Nei decreti attuativi del ddl, che secondo il
premier Paolo
Gentiloni “saranno approvati
entro fine mese”, sarà dunque previsto che per individuare gli aventi diritto
al sostegno si consideri non solo l’Isee complessivo del nucleo famigliare ma anche l’indicatore della situazione
reddituale (Isr): non dovrà superare i 3.000 euro al netto
dell’eventuale affitto pagato. Andranno poi individuati meccanismi
“per evitare che si crei un disincentivo economico alla ricerca di occupazione”: i
beneficiari dunque continueranno a ricevere la card per alcuni mesi anche se
trovano un lavoro che li porta oltre la soglia massima di reddito prevista per
ottenerla.
Sono i punti principali del memorandum d’intesa sul reddito di inclusione firmato da Gentiloni e dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti con l’Alleanza contro la povertà ….
Sono i punti principali del memorandum d’intesa sul reddito di inclusione firmato da Gentiloni e dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti con l’Alleanza contro la povertà ….
Alleanza contro la povertà, raccoglie realtà come Caritas,
sindacati, Acli, Save
the children, Banco alimentare, e già aveva fatto rilevare al Governo che lo stanziamento
per un reddito d’inclusione doveva essere di ben 7 miliardi per raggiungere
tutti coloro che vivono in grave stato di povertà, cifra ben diversa da quella
messa in campo dal Governo di 1,5 miliardi.
Nessun commento:
Posta un commento
Tutti i commenti e i contributi sono benvenuti, la redazione si riserva, in via di autotutela, di eliminare commenti che incitano alla violenza o con carattere offensivo verso terzi.