mercoledì 23 ottobre 2013
in ogni caso è un morto per lavoro
Sul ragazzo ucciso a Kent si ridimensionano i motivi razziali
- ma in ogni caso è un morto per lavoro
http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/10/23/news/ucciso_nel_kent_un_lecchese_di_19_anni_voi_italiani_rubate_lavoro_a_noi_inglesi-69247278/
Massacrato di botte in un tranquillo angolo dell'Inghilterra in cui era andato per imparare la lingua e lavorare. Per fare la sua esperienza, come molti giovani in fuga dall'Italia
cercando lavoro più in là
QUESTAAAAAA LA CRONACA
http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2013/10/23/970271-morto-londra-ucciso-nibionno.shtml
Massacrato di botte fino
ad ammazzarlo. Solo perché italiano. Una storia di emigrazione e razzismo
sabato 19 ottobre 2013
fatti più in là
“Fatti più in là” pare essere la
regola generale di questo pianeta per tutte le cose spiacevoli e anche per gli
uomini che sono diventati essi stessi delle cose spiacevoli.
Non voglio l’inceneritore nel mia città, sia
fatto più in là. Non voglio che il mio corso d’acqua sia inquinato, sia fatto
più in là. Non voglio che con i tuoi stracci vieni a costruire un tuo campo
nomadi alla periferia del mio paese, sia fatto più in là. Sei uno oppositore al mio regime, ti
distruggo oppure fatti più in là.
Accanto a questa prassi generale che pare regolare il
mondo c’è ne sta un’altra da parecchio tempo: è quella del “vado più in là”.
Non riesco a vendere le merci che ho prodotto nel mio paese, per venderle “vado
più in là”. Mi costa tanto la manodopera
nel mio paese, per costruire i miei prodotti “vado più in là”. Non ho le
materie prime che mi servono per costruire milioni di telefonini cellulari, per
prenderle “vado più in là”. Non ho risorse energetiche sufficienti a mantenere
il mio standard produttivo, per prenderle “vado più in là”.
lunedì 14 ottobre 2013
Cercare lavoro
Come si fa a dimostrare
che il lavoro nobilita l'uomo se quest'ultimo può dimostrare che non trova un
lavoro?
E anche il povero piteco, non l'ho mai visto così sbattuto, poverino.
Niente, tutto va in malora in questo pianeta, ci sono ancora esseri viventi che vivono con un unico desiderio irreale. Ma sul giornale non c'è niente che parli di questi desideri.
E anche il povero piteco, non l'ho mai visto così sbattuto, poverino.
Niente, tutto va in malora in questo pianeta, ci sono ancora esseri viventi che vivono con un unico desiderio irreale. Ma sul giornale non c'è niente che parli di questi desideri.
Dal blog di Giorgio A. Iacono http://ideateatro.blogspot.it/2013/10/stavo-riflettendo-sulla-caducita-dei.html
domenica 13 ottobre 2013
occhio al razzismo
E’ tale il malessere che si vive nella nostra società al punto
che anche la ragione e il buon senso possono cadere nel sonno. Abbiamo gente
che muore in mare travolta e annegata, e
abbiamo anche gente che si suicida perché non trova lavoro. Può accadere
addirittura che il disperato che dovrebbe essere vicino all’altro disperato, per sua stessa condizione e natura, viva tale vicinanza
come soffocamento.
sabato 12 ottobre 2013
cronache dimenticate
Ponti, si uccide 52enne: aveva perso il lavoro
„
„
Le notizie che non arrivano più alle prime pagine dei grandi giornali, ora restano fatti di cronaca locale
qui dalla cronaca locale del 10 ottobre 2013
Non ha più retto alla vergogna, alla rabbia, alla depressione per aver perso il lavoro e non essere stato più in grado di ritrovarlo in 2 anni. A 52 anni ha pensato - guardandosi anche intorno - di non avere più futuro e di non essere più in grado di darlo agli altri. E così è sceso in giardino nel cuore della notte e si è impiccato. Un dramma che è avvenuto nella zona dei Ponti di Perugia alba dell'9 ottobre. La scoperta è stata fatta dalla sua famiglia che non ha potuto fare altro che chiamare il 118 ma non c'era più nulla da fare.
