sabato 28 settembre 2013

Otto mesi 2013, chiuse 50 mila imprese


Allarme lanciato dalla Confesercenti:
nei primi otto mesi del 2013 hanno chiuso i battenti 50mila imprese, con un saldo negativo di 20mila esercizi, al netto delle nuove attivita' avviate. A fine anno Confesercenti teme di perdere oltre 90mila posti di lavoro.
 Crescono sempre i negozi online. Le imprese di commercio al dettaglio che vendono attraverso internet sono aumentate, negli ultimi 20 mesi, del 24,5%. In particolare, da gennaio 2012 ad agosto 2013, le attività di commercio web sono passate da 9.180 a 11.430: un saldo positivo di 2.250 unità.

venerdì 27 settembre 2013

Mondiali e morti bianche nel Qatar

L'International Trade Union Congress, organizzazione sindacale transnazionale, denuncia l’inumano sfruttamento schiavistico dei lavoratori nel Qatar. Senza diritti, senza dignità e con un elevatissimo numero di morti bianche stanno costruendo gli stadi per i mondiali del 2022.
1.200 morti sul lavoro negli ultimi due anni e secondo le previsioni dell’organizzazione sindacale si aggiungeranno altri 4.000 morti entro il 2022.
 Milleduecento morti bianche fin qui, spesso attribuite a infarti o a decessi accidentali perché le autopsie non vengono condotte dalle autorità qatariote.
 L'inchiesta dell'Ituc rivela tutt'altra verità: muratori sulle gru a 50 gradi, orari senza fine, mentre le case dove vengono alloggiati sono fatiscenti e sovrappopolate, con condizioni igieniche terribili. I datori di lavoro sanno che a queste condizioni non si può resistere a lungo e quindi sequestrano i passaporti ai dipendenti e sospendono le paghe per mesi: il caso è esploso con violenza quando trenta edili nepalesi si sono rifugiati nell'ambasciata del loro paese, lamentando di non venire retribuiti e chiedendo di essere rimpatriati. Altri 44 di loro erano morti durante l'estate, sempre per incidenti sul lavoro o per "infarto", mentre fonti indiane dicono che sono 82 i decessi di lavoratori del subcontinente dall'inizio dell'anno e altri 700 erano morti per le medesime ragioni nel biennio precedente.
L’Ituc ha fatto appello alla FIFA per un suo intervento verso il governo Qatar per il rispetto dei diritti dei lavoratori, ma la FIFA pare che conosca solo il linguaggio del pallone http://www.ituc-csi.org/fifa-to-discuss-moving-qatar-2022

immagine – grattacieli del Qatar dal sito https://www.credit-suisse.com/qa/en/

lunedì 23 settembre 2013

168 milioni di minori al lavoro

in un mondo dove abbonda la disoccupazione, 168 milioni di bambini sono sfruttati per il lavoro

 

Il rapporto dell'Ilo - Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) rivela che nel 2012 ci sono stati 168 milioni di minori al lavoro:

oltre 70 milioni di ragazzini che lavorano hanno meno di 11 anni.

Rispetto ai 246 milioni di minori in fabbrica e nei campi segnato nel 2000 il miglioramento è notevole, ma l’obbiettivo di eliminare il lavoro minorile è ancora lontano.

Da http://www.repubblica.it/economia/2013/09/23/news/lavoro_minorile_in_calo_del_32_dal_2000_ma_riguarda_ancora_168_mln_di_bambini-67085445/

 Immagine – minori tessitori di tappeti da http://www.unicef.it/doc/364/lavoro-minorile.htm

domenica 22 settembre 2013

le parole del Papa a Cagliari


Alcune frasi pronunciate da Papa Francesco a Cagliari
… anche qui trovo sofferenza, per la mancanza di lavoro che porta a sentirsi senza dignità. Dove non c'è lavoro manca la dignità». 
«È la conseguenza di una scelta mondiale, di un sistema economico che porta a questa tragedia, un sistema economico che ha al centro un idolo che si chiama denaro. Dio ha voluto che al centro del mondo non ci fosse un idolo ma l'uomo,l' uomo e la donna. Ma in questo sistema senza etica al centro c'è un idolo e il mondo è diventato idolatra del dio denaro, comandano i soldi, comanda il denaro»
 «Lavoro, lavoro, lavoro. È una preghiera, la vostra: lavoro vuol dire dignità, portare il pane a casa. E noi dobbiamo dire no a questa cultura dello scarto. Dobbiamo dire: vogliamo un sistema giusto. Non vogliamo questo sistema economico»

