martedì 14 febbraio 2017

Risarcire quella morte straziata

Andate a verificare se è vero che questa famiglia è stata risarcita. E’ l’appello dell’Osservatorio morti sul lavoro
Per quattro anni quello di Mihai rimase un cadavere senza nome. Un fantasma sconosciuto all’anagrafe. Sulla lapide unicamente quelle due lettere: «N. N», non nominato.
Assunto al nero; e poi quella caduta dovuta alla mancanza di imbracature mentre, con un martello pneumatico, era alle prese con la «stonacatura» delle pareti di una villetta da ristrutturare. Ecco perché, durante una mattina del giugno 2009, il corpo senza vita di Mihai Istoc, 45 anni, la moglie e i due figli rimasti ad attenderlo in Romania, venne gettato — come fosse un sacco di spazzatura…
tutta la drammatica storia in questo link ....

Andate a verificare se è vero che questa famiglia è stata risarcita. E’ l’appello dell’Osservatorio morti sul lavoro
Cari Senatori Barozzino e Casson e Onorevole Airaudo. Cari giornalisti Ruffini e Fulloni. Per piacere occupatevene. Andate a verificare se è vero che questa famiglia è stata risarcita. Sono in Romania i familiari di Mihai. Ma l'INAIL è a Roma. Leggete questa vicenda così ben raccontata da Fulloni. Avrete gli occhi lucidi come me. Se si ha ancora il cuore nel petto, e in tantissimi l'abbiamo ancora. Una storia terrificante e maledetta, ma non isolata. Morti sul lavoro che camminano e vanno in altri luoghi ce ne sono tanti e che spariscono da ogni statistica. Noi dell'Osservatorio ne avevamo parlato già nel 2012 di questo lavoratore romeno. Che storia allucinante. L'INAIL dimostri che quello che ha detto è vero. Che riconosce questo lavoratore come un morto per infortunio sul lavoro, anche se in nero e che la sua famiglia è tutelata economicamente. Che la sta sostenendo. I nostri bravi giornalisti come Fulloni e Ruffini chiedano all'INAIL se lo stanno facendo, lo chiedano anche i nostri senatori e deputati che hanno presentato il DDL per il reato di "Omincidio sul Lavoro". L'Inail nell'inchiesta di Marco Ruffini per Repubblica ha detto che anche i lavoratori in nero vengono risarciti. Noi in Italia abbiamo grandi giornalisti e grande stampa che appureranno se è vero. Mihaii ci batteremo tutti per te e per la tua famiglia e per i tuoi diritti. Stanne sicuro. Così potrai riposare in pace. Un grazie da tutti gli italiani ai carabinieri e a tutte le Forze dell'Ordine che mai si sono rassegnate ad avere un corpo straziato e mangiato dagli animali senza sapere di chi fosse. Un grande ringraziamento anche alla magistratura che senza risorse fa miracoli.
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