L'ex lavoratore poco più che cinquantenne ha lasciato una lettera sul tavolo della cucina per spiegare il suo
martedì 8 ottobre 2013
Da cassa integrati a disoccupati
Secondo
i dati pubblicati dall’INPS :
nel mese di settembre 2013 rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso. interventi ordinari,straordinari e in deroga sono state complessivamente 85,2
milioni, con una diminuzione
di -1,3% del dato
complessivo rispetto allo stesso mese del 2012, quando le ore autorizzate erano
state 86,4 milioni;
aumentano mobilità e
disoccupazione
tra disoccupazione e mobilità, ad
agosto 2013, sono state presentate 97.238 domande, il
10,53% in più rispetto
allo stesso mese dell’anno precedente (87.976 domande);
per quanto riguarda quindi i dati specifici, nel mese di agosto
2013 sono state presentate 70.797 domande di Aspi (Assicurazione
sociale per l’impiego), 18.647 domande di mini Aspi;
ad agosto 2013 sono state presentate 222 domande tra disoccupazione
ordinaria e speciale edile, 7.373 domande di mobilità e 199 di disoccupazione
ordinaria ai lavoratori sospesi;
nel periodo gennaio-agosto complessivamente sono state presentate 1.214.582
domande di
mobilità e disoccupazione, con un aumento del 22,3% rispetto alle 993.287 domande
presentate nel corrispondente periodo del 2012.
Altri
dettagli su … http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/07/inps-in-aumento-disoccupazione-e-mobilita-cala-cassa-integrazione/735460/
Immagine –
manifestazione per il lavoro
lunedì 7 ottobre 2013
Letta e il cuneo fiscale
Ecco la
promessa di Letta
"Bisogna che in
Italia il costo del lavoro scenda. E' insopportabile il costo attuale del
lavoro. La legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale.
Dobbiamo dare soldi in busta paga ai lavoratori e non solo alle imprese. Ne
discuteremo. Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga.
Ne discuteremo con le parti sociali, e ci saranno vantaggi anche per le
imprese".
Sul piano fiscale la riduzione delle imposte
per i redditi di lavoro è la strada maestra per incrementare i redditi di
lavoro e i consumi, e può avere un
riflesso positivo sull’occupazione. Ma
quando il Presidente del consiglio accenna al’entità degli interventi: circa
2,5 miliardi nel 2014, si può stimare un beneficio annuo d’imposta di circa 200
euro. Cifra che se divisa tra lavoratore ed impresa e spalmata su dodici mesi
si riduce a ben poco. Si cominciano a convocare riunioni tra governo e parti sociali (Sindacati e
Confindustria). Pare che inizia a
montare una grande attesa per un piccolo arrivo.
immagine – un piccolo cuneo geometrico
mercoledì 2 ottobre 2013
meno immatricolazioni auto e Fiat pensa al Suv
Le immatricolazioni auto nei primi nove mesi del 2013 le immatricolazioni sono diminuite
dell'8,34% rispetto allo stesso periodo del 2012. Lo comunica il ministero dei
Trasporti e Infrastrutture.
A settembre Fiat ha
immatricolato in Italia 29.227 nuove vetture, in flessione dell'11,71% rispetto
alle 33.104 di un anno fa.
C’era d’aspettarselo, tanti italiani
si tengono la macchina vecchia e quelli che non si possono
martedì 1 ottobre 2013
Giovani senza lavoro 40,1%
La disoccupazione ad agosto
sale al 12,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su luglio e di 1,5 punti su
base annua. Lo rileva l'Istat (dati provvisori), aggiungendo come sia stato
uguagliato il massimo già raggiunto a maggio, il livello più alto dall'inizio
sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre
1977.
Il numero di disoccupati ad agosto torna a crescere, dopo due mesi di stop, raggiungendo quota 3 milioni 127 mila, in aumento dell'1,4% rispetto al mese precedente (+42 mila) e del 14,5% su base annua (+395 mila).
Il numero di disoccupati ad agosto torna a crescere, dopo due mesi di stop, raggiungendo quota 3 milioni 127 mila, in aumento dell'1,4% rispetto al mese precedente (+42 mila) e del 14,5% su base annua (+395 mila).
