mercoledì 13 agosto 2014

motivi della mancata ripresa


Lo sgomento dei primi giorni di agosto è stato per il dato Istat del – 0,2% per la nostra economia. Si aggiunge che i consumi non riprendono e che  i prezzi di vari generi tendono a diminuire per la diminuzione della domanda. Questo il sintetico quadro della mancata ripresa. L’effetto positivo per gli 80 euro di Renzi tarda ad arrivare. Si dice che è “troppo presto” per la misurazione degli effetti. Magari qualche effetto arriverà dopo, ma la misura degli 80 euro non può avere effetti miracolistici
Uno dei motivi chiave che frena i consumi e la ripresa dell’economia è l’aver distrutto in Italia la capacità rigeneratrice delle nuove generazioni. Sono state bruciate almeno due generazioni, abbiamo disoccupati oltre i trenta anni, abbiamo giovani che hanno lasciato il paese, abbiamo giovani che stanno in una costante condizione di precariato.  Una grande leva per la domanda di beni è stata in passato quella che veniva dalle coppie di giovani che mettevano su famiglia; negli anni prima della crisi sono stati sempre le giovani famiglie a tenere alta la domanda di elettrodomestici, case, arredi, mezzi di trasporto .. ecc …
 Le famiglie di anziani hanno comprato in passato ciò che gli necessitava,e nel comportamento futuro tendono al risparmio per paura di malesseri fisici o per potere aiutare i figli in difficoltà. Le stesse difficoltà dei giovani sono una ulteriore spinta al risparmio delle famiglie di anziani con giovani a carico.
 Era evidente che bisognava subito partire dai giovani: intanto un immediato aiuto alle condizioni di disoccupazione avrebbe diminuito l’impatto negativo sulle famigli e avrebbe prodotto sulla domanda effetti più immediati degli 80 euro distribuiti indistintamente, perché sarebbe arrivato denaro a chi aveva la necessità immediata di consumarlo.
 In un intervento sul blog “crisi dopo la crisi” di aprile 2014, criticavo la misura degli 80 euro proprio su questo aspetto e l’ho considerata soprattutto elettoralistica, http://crisidopolacrisi.blogspot.it/2014/04/80-euro-e-altro.html , ora aggiungerei, visto che le risorse sono sempre poche, che è stata un’occasione mancata. Si potevano spendere meglio.
 Il governo ha scelto per il lavoro tempi lunghi:  parla di legge delega, parla di rivedere lo statuto dei diritti, ma la scelta dei tempi lunghi su un argomento urgente non è certo un buon segno. Parlare di riforma dei diritti e di tutto l’impianto del lavoro senza avere un’idea su come affrontare il nodo disoccupazione ha una grande perversità di fondo.

13/08/14 francesco zaffuto