martedì 31 marzo 2015

DISOCCUPAZIONE febbraio risale al 12,7%

Nonostante gli sforzi per fare apparire  il bicchiere mezzo pieno, i dati comunicati dall’Istat per febbraio parlano di un nuovo aumento della disoccupazione che si posiziona al 12,7%., rispetto al 12,6% del mese precedente.

lunedì 30 marzo 2015

L’Italia che riparte e …

L’Italia che riparte e … sempre quella storiella del bicchiere …
Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79 mila contratti a tempo indeterminato, il 38,4% in più rispetto ai primi due mesi del 2014". Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti. L'annuncio era stato anticipato dal premier Matteo Renzi che aveva parlato di un aumento "a doppia cifra" rispetto all'anno precedente: "E' il segnale che l'Italia riparte".
Il fatturato nell'industria diminuisce a gennaio dell'1,6% rispetto a dicembre, con una flessione dello 0,9% sul mercato interno e del 3,1% su quello estero. Lo rileva l'Istat che parla di un calo ''abbastanza importante'' dopo il risultato positivo di dicembre (+1,4% su mese e +0,9% su anno). Su base annua la riduzione di gennaio è del 2,5%.
Anche gli ordinativi si riducono del 3,6% rispetto a dicembre e del 5,5% rispetto a gennaio 2014. Più in dettaglio, il fatturato cala su base mensile del 13,6% per l'energia, del 2,2% per i beni strumentali e dello 0,4% per i beni di consumo, mentre aumenta dello 0,3% per i beni intermedi.

Vale la pena sempre  di ricordare al Ministro Poletti che in Italia  3,6 milioni di persone non cercano impiego ma sarebbero disponibili a lavorare; e sommando i disoccupati che cercano il lavoro, si superano i 6,6 milioni di persone senza lavoro.

lunedì 9 marzo 2015

gravi conseguenze per mancati rimedi

Arezzo, 5 marzo 2015 – «Aveva 53 ANNI, da agosto non riscuoteva lo stipendio e domenica ha deciso di farla finita, lasciando la moglie, disoccupata, e quattro figli. Siamo spiazzati e preoccupati». Raccontano così Alessandro Mugnai, segretario provinciale della Cgil e Nicola Innocenti, della Fillea dello stesso sindacato, la tragica fine di un operaio cortonese.
«Non mi vergogno di usare la parola eroe per questa persona – continua Mugnai –  attaccato al lavoro, un operaio esemplare. Il 3 febbraio l’azienda per la quale lavorava, una ditta edile, è stata dichiarata fallita. Gli spettva la cassa integrazione ma da agosto non riceveva più nulla e lo sportello anticrisi della Provincia non anticipa le somme per questo tipo di ammortizzatore sociale. Il fatto  tragico è che ci sono circa 3 mila lavoratori in tutta la provincia  che condividono la stessa sorte: da sei mesi non si è più visto un euro».
«Arezzo è la terza provincia in Toscana per numero di ore di cassa in deroga. Una parte consistente di persone che l’anno scorso erano cassintegrati adesso è in mobilità: finiscono gli ammortizzatori sociali e si rimane senza lavoro. La storia dell’operaio morto suicida getta luce su chi avrebbe anche il paracadute della cassa in deroga ma che, in pratica, non ha uno stipendio su cui contare davvero».



Per un Governo era la cosa più urgente: dare una mano a chi non ha un lavoro e nessun reddito.

domenica 8 marzo 2015

8 marzo 2015

8 marzo 2015: fino ad ora abbiamo avuto il maschio progresso e la femmina guerra,
aspettiamo le donne pace e speranza
http://cronachedicolori.blogspot.it/

martedì 3 marzo 2015

che c'azzecca Presidente!?

