sabato 11 maggio 2013

al disperato del mese di maggio



Pare che si chiamasse Pasquale ed era vecchio per questo mondo di soli 30 anni, aveva una pistola giocattolo che non poteva sparare, non era andato a Montecitorio, ma in una gioielleria;  senza voler uccidere ma minacciando di uccidere per  quello “strano modo” di volerci provare a risolvere i problemi con un gesto violento.  Ma la sua pistola fa paura come le altre e incontra una pistola vera.  Ora è già morto, uno straccio di notizia secondaria e via sepolto …
Forse se gli si dava un lavoro a Pasquale, chissà? Non avrebbe scelto quel gioco in un giorno di maggio …
(immagine – la nascita dei  papaveri )

2 commenti:

  1. I "forse" arrivano sempre dopo, sempre in ritardo.
    Da aggiungere alla lunga lista di chi si è arreso, tentando di salvarsi in modo maldestro.
    Ciao.

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  2. I "provvedimenti necessari" adottati, innescano meccanismi su cui (sicuramente) i governanti fan conto. Alcune tristi storie fan notizia, altre anche più terribili rimangono nascoste. Di questa che racconti non so niente ma mi rimanda alle altre, che conosco e mi rattristano.
    Ciao!

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