Nonostante gli sforzi per fare apparire il bicchiere mezzo pieno, i dati comunicati
dall’Istat per febbraio parlano di un nuovo aumento della disoccupazione che si
posiziona al 12,7%., rispetto al 12,6% del mese precedente.
martedì 31 marzo 2015
lunedì 30 marzo 2015
L’Italia che riparte e …
L’Italia che riparte e … sempre quella
storiella del bicchiere …
Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79 mila contratti a
tempo indeterminato, il 38,4% in più rispetto ai primi due mesi del 2014".
Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti. L'annuncio era stato anticipato dal premier Matteo Renzi che aveva parlato di un aumento
"a doppia cifra" rispetto all'anno precedente: "E' il segnale
che l'Italia riparte".
Il fatturato nell'industria diminuisce a gennaio
dell'1,6% rispetto a dicembre, con una flessione dello 0,9% sul mercato interno
e del 3,1% su quello estero. Lo rileva l'Istat che parla di un calo
''abbastanza importante'' dopo il risultato positivo di dicembre (+1,4% su mese
e +0,9% su anno). Su base annua la riduzione di gennaio è del 2,5%.
Anche gli ordinativi si riducono del 3,6% rispetto a dicembre e del 5,5% rispetto a gennaio 2014. Più in dettaglio, il fatturato cala su base mensile del 13,6% per l'energia, del 2,2% per i beni strumentali e dello 0,4% per i beni di consumo, mentre aumenta dello 0,3% per i beni intermedi.
Anche gli ordinativi si riducono del 3,6% rispetto a dicembre e del 5,5% rispetto a gennaio 2014. Più in dettaglio, il fatturato cala su base mensile del 13,6% per l'energia, del 2,2% per i beni strumentali e dello 0,4% per i beni di consumo, mentre aumenta dello 0,3% per i beni intermedi.
Vale la pena sempre di ricordare al Ministro Poletti che in Italia
3,6 milioni di persone non cercano impiego
ma sarebbero disponibili a lavorare; e sommando i disoccupati che cercano il
lavoro, si superano i 6,6 milioni di persone senza lavoro.
domenica 29 marzo 2015
venerdì 13 marzo 2015
lunedì 9 marzo 2015
gravi conseguenze per mancati rimedi
Arezzo, 5 marzo 2015
– «Aveva 53 ANNI, da agosto non riscuoteva lo stipendio e domenica ha
deciso di farla finita, lasciando la moglie, disoccupata, e quattro figli.
Siamo spiazzati e preoccupati». Raccontano così Alessandro Mugnai, segretario provinciale
della Cgil e Nicola Innocenti, della Fillea dello stesso sindacato, la tragica
fine di un operaio cortonese.
«Non mi vergogno di usare la parola eroe
per questa persona – continua Mugnai – attaccato al lavoro, un operaio
esemplare. Il 3 febbraio l’azienda per la quale lavorava, una ditta edile, è
stata dichiarata fallita. Gli spettva la cassa integrazione ma da agosto
non riceveva più nulla e lo sportello anticrisi della Provincia non anticipa le
somme per questo tipo di ammortizzatore sociale. Il fatto tragico è che
ci sono circa 3 mila lavoratori in tutta la provincia che condividono la
stessa sorte: da sei mesi non si è più visto un euro».
«Arezzo è la
terza provincia in Toscana per numero di ore di cassa in deroga. Una parte
consistente di persone che l’anno scorso erano cassintegrati adesso è in
mobilità: finiscono gli ammortizzatori sociali e si rimane senza lavoro. La
storia dell’operaio morto suicida getta luce su chi avrebbe anche il
paracadute della cassa in deroga ma che, in pratica, non ha uno stipendio su
cui contare davvero».
Per
un Governo era la cosa più urgente: dare una mano a chi non ha un lavoro e
nessun reddito.
domenica 8 marzo 2015
8 marzo 2015
8 marzo 2015: fino ad
ora abbiamo avuto il maschio progresso e la femmina guerra,
aspettiamo le donne pace e speranza
http://cronachedicolori.blogspot.it/
aspettiamo le donne pace e speranza
http://cronachedicolori.blogspot.it/
martedì 3 marzo 2015
che c'azzecca Presidente!?
Che c'azzecca Presidente!?
"E' abbastanza sorprendente: se facciamo da soli siamo 'dittatorelli', se facciamo i decreti siamo antidemocratici, se facciamo i ddl non siamo abbastanza spediti, siamo in ritardo. Si tratta di un dialogo surreale. Diamoci pace e troviamo una via di mezzo". Sulla scuola il governo ha ascoltato i cittadini e ora non compie "nessun passo indietro: stiamo semplicemente mostrando di essere i più trasparenti e pronti al confronto possibile", aggiunge.