Che c'azzecca Presidente!?
"E' abbastanza sorprendente: se facciamo da soli siamo 'dittatorelli', se facciamo i decreti siamo antidemocratici, se facciamo i ddl non siamo abbastanza spediti, siamo in ritardo. Si tratta di un dialogo surreale. Diamoci pace e troviamo una via di mezzo". Sulla scuola il governo ha ascoltato i cittadini e ora non compie "nessun passo indietro: stiamo semplicemente mostrando di essere i più trasparenti e pronti al confronto possibile", aggiunge.
"Ci sono le condizioni perché il Parlamento possa legiferare, in tempo non sufficiente ma non biblico, possa legiferare senza la necessità di strumenti di urgenza", ha detto Renzi: "Passiamo la palla al Parlamento", ha aggiunto. "Il confronto sia sereno", ma sapendo che "l'ostruzionismo" bloccherebbe le assunzioni. (da Ansa)
Che c'azzecca Presidente!
Una cosa è l''assunzione di precari che aspettano (alcuni da più di un decennio) che si può fare per Decreto e un'altra cosa è la riforma delle carriere dei docenti, e tutto il resto delle chiacchiere sulla buona scuola che necessitano di un intervento del Parlamento visto che la scuola è materia della Costituzione di questa Repubblica. Intanto va salvato quel poco di buono che già esiste nella scuola,

Disoccupazione i dati gennaio 2015

 La disoccupazione in Italia scende al 12,6% a gennaio 2015 rispetto al dato dicembre 2014 del 12,9%. Altro dato diffuso Un dato positivo dall'Istat è quello che ha chiuso ufficialmente il conto per il 2014 con una rilevazione al 12,7%, il peggior dato annuale da quando se ne tiene traccia e cioè dal 1977.
 Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, quello di gennaio è un "risultato incoraggiante dopo anni di caduta".  
Vale la penda di ricordare che questo debole risultato positivo sta a fronte di: sei milioni e seicentomila persone in Italia stanno a riposo forzato, non si tratta di pensionati ma di persone in età lavorativa: la metà di queste persone continua a cercare lavoro e si considerano disoccupati, l’altra metà non cerca più un lavoro perché ha perso pure la voglia di cercarlo e vengono chiamati tecnicamente inattivi.

lunedì 23 febbraio 2015

Qatar 2022: liberiamo gli schiavi del XXI secolo

FIRMIAMO L'APPELLO DI Avaaz
https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_world_cup_loc/?bCfjVab&v=54156
Noi cittadini di tutto il mondo osserviamo con profonda preoccupazione le condizioni in cui i lavoratori immigrati in Qatar sono costretti a lavorare per il Mondiale di calcio del 2022. Vi chiediamo di varare al più presto una politica pubblica che garantisca che ogni lavoratore dei cantieri del Mondiale possa conservare il proprio passaporto, abbia la garanzia di ottenere un visto di uscita dal Paese e veda riconosciuti i diritti basici e di sicurezza. Chiediamo inoltre al governo del Qatar di riformare il suo programma per la forza lavoro estera, permettendo a tutti i lavoratori stranieri il diritto di tornare alle loro case. Queste modifiche aumenterebbero la fiducia mondiale nei confronti del Qatar e di CH2M Hill, e avrebbero un impatto enorme sulla vita di 1,4 milioni di lavoratori immigrati al lavoro nel Paese.
Fanno turni massacranti sotto al sole del deserto, senza cibo né acqua, senza potersene andare: migliaia di lavoratori in Qatar sono gli schiavi del nostro secolo. E noi abbiamo un’occasione per liberarli.
Lo scorso anno, in uno dei mega-cantieri per i Mondiali di calcio del 2022 è morto un lavoratore ogni due giorni. Gran parte di questo progetto da 1 miliardo di dollari lo gestisce una multinazionale USA la cui direttrice vive in una tranquilla cittadina in Colorado. Se 1 milione di noi chiederà la libertà di queste persone, andremo direttamente da lei eogni volta che uscirà di casa, ogni volta che andrà al lavoro troverà il nostro messaggio. Finché non farà qualcosa per mettere fine a questo dramma. 
Questa stessa tattica, nel giro di pochi giorni, ha spinto Hilton a proteggere le donne dallo sfruttamento sessuale nei suoi hotel. Unisciti all’appello per liberare questi moderni schiavi del Qatar
https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_world_cup_loc/?bCfjVab&v=54156
La causa di tutto è la politica del Qatar per i lavoratori stranieri. Li attira con la promessa di un buon lavoro, ma appena mettono piede nel Paese i loro nuovi capigli sequestrano il passaporto, e cominciano i turni massacranti sotto il sole del deserto a 50 gradi. Senza alcuna possibilità di tornare a casa.
L'azienda statunitense di cui stiamo parlando è la CH2M Hill e dice che la colpa è degli appaltatori e delle leggi locali. Ma il marchio internazionale della costruzione dei Mondiali 2022 è il suo, e la sua direttrice può e deve dare l'esempio e per garantire che non ci saranno altri 7 anni di morti nei cantieri. Potrebbero persino minacciare di andarsene dal Paese fino a ché le cose non verranno cambiate. 
Ha il dovere di contribuire a mettere fine a questa moderna schiavitù. Spingiamola a farlo e a coinvolgere altre aziende finché ognuna di queste persone sarà di nuovo libera. Clicca qui sotto per unirti all’appello: appena raggiunto il milione di firme lo consegneremo direttamente all’amministratrice delegata di CH2M Hill, Jacqueline Hinman e non ce ne andremo finché non ci ascolterà:
https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_world_cup_loc/?bCfjVab&v=54156
Una mobilitazione globale fatta nel momento giusto può salvare migliaia di vite. Hilton non stava facendo abbastanza per proteggere le donne e le ragazze sfruttate sessualmente nei suoi alberghi, così abbiamo portato la protesta direttamente a casa dell’amministratore delegato. La loro politica cambiò nel giro di pochi giorni. Possiamo farcela di nuovo.
Con speranza,
Emma, Nell, Mais, Ricken, Alice e tutto il team di Avaaz

