Ecco una frase del Presidente Letta
«Si avvia un processo di parziale inserimento di
precari previa procedura altamente
selettiva e cercheremo di far sì che
nella fase di conversione e applicazione del decreto avvenga il censimento di
tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione».
Non è facile comprendere i provvedimenti presi dal Governo in tema di
precari della pubblica amministrazione, sarà sicuramente necessario leggere il
decreto; ma dalla frase citata pare evidente che il Governo non ha in mano
neanche i dati di quanti sono i precari della Pubblica Amministrazione, occorre
fare ancora un censimento.
Nei fatti si sono succeduti
governi che per circa 15 anni non hanno bandito un concorso, che hanno lasciato
ingrossare le fila del precariato anche in settori dove si producevano servizi
di continuità (ad esempio la Sanità). Non c’era nessuna necessità di fare
assunzioni provvisorie quando si dovevano affrontare servizi essenziali e
continuativi. I concorsi non sono stati banditi perché faceva comodo pagare
meno i precari e perché faceva comodo decidere sulle assunzioni senza regole
ben definite e concorsuali.
Per anni abbiamo sentito parlare
dei necessari concorsi, ne parlò tanto l’allora
ministro della funzione Brunetta e non si approdò a nulla. Oggi, bontà
loro, con il governo delle larghe intese,
si riparla di concorsi e di sistemazione dei precari, ci si ricorda che
esiste un articolo della Costituzione che prevede l’istituzione di concorsi per
l’assunzione nella pubblica amministrazione, peccato che occorre mandare a casa
una parte di precari; e si trova la soluzione finale con un colpo al cerchio e
uno alla botte ed ecco:
«parziale inserimento di precari» della pubblica
amministrazione «previa procedura altamente selettiva». Lo dice il presidente
del consiglio Enrico Letta in conferenza stampa. «Riteniamo- aggiunge- che la
Costituzione vada applicata».
Cerca di
spiegare meglio le intenzioni del Governo Gianpiero D'Alia. "Prevediamo
procedure selettive tra coloro i quali hanno contratti a termine di almeno tre anni,
saranno selezionati i migliori,"
Provando a decifrare ci si
aspetta un doppio canale: un concorso riservato per i precari più stagionati e
la riapertura di nuovi concorsi per la marea di disoccupati.
Questa soluzione del 50% e 50%
non è nuova, è stata praticata nel precariato della scuola diverse volte; ma
nel caso della scuola almeno il precariato è stato fino ad ora regolato con graduatorie
di attesa per le supplenze ed incarichi annuali, graduatorie alle quali si
accede sulla base del punteggio di laurea; per tutto il resto del precariato della
pubblica amministrazione, invece, c’è
stata una selva di decisioni locali e spesso clientelari.
Ora il governo Letta cerca di mettere una toppa e con una solenne
promessa
"Con questo provvedimento diciamo mai più
contratti a termine che non siano eccezionali o temporali, l'uso al ricorso del
precariato nella Pa è diventata una scorciatoia. Il contratto tipico prevalente
nella Pa sarà quello a tempo indeterminato"
Ma visto la vita provvisoria e
traballante del Governo, la promessa pare valere per i futuri governi.
27/08/13 francesco zaffuto
Immagine – il simbolo
dei saldi al 50%
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