"Ci sono le condizioni perché il Parlamento possa legiferare, in tempo non sufficiente ma non biblico, possa legiferare senza la necessità di strumenti di urgenza", ha detto Renzi: "Passiamo la palla al Parlamento", ha aggiunto. "Il confronto sia sereno", ma sapendo che "l'ostruzionismo" bloccherebbe le assunzioni. (da Ansa)
Che c'azzecca Presidente!
Una cosa è l''assunzione di precari che aspettano (alcuni da più di un decennio) che si può fare per Decreto e un'altra cosa è la riforma delle carriere dei docenti, e tutto il resto delle chiacchiere sulla buona scuola che necessitano di un intervento del Parlamento visto che la scuola è materia della Costituzione di questa Repubblica. Intanto va salvato quel poco di buono che già esiste nella scuola,
"E' abbastanza sorprendente: se facciamo da soli siamo 'dittatorelli', se facciamo i decreti siamo antidemocratici, se facciamo i ddl non siamo abbastanza spediti, siamo in ritardo. Si tratta di un dialogo surreale. Diamoci pace e troviamo una via di mezzo". Sulla scuola il governo ha ascoltato i cittadini e ora non compie "nessun passo indietro: stiamo semplicemente mostrando di essere i più trasparenti e pronti al confronto possibile", aggiunge.
"Ci sono le condizioni perché il Parlamento possa legiferare, in tempo non sufficiente ma non biblico, possa legiferare senza la necessità di strumenti di urgenza", ha detto Renzi: "Passiamo la palla al Parlamento", ha aggiunto. "Il confronto sia sereno", ma sapendo che "l'ostruzionismo" bloccherebbe le assunzioni. (da Ansa)
Che c'azzecca Presidente!
Una cosa è l''assunzione di precari che aspettano (alcuni da più di un decennio) che si può fare per Decreto e un'altra cosa è la riforma delle carriere dei docenti, e tutto il resto delle chiacchiere sulla buona scuola che necessitano di un intervento del Parlamento visto che la scuola è materia della Costituzione di questa Repubblica. Intanto va salvato quel poco di buono che già esiste nella scuola,
Disoccupazione i dati gennaio 2015
La disoccupazione in Italia scende al 12,6% a
gennaio 2015 rispetto al dato dicembre 2014 del 12,9%. Altro dato diffuso Un
dato positivo dall'Istat è quello che ha chiuso ufficialmente il conto per il
2014 con una rilevazione al 12,7%, il peggior dato annuale da quando se ne
tiene traccia e cioè dal 1977.
Dati mensili http://www.istat.it/it/archivio/151146
Dati trimestrali http://www.istat.it/it/archivio/151154
Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti,
quello di gennaio è un "risultato incoraggiante dopo anni di caduta".
Vale la penda di ricordare
che questo debole risultato positivo sta a fronte di: sei milioni e seicentomila persone in
Italia stanno a riposo forzato, non si tratta di pensionati ma di persone in
età lavorativa: la metà di queste persone continua a cercare lavoro e si
considerano disoccupati, l’altra metà non cerca più un lavoro perché ha perso
pure la voglia di cercarlo e vengono chiamati tecnicamente inattivi.
lunedì 23 febbraio 2015
Qatar 2022: liberiamo gli schiavi del XXI secolo
FIRMIAMO L'APPELLO DI Avaaz
https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_world_cup_loc/?bCfjVab&v=54156
Lo scorso anno, in uno dei mega-cantieri per i Mondiali di calcio del 2022 è morto un lavoratore ogni due giorni. Gran parte di questo progetto da 1 miliardo di dollari lo gestisce una multinazionale USA la cui direttrice vive in una tranquilla cittadina in Colorado. Se 1 milione di noi chiederà la libertà di queste persone, andremo direttamente da lei eogni volta che uscirà di casa, ogni volta che andrà al lavoro troverà il nostro messaggio. Finché non farà qualcosa per mettere fine a questo dramma.
Questa stessa tattica, nel giro di pochi giorni, ha spinto Hilton a proteggere le donne dallo sfruttamento sessuale nei suoi hotel. Unisciti all’appello per liberare questi moderni schiavi del Qatar:
https://secure.avaaz.org/it/ bloodiest_world_cup_loc/? bCfjVab&v=54156
La causa di tutto è la politica del Qatar per i lavoratori stranieri. Li attira con la promessa di un buon lavoro, ma appena mettono piede nel Paese i loro nuovi capigli sequestrano il passaporto, e cominciano i turni massacranti sotto il sole del deserto a 50 gradi. Senza alcuna possibilità di tornare a casa.
L'azienda statunitense di cui stiamo parlando è la CH2M Hill e dice che la colpa è degli appaltatori e delle leggi locali. Ma il marchio internazionale della costruzione dei Mondiali 2022 è il suo, e la sua direttrice può e deve dare l'esempio e per garantire che non ci saranno altri 7 anni di morti nei cantieri. Potrebbero persino minacciare di andarsene dal Paese fino a ché le cose non verranno cambiate.