Il tasso di disoccupazione
giovanile (15-24anni) ad agosto balza al 40,1%, in rialzo di 0,4 punti
percentuali su luglio e di 5,5 punti su base annua. Lo rileva l'Istat (dati
provvisori).Viene così superata per la prima volta la soglia del 40% e
raggiunto il livello più alto dall'inizio sia delle serie mensili (2004) sia
trimestrali(1977). Ansa
del 1 ottobre 2013
Ironia della sorte a questi
dati ISTAT si affianca la protesta degli stessi lavoratori dell’ISTAT che
protestano conto il loro stato di precarietà. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2013/09/30/video-ironia-precari-Istat_9385431.html
Immagine – manifestazione giovani
con striscione che porta la scritta “giovani specializzati per essere
disoccupati” da http://www.radiondadurto.org/2013/07/31/economia-aumenta-ancora-il-tasso-di-disoccupazione-giovanile/
sabato 28 settembre 2013
Otto mesi 2013, chiuse 50 mila imprese
Allarme
lanciato dalla Confesercenti:
nei primi otto mesi del 2013 hanno chiuso i battenti 50mila imprese, con un saldo negativo di 20mila esercizi, al netto delle nuove attivita' avviate. A fine anno Confesercenti teme di perdere oltre 90mila posti di lavoro.
nei primi otto mesi del 2013 hanno chiuso i battenti 50mila imprese, con un saldo negativo di 20mila esercizi, al netto delle nuove attivita' avviate. A fine anno Confesercenti teme di perdere oltre 90mila posti di lavoro.
Crescono sempre i negozi online. Le imprese di
commercio al dettaglio che vendono attraverso internet sono aumentate, negli
ultimi 20 mesi, del 24,5%. In particolare, da gennaio 2012 ad agosto 2013, le
attività di commercio web sono passate da 9.180 a 11.430: un saldo positivo di
2.250 unità.
venerdì 27 settembre 2013
Mondiali e morti bianche nel Qatar
L'International Trade
Union Congress, organizzazione sindacale transnazionale, denuncia l’inumano
sfruttamento schiavistico dei lavoratori nel Qatar. Senza diritti, senza
dignità e con un elevatissimo numero di morti bianche stanno costruendo gli
stadi per i mondiali del 2022.
1.200 morti sul lavoro
negli ultimi due anni e secondo le previsioni dell’organizzazione sindacale si
aggiungeranno altri 4.000 morti entro il 2022.
Milleduecento
morti bianche fin qui, spesso attribuite a infarti o a decessi accidentali
perché le autopsie non vengono condotte dalle autorità qatariote.
(dal Corriere della sera – alcuni stralci
dell’articolohttp://www.corriere.it/esteri/13_settembre_26/qatar-mondiali-morti-bianche-inchiesta-guardian-cruccu_6a28235e-26ae-11e3-a1ee-487182bf93b6.shtml )
L'inchiesta
dell'Ituc rivela tutt'altra verità: muratori sulle gru a 50 gradi, orari senza
fine, mentre le case dove vengono alloggiati sono fatiscenti e sovrappopolate,
con condizioni igieniche terribili. I datori di lavoro sanno che a queste
condizioni non si può resistere a lungo e quindi sequestrano i passaporti ai
dipendenti e sospendono le paghe per mesi: il caso è esploso con violenza
quando trenta edili nepalesi si sono rifugiati nell'ambasciata del loro paese,
lamentando di non venire retribuiti e chiedendo di essere rimpatriati. Altri 44
di loro erano morti durante l'estate, sempre per incidenti sul lavoro o per
"infarto", mentre fonti indiane dicono che sono 82 i decessi di
lavoratori del subcontinente dall'inizio dell'anno e altri 700 erano morti per
le medesime ragioni nel biennio precedente.
L’Ituc ha fatto appello alla FIFA per un suo
intervento verso il governo Qatar per il rispetto dei diritti dei lavoratori, ma
la FIFA pare che conosca solo il linguaggio del pallone http://www.ituc-csi.org/fifa-to-discuss-moving-qatar-2022
lunedì 23 settembre 2013
168 milioni di minori al lavoro
in un mondo dove abbonda
la disoccupazione, 168 milioni di bambini sono sfruttati per il lavoro
Il
rapporto dell'Ilo - Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) rivela che
nel 2012 ci sono stati 168 milioni di minori al lavoro:
oltre
70 milioni di ragazzini che lavorano hanno meno di 11 anni.
Rispetto ai 246 milioni di minori
in fabbrica e nei campi segnato nel 2000 il miglioramento è notevole, ma l’obbiettivo
di eliminare il lavoro minorile è ancora lontano.
