in copia via mail è stata già inviata
alla segreteria dello stesso Ministro Giovannini
al Presidente del Consiglio Letta
al Presidente della Camera Boldrini
al Presidente del Senato Grasso
a tutti i capigruppo dei gruppi parlamentari di Camera e Senato
E' stata inoltre inviata a tutti il Deputati e Senatori del M5Stelle, SEL e PD e Gruppo misto
Al momento hanno risposto:
La Segreteria della Presidente Boldrini Cortesia ed attenzione istituzionale sono un altro...
e a nome deputati del Movimento 5 stelle Gessica Rostellato Una
risposta è come un fiore nella notte
al Presidente del Senato Grasso
a tutti i capigruppo dei gruppi parlamentari di Camera e Senato
E' stata inoltre inviata a tutti il Deputati e Senatori del M5Stelle, SEL e PD e Gruppo misto
Al momento hanno risposto:
La Segreteria della Presidente Boldrini Cortesia ed attenzione istituzionale sono un altro...
Egregio
Signor Ministro del Lavoro
Prof. Enrico
Giovannini
Le allego
una bozza di proposta di legge su lavoro e disoccupazione che è stata condivisa
in rete.
Sicuramente
non mancano dati alla S.V. per misurare il problema della disoccupazione in Italia; ma
sui dati si legge una pena che travalica i dati stessi, i suicidi di
disoccupati sono l’esempio più estremo. Chi cerca lavoro è lasciato solo dallo Stato,
in una disperazione che aumenta per ogni
giorno che si aggiunge nella ricerca, ma si aggiungono mesi e in alcuni casi anni. E’ estremamente necessario che i tempi di
attesa producano una forma di precedenza.
Nel nostro paese esisteva un ruolo del Ministero
del Lavoro di aiuto e di collaborazione nella ricerca del lavoro e una normativa sulle liste di collocamento
che è stata distrutta. Cercare un lavoro con gli attuali Centri di impiego si
rivela inutile; cercarlo con centri privati o su internet è deprimente, spesso si
tratta di meri annunci fatti allo scopo di accantonare curriculi e dati; in alcuni annunci vengono richieste pretese
esperienze pregresse anche per i lavori più umili dall’aiuto in cucina alle
mansioni di pulizia. Chi cerca lavoro per la prima volta o chi cerca lavoro in un campo diverso da quello precedente si
trova sempre senza i requisiti necessari.
Le liste di collocamento pubbliche possono:
diminuire l’angoscia di chi cerca lavoro, contrastare il lavoro nero e l’evasione
fiscale connessa, permettere di misurare
con certezza l’entità della disoccupazione al fine di organizzare un welfare
appropriato, permettere di centralizzare domanda e offerta di lavoro all’interno
di un sistema informatico di alto livello evitando tempi morti e perdite di
energie.
Fare ripartire il lavoro e farlo ripartire con
un certo ordine fa parte dello stesso problema. Le aziende non riceveranno un danno da una normativa che imponga le assunzioni
tramite liste pubbliche per il 70% degli
occupabili se a fronte di tale impegno solidale si vengono a concedere benefici
fiscali. La gestione delle assunzioni
non può essere considerato un fatto
privato se poi si danno benefici fiscali
pubblici; il 70 per cento per assunzioni
tramite liste pubbliche e il 30 per cento tramite chiamata diretta può essere
un buon equilibrio tra funzione pubblica e privata nel criterio delle
assunzioni.
Chi è in stato di disoccupazione con
l’iscrizione alle liste di collocamento dichiarerebbe esplicitamente la propria
disponibilità al lavoro e la disponibilità al lavoro va riconosciuta in parte come
lavoro. Retribuire con un minimo la
disponibilità al lavoro e ancorare questa retribuzione ad un meccanismo di
controllo è il modo meno umiliante con cui concedere un reddito minimo di
cittadinanza ed evita la dispersione delle risorse.
Gli esborsi monetari per tale welfare avranno
la caratteristica di ritornare immediatamente nel circuito della domanda dei
beni. Questi costi sono capaci di generare ricchezza perché determineranno la
riduzione di altri costi: si sottrae manodopera alla malavita, si fa diminuire
l’evasione, si riducono costi sanitari e di altra assistenza, e soprattutto si riduce
la disperazione.
I fondi?
Possono derivare dalla riduzione dei costi della politica e dal
contenimento delle paghe pubbliche più elevate, e se non basta facendo ricorso
a un tributo di solidarietà, come tributo di scopo e con vincolo di
destinazione ben preciso, una forma di
mutualità tra tutti i lavoratori dove lo Stato viene ad assolvere alla sua
funzione di assicuratore sociale.
Le allego la
bozza della proposta.
Inserita in
rete su http://creapaneelavoro.blogspot.it/2013/05/inviata-la-leggeranno.html
Distinti
saluti
Monza
08/05/13
Prof.
Francesco Zaffuto
firma
Per comunicazioni
via mail zafra48@gmail.com
Disponibilità al lavoro,
collocamento e welfare
1
Ai fini dell’applicazione degli articoli 1, 4 e 38 della Costituzione italiana
sono istituiti presso i Centri di impiego regionali le Liste di Collocamento al
Lavoro con carattere obbligatorio e pubblico.
2
Ogni cittadino in condizione di disoccupazione e che cerca con urgenza
un’occupazione può chiedere l’iscrizione alle Liste di Collocamento e sarà
iscritto in base alle proprie capacità e formazione a diverse tipologie di mansioni,
oltre a una di generica iscrizione di disponibilità a lavori di pubblica
utilità predisposti dal Comune di appartenenza e comuni viciniori. Sono da
considerare cittadini in stato di disoccupazione: tutti coloro che hanno perso
un precedente lavoro a tempo indeterminato, determinato, a progetto e di
qualsiasi altra forma; tutti i cittadini che cercano il lavoro come prima
collocazione; tutti i cittadini che hanno chiuso una partita IVA per
l’impossibilità di esercitare un lavoro autonomo.