Ha il dovere di contribuire a mettere fine a questa moderna schiavitù. Spingiamola a farlo e a coinvolgere altre aziende finché ognuna di queste persone sarà di nuovo libera. Clicca qui sotto per unirti all’appello: appena raggiunto il milione di firme lo consegneremo direttamente all’amministratrice delegata di CH2M Hill, Jacqueline Hinman e non ce ne andremo finché non ci ascolterà:
https://secure.avaaz.org/it/ bloodiest_world_cup_loc/? bCfjVab&v=54156
Una mobilitazione globale fatta nel momento giusto può salvare migliaia di vite. Hilton non stava facendo abbastanza per proteggere le donne e le ragazze sfruttate sessualmente nei suoi alberghi, così abbiamo portato la protesta direttamente a casa dell’amministratore delegato. La loro politica cambiò nel giro di pochi giorni. Possiamo farcela di nuovo.
Con speranza,
Emma, Nell, Mais, Ricken, Alice e tutto il team di Avaaz
https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_world_cup_loc/?bCfjVab&v=54156
Noi cittadini di tutto il mondo osserviamo con profonda preoccupazione le condizioni in cui i lavoratori immigrati in Qatar sono costretti a lavorare per il Mondiale di calcio del 2022. Vi chiediamo di varare al più presto una politica pubblica che garantisca che ogni lavoratore dei cantieri del Mondiale possa conservare il proprio passaporto, abbia la garanzia di ottenere un visto di uscita dal Paese e veda riconosciuti i diritti basici e di sicurezza. Chiediamo inoltre al governo del Qatar di riformare il suo programma per la forza lavoro estera, permettendo a tutti i lavoratori stranieri il diritto di tornare alle loro case. Queste modifiche aumenterebbero la fiducia mondiale nei confronti del Qatar e di CH2M Hill, e avrebbero un impatto enorme sulla vita di 1,4 milioni di lavoratori immigrati al lavoro nel Paese.
Fanno turni massacranti sotto al sole del deserto, senza cibo né acqua, senza potersene andare: migliaia di lavoratori in Qatar sono gli schiavi del nostro secolo. E noi abbiamo un’occasione per liberarli.Lo scorso anno, in uno dei mega-cantieri per i Mondiali di calcio del 2022 è morto un lavoratore ogni due giorni. Gran parte di questo progetto da 1 miliardo di dollari lo gestisce una multinazionale USA la cui direttrice vive in una tranquilla cittadina in Colorado. Se 1 milione di noi chiederà la libertà di queste persone, andremo direttamente da lei eogni volta che uscirà di casa, ogni volta che andrà al lavoro troverà il nostro messaggio. Finché non farà qualcosa per mettere fine a questo dramma.
Questa stessa tattica, nel giro di pochi giorni, ha spinto Hilton a proteggere le donne dallo sfruttamento sessuale nei suoi hotel. Unisciti all’appello per liberare questi moderni schiavi del Qatar:
https://secure.avaaz.org/it/
La causa di tutto è la politica del Qatar per i lavoratori stranieri. Li attira con la promessa di un buon lavoro, ma appena mettono piede nel Paese i loro nuovi capigli sequestrano il passaporto, e cominciano i turni massacranti sotto il sole del deserto a 50 gradi. Senza alcuna possibilità di tornare a casa.
L'azienda statunitense di cui stiamo parlando è la CH2M Hill e dice che la colpa è degli appaltatori e delle leggi locali. Ma il marchio internazionale della costruzione dei Mondiali 2022 è il suo, e la sua direttrice può e deve dare l'esempio e per garantire che non ci saranno altri 7 anni di morti nei cantieri. Potrebbero persino minacciare di andarsene dal Paese fino a ché le cose non verranno cambiate.
Ha il dovere di contribuire a mettere fine a questa moderna schiavitù. Spingiamola a farlo e a coinvolgere altre aziende finché ognuna di queste persone sarà di nuovo libera. Clicca qui sotto per unirti all’appello: appena raggiunto il milione di firme lo consegneremo direttamente all’amministratrice delegata di CH2M Hill, Jacqueline Hinman e non ce ne andremo finché non ci ascolterà:
https://secure.avaaz.org/it/
Una mobilitazione globale fatta nel momento giusto può salvare migliaia di vite. Hilton non stava facendo abbastanza per proteggere le donne e le ragazze sfruttate sessualmente nei suoi alberghi, così abbiamo portato la protesta direttamente a casa dell’amministratore delegato. La loro politica cambiò nel giro di pochi giorni. Possiamo farcela di nuovo.
