto l’allora  ministro della funzione Brunetta e non si approdò a nulla. Oggi, bontà loro, con il governo delle larghe intese,  si riparla di concorsi e di sistemazione dei precari, ci si ricorda che esiste un articolo della Costituzione che prevede l’istituzione di concorsi per l’assunzione nella pubblica amministrazione, peccato che occorre mandare a casa una parte di precari; e si trova la soluzione finale con un colpo al cerchio e uno alla botte ed ecco:
 «parziale inserimento di precari» della pubblica amministrazione «previa procedura altamente selettiva». Lo dice il presidente del consiglio Enrico Letta in conferenza stampa. «Riteniamo- aggiunge- che la Costituzione vada applicata». 
 Cerca di spiegare meglio le intenzioni del Governo Gianpiero D'Alia. "Prevediamo procedure selettive tra coloro i quali hanno contratti a termine di almeno tre anni, saranno selezionati i migliori,"
 Provando a decifrare ci si aspetta un doppio canale: un concorso riservato per i precari più stagionati e la riapertura di nuovi concorsi per la marea di disoccupati.
 Questa soluzione del 50% e 50% non è nuova, è stata praticata nel precariato della scuola diverse volte; ma nel caso della scuola almeno il precariato è stato fino ad ora regolato con graduatorie di attesa per le supplenze ed incarichi annuali, graduatorie alle quali si accede sulla base del punteggio di laurea;  per tutto il resto del precariato della pubblica amministrazione, invece,  c’è stata una selva di decisioni locali e spesso clientelari.   
Ora il governo Letta cerca di mettere una toppa e con una solenne promessa
"Con questo provvedimento diciamo mai più contratti a termine che non siano eccezionali o temporali, l'uso al ricorso del precariato nella Pa è diventata una scorciatoia. Il contratto tipico prevalente nella Pa sarà quello a tempo indeterminato" 
 Ma visto la vita provvisoria e traballante del Governo, la promessa pare valere  per i futuri governi.
27/08/13 francesco zaffuto


Immagine – il simbolo dei saldi al 50%