3
Tutte le ditte private che assumono personale sono obbligate a farlo
tramite le liste di collocamento pubbliche per almeno il 70% delle assunzioni,
sia per le assunzioni a tempo indeterminato e sia per le assunzioni a tempo
determinato. Tutti gli organismi pubblici sono obbligati ad assumere tramite
dette liste per il 100% delle assunzioni a tempo indeterminato e determinato,
tranne per i posti soggetti a concorso pubblico. Le percentuali indicate sono comprensive
delle quote previste per le categorie protette.
4
Solo le ditte che dimostrano di assumere per il 70% tramite le Liste
di Collocamento pubbliche potranno godere di incentivi per l’occupazione e
potranno detrarre gli emolumenti corrisposti ai lavoratori dalla base imponibile
IRAP.
5
Le assunzione avverranno sulla base delle seguenti priorità: carichi di
famiglia e precedenza per maggior tempo di attesa in collocamento.
6
Durante il tempo di attesa verrà riconosciuta una indennità di
disponibilità al lavoro di 20 euro al giorno a carico dello Stato esente
da ogni tassazione e tributo. Ai fini previdenziali e pensionistici i periodi
di permanenza di iscrizione alle liste di collocamento sono riconosciuti come
lavoro effettivo.
7
Il Centro di impiego comunicherà al lavoratore in disponibilità il
primo lavoro disponibile e il lavoratore sarà obbligato a prendere servizio. La
mancata presa di servizio viene a comportare la cancellazione dalle liste per
mesi tre e la sospensione dell’indennità per lo stesso periodo.
8
Durante il periodo di permanenza in disponibilità i Comuni possono
utilizzare gli iscritti alle liste per lavori socialmente utili. In tal caso i
comuni provvederanno a pagare al lavoratore altri 20 euro per l’effettiva
utilizzazione giornaliera.
9
Ai fini del finanziamento di questi dispositivi vengono sospese tutte
le pensioni superiori a 5.000 euro netti mensili e tutti gli emolumenti
pubblici del personale in attività non potranno superare il doppio
di tale riferimento; in caso di mancata capienza finanziaria si farà
riferimento ad un tributo di scopo con carattere solidale, proporzionale
e progressivo, e con vincolo di destinazione al solo finanziamento degli
oneri derivanti da questi dispositivi.
Visti precedenti appelli, non solo tuoi, caduti regolarmente nel vuoto, ho il fortissimo dubbio che questa proposta, essendo troppo sensata e motivata, da qualcuno venga letta e da quello stesso qualcuno sarà direttamente cestinata.
RispondiEliminaTra tutte le mancanze dei nostri politici, quella che, a parer mio, è tra le più gravi è la mancanza di rispetto e di risposte agli appelli dei cittadini.
Non fosse che andrei a incrementare l'odioso fiorire dei giochi d'azzardo, vorrei mettere in campo una scommessa in merito non dico all'accoglimento ma proprio a una presa visione di questo documento, con relativa comunicazione di riscontro.
Con la speranza di perderla.
Ciao, speriamo in bene.
nell'inviarla ho avuto un forte senso di ... malessere ... l'ho fatto quasi per dovere. Se non nasce un grande movimento di disoccupati difficilmente saranno prese in considerazione serie misure. Ma i disoccupati sono tanti ma tanto dispersi e scoraggiati.
EliminaÈ il lato più doloroso, straziante, di questa situazione. I disoccupati, i sottoccupati, ormai fanno testo solo quando si danno fuoco, quando si impiccano, quando fanno stragi per disperazione...
EliminaE fanno testo per un tempo limitato all'uscita dei quotidiani del mattino.
Dopo, vengono catalogati come "fuori di mente" o disidattati o peggio...
E cancellati, perfino dalle pagine della cronaca, quella che dedica colonne insulse e stupidamente inutili a omicidi di sei lustri or sono, o ad altri accadimenti che nulla hanno a che vedere con la tragedia che stiamo vivendo in diretta.
Lo ripeto, siamo in uno stagno, stiamo annegando, nella convinzione allegra di affogare in un lago di lambrusco o di barbera, e non ci rendiamo conto che lo stiamo facendo in un un mare di guano.
E ribadisco la scarsa fiducia nel tuo meritevole tentativo: che è l'ennesimo urlo, disperato, che potrebbe spaccare il mondo, se solo ci fossero orecchie disposte ad ascoltarlo.
Non è più un fatto di ideologie, è un fatto di acufene cronico che permette a chi dovrebbe governare di sentire soltanto ciò che "vuole" sentire.
Credo che a questo punto dirti che sono depresso sarebbe pleonastico.
Resta l'abbraccio, più che mai stretto e affettuoso.
Le proposte sul lavoro sudescritte sono talmente sensate, motivate, semplici, attuabili, giuste, da apparire... inattuabili. Non posso che concordare con quanto scritto da Gattonero ma solo chi sogna può veder realizzato il proprio sogno e così si continua a sognare... noi con Francesco.
RispondiEliminaHo inviato il link di questo post alla bella trasmissione radiofonica "Fahrenheit" che ogni pomeriggio intavola discussioni serie su tanti argomenti. Ho segnalato questo spazio affinchè, quando torneranno a parlare di lavoro, possano mettere sul tavolo anche queste proposte.
Ciao "ragazzi".