Da http://www.repubblica.it/economia/2013/09/23/news/lavoro_minorile_in_calo_del_32_dal_2000_ma_riguarda_ancora_168_mln_di_bambini-67085445/
Immagine – minori tessitori di
tappeti da http://www.unicef.it/doc/364/lavoro-minorile.htm
domenica 22 settembre 2013
le parole del Papa a Cagliari
Alcune frasi pronunciate
da Papa Francesco a Cagliari
… anche qui trovo
sofferenza, per la mancanza di lavoro che porta a sentirsi senza dignità. Dove
non c'è lavoro manca la dignità».
«È la conseguenza di una
scelta mondiale, di un sistema economico che porta a questa tragedia, un
sistema economico che ha al centro un idolo che si chiama denaro. Dio ha voluto
che al centro del mondo non ci fosse un idolo ma l'uomo,l' uomo e la donna. Ma
in questo sistema senza etica al centro c'è un idolo e il mondo è diventato
idolatra del dio denaro, comandano i soldi, comanda il denaro»
«Lavoro,
lavoro, lavoro. È una preghiera, la vostra: lavoro vuol dire dignità, portare
il pane a casa. E noi dobbiamo dire no a questa cultura dello scarto. Dobbiamo
dire: vogliamo un sistema giusto. Non vogliamo questo sistema economico»
Da
martedì 17 settembre 2013
Parlamento e operai degli spettacoli Live
relativamente a quanto
riportato sul post
si dà notizia di questo atto
parlamentare
ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00098
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 77 del 13/09/2013
Seduta di annuncio: 77 del 13/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/09/2013
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/09/2013
Elenco dei
co-firmatari dell'atto
|
||
Nominativo
co-firmatario
|
Gruppo
|
Data
firma
|
ROSTELLATO GESSICA
|
MOVIMENTO 5 STELLE
|
13/09/2013
|
RIZZETTO WALTER
|
MOVIMENTO 5 STELLE
|
13/09/2013
|
COMINARDI CLAUDIO
|
MOVIMENTO 5 STELLE
|
13/09/2013
|
BECHIS ELEONORA
|
MOVIMENTO 5 STELLE
|
13/09/2013
|
CIPRINI TIZIANA
|
MOVIMENTO 5 STELLE
|
13/09/2013
|
TRIPIEDI DAVIDE
|
MOVIMENTO 5 STELLE
|
13/09/2013
|
Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Risoluzione in commissione 7-00098
Risoluzione in commissione 7-00098
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo di
Venerdì 13 settembre
2013, seduta n. 77
La XI Commissione,
premesso che:
il 12 dicembre 2011 a Trieste perdeva la vita il 20enne Francesco Pinna, studente impegnato nell'allestimento del palcoscenico per lo show dell'artista Jovanotti;
il 5 marzo 2012 Matteo Armellini, perdeva la vita a Reggio Calabria durante l'allestimento del palcoscenico per il concerto dell'artista Laura Pausini a seguito di un cedimento strutturale della struttura reticolare;
a un anno e mezzo dalla morte di Matteo Armellini si consumava l'ennesima tragedia durante lo smontaggio della struttura di palco allestita per il concerto dei «Kiss», vittima un altro lavoratore: Khaled Farouk Abdel Hamid;
tali tragici eventi, semmai ce ne fosse bisogno, confermano come i lavoratori del settore operino in condizioni di elevato rischio, amplificato, sovente, dalla mancanza di revisione dei materiali assemblati e da un'organizzazione dei cantieri basata più sulla consuetudine che sulle regole e il rispetto delle leggi;
gli innumerevoli incidenti avvenuti nel settore degli spettacoli live pongono inderogabilmente l'esigenza di addivenire ad una celere quanto puntuale analisi del problema della sicurezza sul lavoro con specifico riferimento ai lavoratori occupati per l'allestimento di grosse strutture per gli spettacoli dal vivo;
quello dei concerti è un business milionario. Il mercato della musica impone ritmi frenetici e palchi sempre più grandi e tecnologici. Oltre al guadagno, questo gigantismo porta al risparmio sulla sicurezza dei lavoratori;
occorre pertanto integrare le norme sulla sicurezza del lavoro e le norme sulle costruzioni attualmente in vigore (decreto legislativo n. 81 del 2008 e decreto ministeriale Infrastrutture 14 gennaio 2008) prevedendo specifiche misure che contribuiscano a porre fine all'avverarsi di tali tragedie,
premesso che:
il 12 dicembre 2011 a Trieste perdeva la vita il 20enne Francesco Pinna, studente impegnato nell'allestimento del palcoscenico per lo show dell'artista Jovanotti;
il 5 marzo 2012 Matteo Armellini, perdeva la vita a Reggio Calabria durante l'allestimento del palcoscenico per il concerto dell'artista Laura Pausini a seguito di un cedimento strutturale della struttura reticolare;
a un anno e mezzo dalla morte di Matteo Armellini si consumava l'ennesima tragedia durante lo smontaggio della struttura di palco allestita per il concerto dei «Kiss», vittima un altro lavoratore: Khaled Farouk Abdel Hamid;
tali tragici eventi, semmai ce ne fosse bisogno, confermano come i lavoratori del settore operino in condizioni di elevato rischio, amplificato, sovente, dalla mancanza di revisione dei materiali assemblati e da un'organizzazione dei cantieri basata più sulla consuetudine che sulle regole e il rispetto delle leggi;
gli innumerevoli incidenti avvenuti nel settore degli spettacoli live pongono inderogabilmente l'esigenza di addivenire ad una celere quanto puntuale analisi del problema della sicurezza sul lavoro con specifico riferimento ai lavoratori occupati per l'allestimento di grosse strutture per gli spettacoli dal vivo;
quello dei concerti è un business milionario. Il mercato della musica impone ritmi frenetici e palchi sempre più grandi e tecnologici. Oltre al guadagno, questo gigantismo porta al risparmio sulla sicurezza dei lavoratori;
occorre pertanto integrare le norme sulla sicurezza del lavoro e le norme sulle costruzioni attualmente in vigore (decreto legislativo n. 81 del 2008 e decreto ministeriale Infrastrutture 14 gennaio 2008) prevedendo specifiche misure che contribuiscano a porre fine all'avverarsi di tali tragedie,
impegna il Governo:
ad assumere ogni iniziativa di competenza affinché si
pervenga a una normativa specifica per i lavoratori dello spettacolo Live,
che tenga conto delle diverse mansioni e riconosca il lavoro ad alto rischio;
a prevedere l'istituzione di un ufficio tecnico nazionale che esamini preventivamente i progetti strutturali e i progetti della sicurezza dei cantieri per gli spettacoli live;
ad assumere iniziative normative per prevedere la sospensione immediata e il sequestro delle attrezzature per gli spettacoli organizzati in mancanza dell'autorizzazione dell'ufficio tecnico di cui al punto precedente;
ad assumere iniziative normative per prevedere la copertura assicurativa obbligatoria a carico del committente o datore di lavoro;
ad assumere iniziative per prevedere la programmazione degli eventi stabilita in base a turni e giornata lavorativa adeguati;
ad assumere iniziative per prevedere l'obbligo di registrazione dei nominativi dei lavoratori presenti.
(7-00098) «Baldassarre, Rostellato, Rizzetto, Cominardi, Bechis, Ciprini, Tripiedi».
a prevedere l'istituzione di un ufficio tecnico nazionale che esamini preventivamente i progetti strutturali e i progetti della sicurezza dei cantieri per gli spettacoli live;
ad assumere iniziative normative per prevedere la sospensione immediata e il sequestro delle attrezzature per gli spettacoli organizzati in mancanza dell'autorizzazione dell'ufficio tecnico di cui al punto precedente;
ad assumere iniziative normative per prevedere la copertura assicurativa obbligatoria a carico del committente o datore di lavoro;
ad assumere iniziative per prevedere la programmazione degli eventi stabilita in base a turni e giornata lavorativa adeguati;
ad assumere iniziative per prevedere l'obbligo di registrazione dei nominativi dei lavoratori presenti.
(7-00098) «Baldassarre, Rostellato, Rizzetto, Cominardi, Bechis, Ciprini, Tripiedi».
Immagine – la struttura caduta del palco del concerto della Pausini dahttp://notizie.guidone.it/2012/03/05/crolla-il-palco-del-concerto-della-pausini-muore-un-operaio/?refresh_ce
martedì 3 settembre 2013
Quannu la furtuna nun ti dici jettati 'nterra e cugli vavaluci
La
fortuna non sempre aiuta chi ha meriti, serietà e talento, può succedere che
nonostante tutti gli sforzi non si possa arrivare a un risultato.