Da
http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_22/papa-a-cagliari-pezzo-vecchi_e8c88c8e-235d-11e3-8194-da2bd4f2ffa4.shtml

martedì 17 settembre 2013

Parlamento e operai degli spettacoli Live

relativamente a quanto riportato sul post

si dà notizia di questo atto parlamentare

ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00098
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 77 del 13/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
ROSTELLATO GESSICA
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
RIZZETTO WALTER
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
COMINARDI CLAUDIO
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
BECHIS ELEONORA
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
CIPRINI TIZIANA
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
TRIPIEDI DAVIDE
MOVIMENTO 5 STELLE
13/09/2013
Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00098
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo di
Venerdì 13 settembre 2013, seduta n. 77
La XI Commissione,
premesso che:
il 12 dicembre 2011 a Trieste perdeva la vita il 20enne Francesco Pinna, studente impegnato nell'allestimento del palcoscenico per lo show dell'artista Jovanotti;
il 5 marzo 2012 Matteo Armellini, perdeva la vita a Reggio Calabria durante l'allestimento del palcoscenico per il concerto dell'artista Laura Pausini a seguito di un cedimento strutturale della struttura reticolare;
a un anno e mezzo dalla morte di Matteo Armellini si consumava l'ennesima tragedia durante lo smontaggio della struttura di palco allestita per il concerto dei «Kiss», vittima un altro lavoratore: Khaled Farouk Abdel Hamid;
tali tragici eventi, semmai ce ne fosse bisogno, confermano come i lavoratori del settore operino in condizioni di elevato rischio, amplificato, sovente, dalla mancanza di revisione dei materiali assemblati e da un'organizzazione dei cantieri basata più sulla consuetudine che sulle regole e il rispetto delle leggi;
gli innumerevoli incidenti avvenuti nel settore degli spettacoli live pongono inderogabilmente l'esigenza di addivenire ad una celere quanto puntuale analisi del problema della sicurezza sul lavoro con specifico riferimento ai lavoratori occupati per l'allestimento di grosse strutture per gli spettacoli dal vivo;
quello dei concerti è un business milionario. Il mercato della musica impone ritmi frenetici e palchi sempre più grandi e tecnologici. Oltre al guadagno, questo gigantismo porta al risparmio sulla sicurezza dei lavoratori;
occorre pertanto integrare le norme sulla sicurezza del lavoro e le norme sulle costruzioni attualmente in vigore (decreto legislativo n. 81 del 2008 e decreto ministeriale Infrastrutture 14 gennaio 2008) prevedendo specifiche misure che contribuiscano a porre fine all'avverarsi di tali tragedie,
impegna il Governo:
ad assumere ogni iniziativa di competenza affinché si pervenga a una normativa specifica per i lavoratori dello spettacolo Live, che tenga conto delle diverse mansioni e riconosca il lavoro ad alto rischio;
a prevedere l'istituzione di un ufficio tecnico nazionale che esamini preventivamente i progetti strutturali e i progetti della sicurezza dei cantieri per gli spettacoli live;
ad assumere iniziative normative per prevedere la sospensione immediata e il sequestro delle attrezzature per gli spettacoli organizzati in mancanza dell'autorizzazione dell'ufficio tecnico di cui al punto precedente;
ad assumere iniziative normative per prevedere la copertura assicurativa obbligatoria a carico del committente o datore di lavoro;
ad assumere iniziative per prevedere la programmazione degli eventi stabilita in base a turni e giornata lavorativa adeguati;
ad assumere iniziative per prevedere l'obbligo di registrazione dei nominativi dei lavoratori presenti.
(7-00098) «Baldassarre, Rostellato, Rizzetto, Cominardi, Bechis, Ciprini, Tripiedi».

