lunedì 12 marzo 2018

Bankitalia ci dice che siamo poveri


Dall’indagine di Bankitalia sui bilanci 2016 di oltre 7mila famiglie italiane
Un italiano su quattro guadagna meno di 830 euro al mese
Il rischio di povertà è salito nel 2016 al massimo storico del 23% dal 19,6% del 2006
 Nel Mezzogiorno, il 13,3 % degli individui vive in famiglie senza alcun percettore di reddito da lavoro rispetto al 6,1 nel Nord e 6,9 nel Centro”.
Tra il 2006 e il 2016, si assottiglia  la quota delle persone che vivono in nuclei familiari dove ci sono almeno due redditi di lavoro dal 50,7 al 45,5%.
Scende la ricchezza media che, fra il 2014 e il 2016, ha perso il 5% proseguendo in scia al trend negativo imboccato nel 2010.
Il reddito annuo familiare 2016 degli italiani si è attestato a 30.700 euro, appena cento euro in più rispetto al 2014.
Aumentano le diseguaglianze -  il 30% più ricco delle famiglie ha circa il 75% del patrimonio netto rilevato nel complesso, con una ricchezza netta media di 510.000 euro. Oltre il 40% di questa quota è detenuta dal 5% più ricco, che ha un patrimonio netto in media pari a 1,3 milioni di euro. Al 30% delle famiglie più povere invece l'1% della ricchezza.
Dati ricavati da questi due link
Non avevamo dubbi la situazione è questa e ce la ripetono tutte le indagini, da Bankitalia a Istat ad altri istituti di ricerca. Il problema è anche che non siamo belli; e se si parla di un concreto aiuto a chi sta in povertà sono tanti quelli che fanno i tirchi dicendo che non ci sono risorse sufficienti.  ?Allora che cosa si vuole fare: si sta ad aspettare cosa? ? la rottura del patto sociale?

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