Un
vecchio detto siciliano ci aiuta a comprendere
Quannu la furtuna nun ti dici
jettati 'nterra e cugli vavaluci
Quanto
la fortuna non ti aiuta buttati a terra e raccogli lumache
Un
po’ come dire, cerca di fare quello che
puoi, anche il lavoro più umile, ma
resisti e non ti arrendere.
Raccogliere,
lumache, funghi, erbe amare, tarassaco, cicoria, rughetta, finocchietto, asparagi, capperi, era
l’attività che facevano nel mondo contadino i disperati, e poi si recavano al
mercato con un cesto della loro raccolta. Nella zona di Caltanissetta (in
Sicilia) quei disperati venivano chiamati “fogliamari”, raccoglitori di foglie
amare, qualcuno li definiva anche figli dell’amaro; erano degni di grande
rispetto e solo a loro il Venerdì Santo veniva riservata la facoltà di portare
sulle spalle in processione la statua sacra del Cristo Nero in Croce.
Nella Bibbia spesso troviamo passi dove si
raccomanda ai proprietari dei fondi di non raccogliere tutte le mandorle e le
olive, di lasciarne un poco sugli alberi;
ed anche di lasciare spighe non raccolte tra i campi.
Era il più antico modo di lasciare una silenziosa carità, che non
sapesse di carità ma di attività possibile e libera.
Nel
metropolitano mondo di oggi spesso le proibizioni impediscono qualsiasi forma
di lavoro per arrangiarsi, in Italia siamo con le nostre norme degli specialisti
delle proibizioni. Un piccolo commercio ambulante necessita di autorizzazioni, concessione di suolo
pubblico, partita IVA, iscrizione alla Camera di commercio. Si corre il rischio
di vedersi sequestrate le cose che stai vendendo ed essere colpito da una mega
multa. Se hai raccolto della erba amara e la vuoi vendere pretendono che paghi
per tutte le pratiche un commercialista.
Ad
esempio ecco una notizia recente
"E' successo a Brescia. Giudicate voi - Sono
arrivati addirittura in nove, neanche fosse una retata in grande stile, o
l’arresto di un pericoloso latitante, una task force per allontanare dal suo
angolino un mite pensionato, Gianfranco, che senza disturbare nessuno stava
seduto accanto ad una pila di libri usati per cercare di venderli a libera
offerta. In nove gli agenti della polizia locale di Brescia che hanno anche
multato Gianfranco di 160 euro. Accuse certamente incontestabili: occupazione
abusiva di suolo pubblico, mancata emissione di documento fiscale per la
vendita dei volumi, hanno verbalizzato gli zelanti e inflessibili tutori
dell’ordine.
Accade puntualmente, e qualche volta i vigili
esagerano, come lo scorso Natale a Milano con una multa di 3 mila euro
comminata a un disoccupato che vendeva oggettini a Linate
Va
lasciata la libertà di sopravvivere con qualche attività. Si possono
comprendere le necessità di ordinare il suolo pubblico, ma le norme debbono
essere semplici e non diventare delle persecutorie proibizioni. Le piccole
attività in proprio sono state in passato una difesa occupazionale, le grandi
catene di distribuzione hanno spazzato via il piccolo commercio, e gli obblighi
burocratici e fiscali spesso strozzano tutte le attività marginali.
03/09/2013 francesco zaffuto
Immagine – vavaluci attaccati
a una pala di ficodindia dal blog http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=18337
sabato 31 agosto 2013
DISOCCUPAZIONE DATI LUGLIO 2013
Il tasso di disoccupazione nel LUGLIO
2013 si attesta al 12,0%, invariato
rispetto al mese precedente e in aumento di 1,3 punti percentuali nei dodici
mesi.
Il numero di disoccupati, pari a 3
milioni 76 mila, diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente (-10 mila)
ma aumenta dell'11,8% su base annua (+325 mila).
A
luglio 2013 gli occupati sono 22 milioni 509 mila, sostanzialmente invariati
rispetto al mese precedente e in diminuzione dell'1,9% su base annua (-433
mila).
Il tasso di
occupazione, pari al 55,9%, rimane invariato in termini congiunturali e
diminuisce di 1,0 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima.
Tra i
15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 635 mila e rappresentano il 10,6%
della popolazione in questa fascia d'età. Il tasso di disoccupazione dei
15-24enni, ovvero l'incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o
in cerca, è pari al 39,5%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese
precedente e di 4,3 punti nel confronto tendenziale.
