sabato 21 novembre 2015

Genova: due curriculm vitae conclusi

Cronache italiane della società espulsiva – da ottobre a novembre 2 casi di suicidio a Genova a causa della perdita del lavoro

Novembre 17 - 2015

Genova. Dopo aver perso il lavoro era caduto in una brutta depressione, che alla fine lo ha portato a compiere l’estremo gesto. Un impiegato 40enne si è tolto la vita oggi impiccandosi nella sua abitazione, in un quartiere del levante genovese.
La scoperta del cadavere è stata effettuata dai pompieri e dagli agenti delle volanti allertate dalla madre dell’uomo con una telefonata al 113 spaventata perché il figlio, depresso per il licenziamento, non rispondeva più al telefono.
I vigili del fuoco sono riusciti ad entrare nell’abitazione dell’uomo insieme ai poliziotti e lo hanno trovato ormai privo di vita.


Ottobre 4 - 2015
Genova. Aveva faticato tanto a trovare un lavoro da cuoco che gli aveva permesso di avere una propria indipendenza economica e mettersi alle spalle anni difficili a causa di problemi familiari e crisi depressive legate anche alla fine di una relazione sentimentale.
Così un ventenne di Genova quando ha scoperto di essere stato licenziato si e’ ucciso gettandosi da una finestra di casa. La caduta dal quinto piano non gli ha lasciato scampo. In casa c’era il padre, con cui conviveva. Nella casa non è stata trovato nessun biglietto che spiegasse il drammatico gesto



5 commenti:

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  2. Di lavoratori disperati ce ne sono troppi... sono quelli che hanno perso il lavoro , sì, ma anche coloro che lavorano con la spada Damocle sul capo... la tensione è sempre alle stelle e non permette di fare progetti e di andare a dormire tranquilli la sera.
    Inutile che il governo ci rassicuri... a noi basta guardarci attorno.

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    1. Dopo le ultime elezioni politiche, che tanto cambiarono la geografia politica del paese, pensavo che ogni nuovo governo avesse come priorità: lavoro, disoccupazione ed aiuto per i disoccupati. Non poté decollare un governo di Bersani con l'aiuto di 5stelle, che allora io auspicavo per far fronte a questa priorità, arrivò Letta e poi Renzi. Nulla + nulla = nulla. Oggi ancora bisogna attendere. Ma chi non ce la fa arriverà vivo alle prossime elezioni?

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  3. Non so per quale "stupido" motivo, non c'è più il commento che avevo fatto a queste notizie da Genova. Lo stesso oggetto per la stessa città, che qualche problema si ritrova, di questi tempi. I casi: due ragazzi, uno di venti e l'altro di quarant'anni, si sono tolti la vita dopo che era stato loro negato un posto di lavoro. E ' novembre ed il jobs act dovrebbe cominciare a dare i suoi frutti, ma nella realtà sono notizie come queste che ci rammaricano e non i numeri che ci vengono propinati. Dovremmo essere contenti, la crisi è finita e la ripresa c'è. Tuttavia, ho appena letto che soprattutto nelle città più ricche la povertà fa più fatica a scomparire. I senza tetto, ora che la stagione, che è stata abbastanza benigna, comincia a raffreddare le notti, aumentano inspiegabilmente. Siamo noi che non capiamo o....Una cosa sola abbiamo capito. Riusciremo ad arrivare alle prossime elezioni?

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