Con speranza,
Emma, Nell, Mais, Ricken, Alice e tutto il team di Avaaz
sabato 21 febbraio 2015
Habemus Jobs Act
Habemus Jobs Act
Si dice che i suoi frutti comincerà a darli da subito, ma che
la maggior parte dei frutti si raccoglieranno tra dieci anni. Se sei un disoccupato di 35 anni si pone un problema:
sarai tra quelli che avranno un lavoro subito o tra dieci anni????
Oggi tante parole , a questo link qualche informazione dettagliata
venerdì 20 febbraio 2015
Pagare gli operai in nero è peccato gravissimo
Roma 20/02/15….. Così come
riporta la cronaca della Radio Vaticana, Francesco nell’omelia di stamane
durante la messa a Santa marta ha toccato il tema dei falsi digiuni. “Così, –
ha detto – se uno va a Messa tutte le domeniche e fa la comunione, gli si può
chiedere: ‘E com’è il tuo rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero?
Paghi loro il salario giusto? Anche versi i contributi per la pensione? Per
assicurare la salute?”. “Quanti, quanti uomini e donne di fede, hanno fede ma
dividono le tavole della legge: ‘Sì, sì io faccio questo’ – ‘Ma tu fai
elemosina?’ – ‘Sì, sì, sempre io invio un assegno alla Chiesa’ – ‘Ah, beh, va
bene. – ha poi notato il Papa – Ma alla tua Chiesa, a casa tua, con quelli che
dipendono da te – siano i figli, siano i nonni, siano i dipendenti – sei
generoso, sei giusto?'” si è chiesto. “Tu non puoi fare offerte alla Chiesa
sulle spalle della ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. – ha quindi
concluso – Questo è un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire
l’ingiustizia”.
Molto giustamente il Papa ha fatto la sua
parte per diffondere un'etica cristiana non contraddittoria. Ma da parte di chi
governa c'è assenza; il lavoro in nero arriva al punto di impedire una reale
misurazione della disoccupazione. Domina la convinzione: "Sì, ma con un po' di lavoro in
nero si arranciano e sopravvivono". In questo modo sopravvivono lavoro in
nero ed evasione, quella piccola e quella grande. E' necessaria ed urgente una
legge che dia una indennità a tutti i disoccupati disponibili al lavoro. Si può
fare e non costerebbe tanto; ma i pochi soldi che c'erano furono investiti per
l'elargizione degli 80 euro. Sono
anni che scrivo a ministri. Dovrei scrivere al Papa? Ma il papa non ha
competenza in materia di leggi. La competenza è del nostro Parlamento dove abbondano
scristianizzati e falsi socialisti.
francesco zaffuto
domenica 15 febbraio 2015
una piccola grande vittoria
ne avevamo parlato sul post http://creapaneelavoro.blogspot.it/2014/12/una-mano-patrizia.html
Lunedì tornerò a lavorare!
Ho vinto un'altra battaglia, dopo quella contro il cancro. Con a fianco il mio avvocato, l'organizzazione sindacale e la solidarietà vostra, di migliaia di persone che, senza neanche conoscere il mio volto, mi hanno sostenuta. Grazie a voi ho avuto il coraggio di difendere la mia dignità di donna e di lavoratrice, rifiutando anche un rilevante indennizzo economico. Il procedimento di licenziamento è stato sospeso e, con un accordo firmato oggi presso l'associazione industriali, è stato revocato l'esonero dal lavoro e disposto il distacco ad una società del gruppo, sempre all'interno dello stabilimento petrolchimico di Brindisi.
Dopo una vita passata al servizio dell’azienda LyondellBasell di Brindisi, mi ero vista licenziare dall’oggi al domani, senza precise spiegazioni. Per questo avevo deciso di lanciare una petizione su change.org. In poco tempo sono arrivate oltre 80mila firme, una valanga di solidarietà e sostegno che ha certamente giocato un ruolo cruciale primanell’apertura e poi nella positiva chiusura dellatrattativa.
Dopo tre mesi di buio è arrivato finalmente il giorno delritorno alla vita!
GRAZIE A TUTTI!!! 80.320 VOLTE GRAZIE!!!
Patrizia Zoe via Change.org
venerdì 13 febbraio 2015
GIUSTIZIA UGUALE A CHE?
Notizia recente: Sei mesi di galera per il furto di un pezzo di
formaggio e una confezione di wurstel che costavano 4 euro e 7 centesimi. Giudici inflessibili
contro un senzatetto che 4 anni fa rubò qualcosa da mangiare in un supermercato
genovese.
L'accusa aveva chiesto di 'attenuare' il reato … ma i giudici della Corte d'appello hanno confermato la pena, già inflitta in primo grado, a sei mesi di reclusione, con la condizionale, e una multa di 160 euro.