sabato 21 febbraio 2015

Habemus Jobs Act

Habemus Jobs Act
Si dice che i suoi frutti comincerà a darli da subito, ma che la maggior parte dei frutti si raccoglieranno tra dieci anni. Se sei un disoccupato di 35 anni si pone un problema: sarai tra quelli che avranno un lavoro subito o tra dieci anni????
Oggi  tante parole , a questo link  qualche informazione dettagliata

venerdì 20 febbraio 2015

Pagare gli operai in nero è peccato gravissimo

Roma 20/02/15….. Così come riporta la cronaca della Radio Vaticana, Francesco nell’omelia di stamane durante la messa a Santa marta ha toccato il tema dei falsi digiuni. “Così, – ha detto – se uno va a Messa tutte le domeniche e fa la comunione, gli si può chiedere: ‘E com’è il tuo rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi loro il salario giusto? Anche versi i contributi per la pensione? Per assicurare la salute?”. “Quanti, quanti uomini e donne di fede, hanno fede ma dividono le tavole della legge: ‘Sì, sì io faccio questo’ – ‘Ma tu fai elemosina?’ – ‘Sì, sì, sempre io invio un assegno alla Chiesa’ – ‘Ah, beh, va bene. – ha poi notato il Papa – Ma alla tua Chiesa, a casa tua, con quelli che dipendono da te – siano i figli, siano i nonni, siano i dipendenti – sei generoso, sei giusto?'” si è chiesto. “Tu non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle della ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. – ha quindi concluso – Questo è un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l’ingiustizia”.
Molto giustamente il Papa ha fatto la sua parte per diffondere un'etica cristiana non contraddittoria. Ma da parte di chi governa c'è assenza;  il lavoro in nero arriva al punto di impedire una reale misurazione della disoccupazione. Domina la convinzione: "Sì, ma con un po' di lavoro in nero si arranciano e sopravvivono". In questo modo sopravvivono lavoro in nero ed evasione, quella piccola e quella grande. E' necessaria ed urgente una legge che dia una indennità a tutti i disoccupati disponibili al lavoro. Si può fare e non costerebbe tanto; ma i pochi soldi che c'erano furono investiti per l'elargizione degli 80 euro. Sono anni che scrivo a ministri. Dovrei scrivere al Papa? Ma il papa non ha competenza in materia di leggi. La competenza è del nostro Parlamento dove abbondano scristianizzati e falsi socialisti.
francesco zaffuto