Il numero di
individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,1% rispetto al mese
precedente (-12 mila unità) ma aumenta dello 0,3% rispetto a dodici mesi prima
(+36 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, invariato in termini
congiunturali e in aumento di 0,2 punti su base annua.
Quanto
sopra tratto da http://www.istat.it/it/archivio/98017
SE fermarsi al 12% si può
considerare un sintomo di ripresa ci possono volere una decina di anni per uscire dagli aspetti
più gravi della crisi.
Il 2012 fu considerato un
anno terribile e il TASSO DISOCCUPAZIONE nello stesso
periodo era del 10,7%
Nel Gennaio 2011 tasso di disoccupazione era dell’ 8,6%.
Nel Gennaio 2011 tasso di disoccupazione era dell’ 8,6%.
venerdì 30 agosto 2013
I numeri della sofferenza occupazionale
Visti
complessivamente sono numeri da capogiro
Dal primo trimestre 2013 sono
9 milioni e 117mila le persone nell'area della sofferenza e del disagio
occupazionale, tra disoccupati, scoraggiati e cassa integrati, precari e part
time involontari. Si arriva a questo dato sulla base di una
rielaborazione fornita con il rapporto
dell'associazione Bruno Trentin-Isf-Ires della Cgil.
Si rileva, inoltre, che rispetto al primo trimestre 2012 «si è registrato un incremento complessivo del 10,1% (equivalente a +835.000 unità), mentre rispetto al primo trimestre 2007 l'aumento è del 60,9% (+3 milioni e 450mila persone)». In particolare l'area della sofferenza, quel segmento costituito da disoccupati, scoraggiati e cassa integrati, «si attesta a 5 milioni e 4mila persone mentre quella del disagio, ovvero precari e part time involontari, a 4 milioni e 113mila unità".
Si rileva, inoltre, che rispetto al primo trimestre 2012 «si è registrato un incremento complessivo del 10,1% (equivalente a +835.000 unità), mentre rispetto al primo trimestre 2007 l'aumento è del 60,9% (+3 milioni e 450mila persone)». In particolare l'area della sofferenza, quel segmento costituito da disoccupati, scoraggiati e cassa integrati, «si attesta a 5 milioni e 4mila persone mentre quella del disagio, ovvero precari e part time involontari, a 4 milioni e 113mila unità".
Sul Sito IRES
comunicato stampa
il documento di analisi
Ma
andiamo a fare qualche possibile ragionamento sui dati. Il dato del primo
trimestre 2007 è un dato precrisi economica. Se oggi abbiamo uno stato di
sofferenza di 9 milioni e 117, e togliamo tutto l’incremento dal 2007 ad oggi
di 3 milioni e 450 mila, possiamo dire che l’Italia partiva già con uno stato
di sofferenza di 5miloni e 667. Possiamo dire che la situazione era già grave
ai tempi dei seguenti governi. E possiamo dire che questi governi fecero ben
poco per affrontare la questione di 5 milioni e 667 mila italiani in stato di
sofferenza occupazionale.
XII
Legislatura (15 aprile 1994 - 16 febbraio 1996)
elezioni politiche il 27 marzo 1994
elezioni politiche il 27 marzo 1994
XIII
Legislatura (9 maggio 1996 - 9 marzo 2001)
elezioni politiche il 21 aprile 1996
elezioni politiche il 21 aprile 1996
XIV
Legislatura (30 maggio 2001 - 27 aprile 2006)
elezioni politiche il 13 maggio 2001
elezioni politiche il 13 maggio 2001
Governo Berlusconi III (dal 23 aprile 2005 al 17 maggio
2006)
Governo Berlusconi II (dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005)
Governo Berlusconi II (dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005)
L’inizio della crisi economica parte pertanto con Governi che non
hanno saputo affrontare uno stato occupazionale già grave. Quando arrivano le
prime avvisaglie della crisi è in carica il governo Prodi.
XV
Legislatura (28 aprile 2006 - 6 febbraio 2008)
elezioni politiche 9 e 10 aprile 2006
elezioni politiche 9 e 10 aprile 2006
Governo Prodi II (dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008)
L’Italia in quel momento è nel pieno di una crisi politica
caratterizzata dalla ingovernabilità e la crisi economica finanziaria comincia
ad affacciarsi in USA con i primi dati gravi
che preannunciavano una espansione anche sui mercati europei. La crisi politica viene superata con il
Governo Berlusconi IV (dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011)
Il ragionamento che guida
questo governo in tutta una prima fase è negare la stessa crisi, o almeno non
valutarla in tutta la sua gravità. Fino all’arrivo dell’operazione governo dei
tecnici.
