Le
manifestazioni del 9 dicembre, che forse continueranno nei giorni successivi,
hanno visto scendere in lotta una composizione sociale complessa e tutta
compromessa dal perdurare della crisi: piccoli imprenditori in difficoltà sull’orlo
della chiusura della propria attività e disoccupati.
I lavoratori in proprio (che spesso sono
classificati come piccoli imprenditori, piccoli commercianti, autotrasportatori)
vedono che con la possibile chiusura della propria attività non si apre nessuna
possibilità lavoro dipendente e si presenta lo spettro di una disoccupazione di
lungo periodo.
La
storia non lascia mai spazi vuoti. Se il
sindacato è stato assente, non ha voluto
organizzare i disoccupati, non ha dato risposte in termini proposte per
risolvere i problemi occupazionali e di welfare, non ci si può meravigliare che
lo spazio venga riempito da altri soggetti.
La
manifestazioni in corso non hanno più la caratteristica di una richiesta alle
Istituzioni ma di messa in stato di
accusa di tutta rappresentanza politica nelle istituzioni. Una mancanza di risposta della politica e un
suo chiudersi in difesa può creare uno stato di sbandamento nel paese di cui
non è facile prevedere le conseguenze. (f.z.)
Per le
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immagine
di un forcone – da internet