domenica 15 febbraio 2015

una piccola grande vittoria



Lunedì tornerò a lavorare! 
Ho vinto un'altra battaglia, dopo quella contro il cancro. Con a fianco il mio avvocato, l'organizzazione sindacale e la solidarietà vostra, di migliaia di persone che, senza neanche conoscere il mio volto, mi hanno sostenuta. Grazie a voi ho avuto il coraggio di difendere la mia dignità di donna e di lavoratrice, rifiutando anche un rilevante indennizzo economico. Il procedimento di licenziamento è stato sospeso e, con un accordo firmato oggi presso l'associazione industriali, è stato revocato l'esonero dal lavoro e disposto il distacco ad una società del gruppo, sempre all'interno dello stabilimento petrolchimico di Brindisi. 
Dopo una vita passata al servizio dell’azienda LyondellBasell di Brindisi, mi ero vista licenziare dall’oggi al domani, senza precise spiegazioni. Per questo avevo deciso di lanciare una petizione su change.orgIn poco tempo sono arrivate oltre 80mila firme, una valanga di solidarietà e sostegno che ha certamente giocato un ruolo cruciale primanell’apertura e poi nella positiva chiusura dellatrattativa.
Dopo tre mesi di buio è arrivato finalmente il giorno delritorno alla vita! 
GRAZIE A TUTTI!!! 80.320 VOLTE GRAZIE!!!
Patrizia Zoe via Change.org

venerdì 13 febbraio 2015

GIUSTIZIA UGUALE A CHE?


Notizia recente: Sei mesi di galera per il furto di un pezzo di formaggio e una confezione di wurstel che costavano  4 euro e 7 centesimi. Giudici inflessibili contro un senzatetto che 4 anni fa rubò qualcosa da mangiare in un supermercato genovese. 
L'accusa aveva chiesto di 'attenuare' il reato … ma i giudici della Corte d'appello hanno confermato la pena, già inflitta in primo grado, a sei mesi di reclusione, con la condizionale, e una multa di 160 euro.

mercoledì 11 febbraio 2015

Gela grande impianto fotovoltaico su serra


A Gela posata la prima pietra del più grande impianto fotovoltaico su serra d'Italia e probabilmente al mondo: 80 MW, affiancati da 40 MW da biomasse in cogenerazione. Un progetto che combina agricoltura biologica fuori suolo, FV e biomasse da filiera corta. Essendo su suolo pubblico godrà delle tariffe del IV conto energia.
 dovrebbe creare circa 400 posti di lavoro stabili e circa 800 nella fase di costruzione ....

domenica 8 febbraio 2015

No, a un'economia dell'esclusione e della inequità



"No, a un'economia dell’esclusione e della inequità.
Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che
muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il
ribasso di due punti in borsa.  Questo è
il frutto della legge di competitività per cui il più forte ha la meglio sul
più debole. Attenzione: qui non siamo di fronte solo alla logica dello
sfruttamento, ma a quella dello scarto; infatti "gli esclusi non sono solo
esclusi o sfruttati, ma rifiuti, sono avanzi
È dunque necessario, se vogliamo realmente risolvere i
problemi e non perderci nei sofismi, risolvere la radice di tutti i mali che è
l'inequità. Per fare questo ci sono alcune scelte prioritarie da compiere:
rinunciare all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria
e agire anzitutto sulle cause strutturali della inequità.
Il video che abbiamo reperito su youtube, purtroppo,  contiene solo una parte, l'intero messaggio potete leggerlo su: 

domenica 1 febbraio 2015

50 anni età media nella Pubblica Amministrazione

50 anni l’Età media degli impiegati della Pubblica amministrazione, solo un 3% di giovani (la maggior parte impiegata nell’esercito) per il resto tutti vecchi. E’ la stessa Ragioneria dello Stato che rivela il dato ed anche la preoccupazione che una amministrazione così vecchia possa assicurare servizi efficienti.