Governo Monti (dal 16 novembre 2011 al 27
aprile 2013)
I provvedimenti sono tutti di natura finanziaria e in tema
occupazionale non vengono presi provvedimenti, tranne quelli relativi alla
Cassa integrazione in sostegno di coloro che avevano perso di recente il
lavoro.
Il Governo Letta, in carica dal 28 aprile eredita i 9 milioni 117
mila sofferenti, quello che sta facendo
sta al giudizio della politica, ma quello che hanno fatto i governi precedenti
è a giudizio della Storia, e si può dire che non hanno fatto.
Sarebbe d’aggiungere al giudizio della Storia un: che cosa hanno fatto i sindacati?
immagine - bandiera italiana a mezz'asta
mercoledì 28 agosto 2013
La soluzione Letta per i precari della PA
Ecco una frase del Presidente Letta
«Si avvia un processo di parziale inserimento di
precari previa procedura altamente
selettiva e cercheremo di far sì che
nella fase di conversione e applicazione del decreto avvenga il censimento di
tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione».
Non è facile comprendere i provvedimenti presi dal Governo in tema di
precari della pubblica amministrazione, sarà sicuramente necessario leggere il
decreto; ma dalla frase citata pare evidente che il Governo non ha in mano
neanche i dati di quanti sono i precari della Pubblica Amministrazione, occorre
fare ancora un censimento.
Nei fatti si sono succeduti
governi che per circa 15 anni non hanno bandito un concorso, che hanno lasciato
ingrossare le fila del precariato anche in settori dove si producevano servizi
di continuità (ad esempio la Sanità). Non c’era nessuna necessità di fare
assunzioni provvisorie quando si dovevano affrontare servizi essenziali e
continuativi. I concorsi non sono stati banditi perché faceva comodo pagare
meno i precari e perché faceva comodo decidere sulle assunzioni senza regole
ben definite e concorsuali.
Per anni abbiamo sentito parlare
dei necessari concorsi, ne parlò tanto l’allora
ministro della funzione Brunetta e non si approdò a nulla. Oggi, bontà
loro, con il governo delle larghe intese,
si riparla di concorsi e di sistemazione dei precari, ci si ricorda che
esiste un articolo della Costituzione che prevede l’istituzione di concorsi per
l’assunzione nella pubblica amministrazione, peccato che occorre mandare a casa
una parte di precari; e si trova la soluzione finale con un colpo al cerchio e
uno alla botte ed ecco:
«parziale inserimento di precari» della pubblica
amministrazione «previa procedura altamente selettiva». Lo dice il presidente
del consiglio Enrico Letta in conferenza stampa. «Riteniamo- aggiunge- che la
Costituzione vada applicata».
Cerca di
spiegare meglio le intenzioni del Governo Gianpiero D'Alia. "Prevediamo
procedure selettive tra coloro i quali hanno contratti a termine di almeno tre anni,
saranno selezionati i migliori,"
Provando a decifrare ci si
aspetta un doppio canale: un concorso riservato per i precari più stagionati e
la riapertura di nuovi concorsi per la marea di disoccupati.
Questa soluzione del 50% e 50%
non è nuova, è stata praticata nel precariato della scuola diverse volte; ma
nel caso della scuola almeno il precariato è stato fino ad ora regolato con graduatorie
di attesa per le supplenze ed incarichi annuali, graduatorie alle quali si
accede sulla base del punteggio di laurea; per tutto il resto del precariato della
pubblica amministrazione, invece, c’è
stata una selva di decisioni locali e spesso clientelari.
Ora il governo Letta cerca di mettere una toppa e con una solenne
promessa
"Con questo provvedimento diciamo mai più
contratti a termine che non siano eccezionali o temporali, l'uso al ricorso del
precariato nella Pa è diventata una scorciatoia. Il contratto tipico prevalente
nella Pa sarà quello a tempo indeterminato"
Ma visto la vita provvisoria e
traballante del Governo, la promessa pare valere per i futuri governi.
27/08/13 francesco zaffuto
Immagine – il simbolo
dei saldi al 50%
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