L'accusa aveva chiesto di 'attenuare' il reato … ma i giudici della Corte d'appello hanno confermato la pena, già inflitta in primo grado, a sei mesi di reclusione, con la condizionale, e una multa di 160 euro.
mercoledì 11 febbraio 2015
Gela grande impianto fotovoltaico su serra
A Gela posata la prima pietra del più grande
impianto fotovoltaico su serra d'Italia e probabilmente al mondo: 80 MW,
affiancati da 40 MW da biomasse in cogenerazione. Un progetto che combina
agricoltura biologica fuori suolo, FV e biomasse da filiera corta. Essendo su
suolo pubblico godrà delle tariffe del IV conto energia.
dovrebbe
creare circa 400 posti di lavoro stabili
e circa 800 nella fase di costruzione ....
domenica 8 febbraio 2015
No, a un'economia dell'esclusione e della inequità
"No, a un'economia dell’esclusione e della inequità.
Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che
muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il
ribasso di due punti in borsa. Questo è
il frutto della legge di competitività per cui il più forte ha la meglio sul
più debole. Attenzione: qui non siamo di fronte solo alla logica dello
sfruttamento, ma a quella dello scarto; infatti "gli esclusi non sono solo
esclusi o sfruttati, ma rifiuti, sono avanzi
muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il
ribasso di due punti in borsa. Questo è
il frutto della legge di competitività per cui il più forte ha la meglio sul
più debole. Attenzione: qui non siamo di fronte solo alla logica dello
sfruttamento, ma a quella dello scarto; infatti "gli esclusi non sono solo
esclusi o sfruttati, ma rifiuti, sono avanzi
È dunque necessario, se vogliamo realmente risolvere i
problemi e non perderci nei sofismi, risolvere la radice di tutti i mali che è
l'inequità. Per fare questo ci sono alcune scelte prioritarie da compiere:
rinunciare all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria
e agire anzitutto sulle cause strutturali della inequità.”
problemi e non perderci nei sofismi, risolvere la radice di tutti i mali che è
l'inequità. Per fare questo ci sono alcune scelte prioritarie da compiere:
rinunciare all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria
e agire anzitutto sulle cause strutturali della inequità.”
Il video che abbiamo reperito su youtube, purtroppo, contiene solo una parte, l'intero messaggio potete leggerlo su:
venerdì 6 febbraio 2015
lavorare gratis per Expo !!! NO
Lavorare gratis per Epo? !
Da non crederci, eppure questa proposta indecente esiste.
Da non crederci, eppure questa proposta indecente esiste.
domenica 1 febbraio 2015
50 anni età media nella Pubblica Amministrazione
50 anni l’Età media degli impiegati della Pubblica
amministrazione, solo un 3% di giovani (la maggior parte impiegata
nell’esercito) per il resto tutti vecchi. E’ la stessa
Ragioneria dello Stato che rivela il dato ed anche la preoccupazione che una
amministrazione così vecchia possa assicurare servizi efficienti.
Questo il risultato
delle politiche che hanno bloccato il turn over per tanti anni e il risultato
della elevazione dell’età pensionabile della legge Fornero. Se è stata una
buona cosa contenere le spese di bilancio dello Stato non è stata di certo una
buona cosa il salto generazionale; quei giovani che mancano alla pubblica
amministrazione sono disoccupati o già partiti per l’estero; dopo che abbiamo
speso soldi dello Stato e delle famiglie per farli studiare li abbiamo ceduti
gratis ad altri paesi.
immagine - Totò, aspirante archivista capo
venerdì 30 gennaio 2015
Dicembre 2014, disoccupazione in calo, ma …
Il tasso di disoccupazione a dicembre
2014 risulta calo, scende al 12,9%, in diminuzione rispetto
al 13,4%
del novembre 2014. Il dato è
positivo ma dà anche il senso di quanta strada c’è fa fare, le immediate
soddisfazioni dei politici sono fuori posto, occorre arrivare al 5% per la
cosiddetta disoccupazione ottimale dei sistemi capitalistici, occorre arrivare
allo 0,0% per una società fondata sulla giustizia sociale
venerdì 23 gennaio 2015
Cala fatturato industriale in Italia in novembre
L’Istat ha
diffuso i dati del fatturato industriale del novembre 2014 e risulta in calo: in
flessione dello 0,6% su ottobre e dell'1,6% su base annua, dove segna il sesto
ribasso consecutivo. La contrazione è dovuta alla cattiva performance del
mercato nazionale, mentre sull'estero le vendite risultano positive. Il fatturato interno scende,
infatti, dell'1,2%, al contrario di quello estero che sale dello 0,6%. Gli
italiani non comprano perché non sono in grado di comprare o hanno ancora una
paura enorme della crisi …
martedì 20 gennaio 2015
Spero che con l'Expo2015 qualcosa si muova
Spero
che con l'Expo2015 qualcosa si muova, ci dice Dario Pericolosi che nel suo blog
ha inserito questo link
Re – Expo è uno
spazio a latere di Expo, si svolgerà nella splendida cornice del parco della
storica Villa Scheibler a Quarto Oggiaro, ed è dedicato alle microditte
che operano nel settore dell’alimentazione e che hanno una particolare cura del
commercio equosolidale e delle culture biologiche
http://www.re-expo.biz/it/posizione/ e c'è ancora spazio per prenotare uno stand http://www.re-expo.biz/it/calendario-prenotazioni/
Spero che
con l'Expo2015 qualcosa si muova, dice Dario Pericolosi, e c’è d’augurarselo
perché Milano è diventata una città difficile per trovare lavoro e in questi
ultimi anni sono più quelli che l’hanno perso rispetto a quelli che l’hanno
trovato.