 Immagine – la struttura caduta del palco del concerto della Pausini dahttp://notizie.guidone.it/2012/03/05/crolla-il-palco-del-concerto-della-pausini-muore-un-operaio/?refresh_ce

martedì 3 settembre 2013

Quannu la furtuna nun ti dici jettati 'nterra e cugli vavaluci


La fortuna non sempre aiuta chi ha meriti, serietà e talento, può succedere che nonostante tutti gli sforzi non si possa arrivare a un risultato.
Un vecchio detto siciliano ci aiuta a comprendere
Quannu la furtuna nun ti dici jettati  'nterra e cugli vavaluci
Quanto la fortuna non ti aiuta buttati a terra e raccogli lumache
Un po’ come dire,  cerca di fare quello che puoi, anche il lavoro più umile,  ma resisti e non ti arrendere.
Raccogliere, lumache, funghi, erbe amare, tarassaco, cicoria, rughetta,  finocchietto, asparagi, capperi, era l’attività che facevano nel mondo contadino i disperati, e poi si recavano al mercato con un cesto della loro raccolta. Nella zona di Caltanissetta (in Sicilia) quei disperati venivano chiamati “fogliamari”, raccoglitori di foglie amare, qualcuno li definiva anche figli dell’amaro; erano degni di grande rispetto e solo a loro il Venerdì Santo veniva riservata la facoltà di portare sulle spalle in processione la statua sacra del Cristo Nero in Croce.
 Nella Bibbia spesso troviamo passi dove si raccomanda ai proprietari dei fondi di non raccogliere tutte le mandorle e le olive, di lasciarne un poco sugli alberi;  ed anche di lasciare spighe non raccolte tra  i campi.  Era il più antico modo di lasciare una silenziosa carità, che non sapesse di carità ma di attività possibile e libera.
Nel metropolitano mondo di oggi spesso le proibizioni impediscono qualsiasi forma di lavoro per arrangiarsi, in Italia siamo con le nostre norme degli specialisti delle proibizioni. Un piccolo commercio ambulante necessita di  autorizzazioni, concessione di suolo pubblico, partita IVA, iscrizione alla Camera di commercio. Si corre il rischio di vedersi sequestrate le cose che stai vendendo ed essere colpito da una mega multa. Se hai raccolto della erba amara e la vuoi vendere pretendono che paghi per tutte le pratiche un commercialista.
Ad esempio  ecco una notizia recente
"E' successo a Brescia. Giudicate voi - Sono arrivati addirittura in nove, neanche fosse una retata in grande stile, o l’arresto di un pericoloso latitante, una task force per allontanare dal suo angolino un mite pensionato, Gianfranco, che senza disturbare nessuno stava seduto accanto ad una pila di libri usati per cercare di venderli a libera offerta. In nove gli agenti della polizia locale di Brescia che hanno anche multato Gianfranco di 160 euro. Accuse certamente incontestabili: occupazione abusiva di suolo pubblico, mancata emissione di documento fiscale per la vendita dei volumi, hanno verbalizzato gli zelanti e inflessibili tutori dell’ordine.

 Accade puntualmente, e qualche volta i vigili esagerano, come lo scorso Natale a Milano con una multa di 3 mila euro comminata a un disoccupato che vendeva oggettini a Linate

Va lasciata la libertà di sopravvivere con qualche attività. Si possono comprendere le necessità di ordinare il suolo pubblico, ma le norme debbono essere semplici e non diventare delle persecutorie proibizioni. Le piccole attività in proprio sono state in passato una difesa occupazionale, le grandi catene di distribuzione hanno spazzato via il piccolo commercio, e gli obblighi burocratici e fiscali spesso strozzano tutte le attività marginali.
03/09/2013 francesco zaffuto

Immagine – vavaluci  attaccati a una pala di ficodindia dal blog http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=18337