domenica 12 febbraio 2017

Immigrati a lavorare gratis???

L’idea di usare il lavoro per affrontare e risolvere le questioni di immigrazione regolare e clandestina è sicuramente una buona idea;  ma non deve diventare un occasione di sfruttamento improprio d’immigrati, di arricchimento per qualche azienda; e soprattutto non deve diventare fonte di divisione tra italiani disoccupati e immigrati.
Il Governo ha presentato un piano di razionalizzazione sugli immigrati che presenta qualche spunto positivo e dei pericoli se non vengono ben chiariti alcuni aspetti.
Si parla di utilizzo degli immigrati (in attesa di chiarire la loro posizione) per lavori socialmente utili in modo gratuito.
 Intanto occorre ribadire che non si tratta di lavoro gratuito:  l’immigrato ha un costo sociale di mantenimento che attualmente si aggira sui 32 euro pro capite;  in qualche modo il lavoro prestato verrebbe a compensare tale costo. Ma chiederlo in forma volontaria e gratuita verrebbe a determinare una differenza tra chi accetta di farlo e chi invece preferirà non  farlo. Posizioni differenti che vanno trattate in modo differente; di conseguenza è giusto che chi si offre per un lavoro abbia almeno una minima paga riconosciuta in più. Il costo non varierebbe di molto e di fronte all’esercizio di una buona volontà verrebbe corrisposto un compenso che incentiva la scelta.
Poi c’è da dire che va ribadito che il lavoro nel nostro paese va sempre riconosciuto e compensato. IL LAVORO SI PAGA SEMPRE.
 INFINE è ESSENZIALE che l’opportunità di lavori socialmente utili vada data all’immigrato e vada data all’italiano disperato in cerca di un’occupazione. Se questo non si fa si rischia di creare odio, divisione, razzismo, dentro il popolo italiano. Se chi governa non capisce questo ci sono due interpretazioni: o vuole di proposito aumentare le contraddizioni in seno al popolo o non sa governare.

Francesco Z.
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