Anche Dario
Pericolosi, grafico pubblicitario (oltre che un sensibile poeta lombardo), si è
trovato disoccupato a più di 50 anni, non si è arreso ed ha iniziato una
attività artigiana di Self publishing
(aiuta autori a realizzare dei buoni prodotti editoriali e a prezzi contenuti).
Questo blog che ha come centro il lavoro e tutti quelli che non vogliono arrendersi a questa società espulsiva è ben lieto di fare una piccola pubblicità al suo lavoro
La sua micro ditta la
potete visionare su
https://dafrape.wordpress.com/
per contattarlo
https://dafrape.wordpress.com/contatti/
domenica 18 gennaio 2015
il riposo forzato della società espulsiva
Sei milioni e seicentomila persone in Italia
stanno a riposo forzato, non si tratta di pensionati ma di persone in età
lavorativa: la metà di queste persone continua a cercare lavoro e si
considerano disoccupati, l’altra metà non cerca più un lavoro perché ha perso
pure la voglia di cercarlo e vengono chiamati tecnicamente inattivi. Nei casi
migliori si sopravvive con lavoretti in nero, con i risparmi e con le entrate
dei vecchi genitori delle famiglie di appartenenza; nei casi peggiori si dorme nei cartoni …. al link gli ultimi dati
sabato 17 gennaio 2015
Auto e assunzioni, qualche spiraglio
Si parla di 1.000 nuove assunzioni nello stabilimento di Melfi, almeno questo si
desume dalle dichiarazioni di Marchionne.
Al Salone dell’Auto di
Detroit il gruppo FCA (ex Fiat) ha annunciato l’inserimento di altri mille
addetti nello stabilimento lucano entro tre mesi…
Anche il sindacato antagonista FIOM plaude alla scelta di
investimento, in questo link le dichiarazioni di Landini ….
Il vero miracolo lo fa la debole ripresa del mercato
dell’auto in Europa che torna
positivo dopo sei anni. Nel 2014 le consegne nei 28 Paesi Ue più Efta, secondo
i dati dell'Acea, sono state 13.006.451, il 5,4% in più rispetto al 2013.
Non è cambiato niente e si vuole ripartire come prima, si
procede con lo stesso tipo di macchine, dunque petrolio, traffico, inquinamento
e via, si ricomincia. E’ probabile che
la stessa diminuzione del prezzo del petrolio possa contribuire a questa debole
ripresa. Niente male per le nuove assunzioni, un
sollievo per un po’ di lavoratori che aspettano, ma il metodo pare lo stesso;
non c’è un’auto elettrica nell’immediato futuro , non c’è una linea di nuovi
prodotti che possa determinare una svolta produttiva epocale.
Immagine: Fiat di Melfi da internet
lunedì 12 gennaio 2015
PARTITE IVA marginali, un salvagente che affonda
Se non si
trova un lavoro dipendente, costruire una microimpresa è un tentativo, una
specie di salvagente per tentare di non affondare. La nascita di microimprese
può creare lavoro, vanno aiutate e non strozzate sul nascere con la burocrazia
e con un eccesso di tassazione. Il Governo
nel varare la legge di stabilità non ha mostrato la necessaria sensibilità
verso il salvagente delle partite IVA:
Link
Sulla “distrazione”
del Governo
La posizione
del Movimento 5 Stelle
una
intervista di Radio Orange (radio del Nuovo Partito d’Azione sullo Scandalo
delle Partite IVA)
sabato 10 gennaio 2015
Disoccupazione: peggio di così!!!!
A Novembre 2014 il tasso di disoccupazione in Italia ha raggiunto quota 13,4%,
in aumento di 0,2 punti percentuali (rispetto al 13,2% di ottobre) e di 0,9
punti nei dodici mesi. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 457 mila.
martedì 6 gennaio 2015
La Germania e la disoccupazione ottimale
La Germania ha chiuso il
2014 facendo registrare un tasso di disoccupazione al 4,7%, contro il 4,9%
dell’anno precedente il più basso tra gli stati dell’Unione Europea.
