Renzi
difende a spada tratta il lavoro fatto con il Jobs Act, come "tutti i tre
anni di grandi passi avanti", ma è un tassello al quale ne vanno aggiunti
altri per rispondere alla questione di fondo: come sostenere un sistema di
protezione a chi resta fuori dal processo di innovazione.
"Fermare
il progresso e la tecnologia o pensare di rallentare è assurdo", sostiene
l'ex premier: "Le invenzioni, dalla stampa all'automobile, hanno avuto
sempre ricadute sociali. Compito della politica è ora affrontare i problemi che
derivano dalla rivoluzione digitale e i costi in termini di perdita di posti di
lavoro". Ma, aggiunge, "contesto la risposta grillina al problema.