Nei paesi ad economia
liberista si considera il 5% di disoccupazione come accettabile, come un olio
necessario allo stesso sistema, quindi il dato della Germania appare ottimale. Si
può aggiungere anche un ulteriore argomentazione positiva per la Germania:
oltre ad avere un basso tasso di disoccupazione ha anche un discreto sistema di
welfare a tutela dei disoccupati
“Il sistema in
vigore in Germania: il diritto al reddito minimo garantito viene riconosciuto
ai cittadini tedeschi, ai residenti provenienti da Paesi dell'Unione europea
che hanno sottoscritto il Social Security agreement e ai rifugiati politici. Lo
Stato si premura tuttavia di condurre una volta ogni sei mesi degli
accertamenti sui requisiti di chi beneficia del sussidio, che – in caso di abilità
lavorativa – deve (obbligatoriamente) accettare offerte di lavoro congrue alle
sue capacità e deve seguire programmi di reinserimento. Il sussidio aumenta
però a seconda del numero dei figli e in base alla loro età.”
Se proprio si
vogliono fare confronti, in Italia abbiamo gli ultimi dati di disoccupazione
che parlano del 13,2% e riguardo a un reddito minimo garantito siamo ancora
lontani da una possibile introduzione. Ma anche gli stessi dati di
disoccupazione in Italia sono poco attendibili, perché si campa spesso di lavoro in nero e di carità
disordinate. Necessita una legge che faccia emergere i dati reali di disoccupazione e che provveda all’istituzione
di un reddito minimo per chi ha dichiarato una propria disponibilità a lavoro.
Questo blog si è fatto promotore di una
proposta , esiste una proposta del movimento 5 stelle che presto approderà
in Parlamento, anche le misure del Jobs act del Governo dovrebbero comprendere
qualche misura capace di mettere ordine su questo problema. Al momento si
attende ancora, e molti giovani italiani sono già a Londra o a Berlino.
06/01/15 francesco
zaffuto
lunedì 5 gennaio 2015
La Befana esiste, specie per i Vigili
Arrivano prove
scientifiche dell’esistenza della Befana.
Mentre Babbo
Natale viene in qualche modo messo in moto da una letterina con la lista dei
doni desiderati, la Befana ha una sua autonomia
di giudizio, non legge letterine, porta doni a chi se li merita e carbone a chi
non ha fatto il proprio dovere. Certo l’industria dolciaria ha inventato anche
il carbone dolce, ma è sempre simbolicamente Carbone: siete stati cattivi.
Una tradizione
della Befana era quella di portare doni ai Vigili Urbani, da dove venisse
quella tradizione è difficile dirlo, ma in Italia è cominciata a diffondersi
alla grande negli anni 50.
La promessa di
un regalo ai Vigili urbani la fanno il Presidente del consiglio Renzi e il Ministro
della funzione pubblica Madia, il regalo potrà allargarsi a tutto il pubblico
impiego (anche i non colpevoli saranno dichiarati colpevoli). Quale regalo? E’
molto probabile che venga messa in discussione la retribuzione per i primi giorni di
malattia. Già in passato ci sono state proposte di eliminare il pagamento per
il primo giorno di malattia o per i primi tre giorni, è molto probabile che l’ultimo
comportamento dei Vigili di Roma possa mettere in campo questa misura.
05/01/15 francesco zaffuto
Vigili: reazioni
Renzi e Madia
Vigili: reazioni
Grillo
immagini – foto ombra
della Befana + foto d’epoca dalla Befana
dei Vigili negli anni 50 http://www.vastospa.it/html/tradizione/trad_befana_a_vasto.htm
Link collegato
per argomento
domenica 4 gennaio 2015
quando si multa la povertà
dalla pagina facebook di "Mai più disoccupati" ecco una notizia, un solerte vigile multa la povertà e la disperazione,
100 euro perché dormi per terra
100 euro perché dormi per terra
mercoledì 31 dicembre 2014
Chi sono gli statali fannulloni da licenziare
Se penso che aspettavo un libro che mi aveva
spedito un amico e che da 20 giorni non arriva, e forse non arriverà mai, mi viene voglia di dare retta a Renzi quando
parla di licenziamento degli “statali fannulloni”.
Ma i postini
sono statali? Un quesito mica da poco. Da
quando l’ente Posta è diventato una SPA, gli stessi postini non lo sanno. Allego
qua il link di un dibattito in rete:
Ora un postino
che non sa neanche lui chi è può portare la posta a giusta destinazione?
Un postino con tale crisi d’identità conosce
l’articolo 15 della Costituzione che parla dell’obbligo della custodia della
posta e della tutela della sua segretezza?
Un tempo il postino era considerato “Ufficiale
postale”, oggi molto spesso è un precario; una funzione costituzionale è stata ridotta a
ben poca cosa.
Nel gennaio 2009 scrissi una lettera al
Presidente della Repubblica sul mal funzionamento della posta nella mia
regione, e forse la Presidenza o la sua segreteria intervenne, perché mi arrivò
successivamente una lettera di scuse di un dirigente dell’ufficio postale
regionale che dava la colpa alla neve. Questo
il link sulla diatriba
Ma nulla cambiò,
e ora di fronte a nuovi disservizi non oso fare più reclami; anche perché dopo la Presidenza della
Repubblica mi rimane il Padre Eterno che ha cose ben diverse da fare.
Quando si parla
di Statali fannulloni da licenziare allora è necessaria qualche precisazione:
prima di tutto
chi sono gli Statali che fanno parte del pubblico impiego e chi sono quelli che
non sono né carne né pesce;
poi come si
spiega che non sono state applicate misure disciplinari esistenti dal 1957 (DPR.
10 gennaio n.3). L’art. 78 di tale legge
dice: Sanzioni. L'impiegato che viola i suoi doveri è soggetto alle seguenti
sanzioni disciplinari:
1) la censura;
2) la riduzione
dello stipendio;
3) la
sospensione dalla qualifica;
4) la
destituzione
Il licenziamento
per gli statali, Presidente Renzi, esiste dal 1957 e si chiama destituzione.
I dipendenti
pubblici debbono fare bene il proprio lavoro; per affrontare i disservizi non è
tanto la minaccia del licenziamento (già esistente) che risolve i problemi, ma l’applicazione immediata delle sanzioni
minori.
Allora diciamola
bene: molti dirigenti per quieto vivere
preferiscono le disfunzioni del servizio rispetto alle grane con i dipendenti e
i politici sono ben tolleranti con i
dirigenti inadeguati. Gli anatemi che i
politici, ogni tanto, hanno sollevato
contro gli statali sono state forme di propaganda elettorale. Dare la colpa ai
sindacati per eccesso di tutela è un po’ come dare la colpa agli avvocati per
il loro ruolo di difensori. L’equazione è quasi matematica: a politici
corrotti stanno dirigenti inadeguati, a dirigenti inadeguati stanno dipendenti
pubblici distratti.
Non è con le eliminazione delle tutele che si
raggiungono i risultati ma facendo ogni giorno tutti bene il proprio lavoro.
31/12/14
francesco zaffuto
domenica 28 dicembre 2014
Gli statali e la strana uguaglianza nei licenziamenti
Avanza il
Jobs Act in modo alquanto strano: l’argomento
chiave che doveva essere quello di assumere si è trasformato nell’argomento
chiave di licenziare. I nuovi assunti del settore privato (se ci saranno) avranno meno garanzie di conservazione del
posto e le imprese, adducendo
motivazioni economiche, potranno
licenziare senza tante preoccupazioni di
ricorsi al Giudice. Si comincia a
prospettare l’ipotesi di allargare le nuove regole sul licenziamento anche ai
lavoratori statali (ipotesi fino ad ora solo prospettata perché il Governo dice che deve
essere il Parlamento a decidere in merito).
Ci sono degli strani amanti dell’uguaglianza che
vorrebbero portare tutti i lavoratori allo stesso stato di degradazione e che
sostengono che gli statali sono dei privilegiati ed è giusto sarebbe sottoporli
alla pratica del licenziamento. Ma il datore di lavoro Stato non è la stessa
cosa di un’impresa: l’impresa ha un suo
limite territoriale e può avere anche un limite temporale, l’impresa può avere difficoltà
economiche che possono portarla alla chiusura; lo Stato con i suoi enti di
decentramento è pur sempre un ente
unico, non ha un limite temporale, è un
ente che dura nel tempo, non ha un limite spaziale, il suo spazio coincide con
il territorio della nazione, non può chiudere, perché se lo Stato fallisce e chiude vuol dire
che siamo alle porte di un capovolgimento catastrofico di immane portata.
Allora finiamola di cianciare sull’ipotesi di licenziamento degli statali; i
lavoratori in sovrannumero in un settore possono essere trasferiti sul piano
territoriale o per modifica di mansioni, il problema di licenziamento non
esiste, al massimo possono esistere le dimissioni dello statale che non accetta
il trasferimento. Parlare di licenziamento degli statali è solo un esercizio di
cattiveria ammantato di uguaglianza.
28/12/14
francesco zaffuto
Qualche notizia collegata
Immagine – vaso greco – Procuste
giustiziato da Teseo. Procuste, per un
suo strano senso dell’uguaglianza, sottoponeva malcapitati passanti a particolari
sevizie, li metteva su un letto e se troppo bassi li stirava a forza, se troppo
lunghi gli amputava i piedi che sporgevano dal letto. http://it.wikipedia.org/wiki/Procuste
Iscriviti a:
Post (Atom)