 Questo il risultato delle politiche che hanno bloccato il turn over per tanti anni e il risultato della elevazione dell’età pensionabile della legge Fornero. Se è stata una buona cosa contenere le spese di bilancio dello Stato non è stata di certo una buona cosa il salto generazionale; quei giovani che mancano alla pubblica amministrazione sono disoccupati o già partiti per l’estero; dopo che abbiamo speso soldi dello Stato e delle famiglie per farli studiare li abbiamo ceduti gratis ad altri paesi.  

immagine - Totò, aspirante archivista capo

venerdì 30 gennaio 2015

Dicembre 2014, disoccupazione in calo, ma …

Il tasso di disoccupazione a dicembre 2014 risulta calo, scende al 12,9%, in diminuzione rispetto al 13,4% del novembre 2014.  Il dato è positivo ma dà anche il senso di quanta strada c’è fa fare, le immediate soddisfazioni dei politici sono fuori posto, occorre arrivare al 5% per la cosiddetta disoccupazione ottimale dei sistemi capitalistici, occorre arrivare allo 0,0% per una società fondata sulla giustizia sociale

venerdì 23 gennaio 2015

Cala fatturato industriale in Italia in novembre

L’Istat ha diffuso i dati del fatturato industriale del novembre 2014 e risulta in calo:  in flessione dello 0,6% su ottobre e dell'1,6% su base annua, dove segna il sesto ribasso consecutivo. La contrazione è dovuta alla cattiva performance del mercato nazionale, mentre sull'estero le vendite risultano positive. Il fatturato interno scende, infatti, dell'1,2%, al contrario di quello estero che sale dello 0,6%. Gli italiani non comprano perché non sono in grado di comprare o hanno ancora una paura enorme della crisi …

martedì 20 gennaio 2015

Spero che con l'Expo2015 qualcosa si muova

 Spero che con l'Expo2015 qualcosa si muova, ci dice Dario Pericolosi che nel suo blog ha inserito questo link

Re – Expo è uno spazio a latere di Expo, si svolgerà nella splendida cornice del parco della storica Villa Scheibler  a Quarto Oggiaro, ed è dedicato alle microditte che operano nel settore dell’alimentazione e che hanno una particolare cura del commercio equosolidale e delle culture biologiche


Spero che con l'Expo2015 qualcosa si muova, dice Dario Pericolosi, e c’è d’augurarselo perché Milano è diventata una città difficile per trovare lavoro e in questi ultimi anni sono più quelli che l’hanno perso rispetto a quelli che l’hanno trovato.

Anche Dario Pericolosi, grafico pubblicitario (oltre che un sensibile poeta lombardo), si è trovato disoccupato a più di 50 anni, non si è arreso ed ha iniziato una attività artigiana di  Self publishing (aiuta autori a realizzare dei buoni prodotti editoriali e a prezzi contenuti).

Questo blog che ha come centro il lavoro e tutti quelli che non vogliono arrendersi a questa società espulsiva è ben lieto di fare una piccola pubblicità al suo lavoro

 La sua micro ditta la potete visionare su

https://dafrape.wordpress.com/

per contattarlo

https://dafrape.wordpress.com/contatti/

domenica 18 gennaio 2015

il riposo forzato della società espulsiva

Sei milioni e seicentomila persone in Italia stanno a riposo forzato, non si tratta di pensionati ma di persone in età lavorativa: la metà di queste persone continua a cercare lavoro e si considerano disoccupati, l’altra metà non cerca più un lavoro perché ha perso pure la voglia di cercarlo e vengono chiamati tecnicamente inattivi. Nei casi migliori si sopravvive con lavoretti in nero, con i risparmi e con le entrate dei vecchi genitori delle famiglie di appartenenza;  nei casi peggiori si dorme nei cartoni …. al link gli ultimi dati

sabato 17 gennaio 2015

Auto e assunzioni, qualche spiraglio

Si parla di 1.000 nuove assunzioni  nello stabilimento di Melfi, almeno questo si desume dalle dichiarazioni di Marchionne.  Al Salone dell’Auto di Detroit  il gruppo FCA (ex Fiat)  ha annunciato l’inserimento di altri mille addetti nello stabilimento lucano entro tre mesi…
Anche il sindacato antagonista FIOM plaude alla scelta di investimento, in questo link le dichiarazioni di Landini ….
Il vero miracolo lo fa la debole ripresa del mercato dell’auto in Europa che torna positivo dopo sei anni. Nel 2014 le consegne nei 28 Paesi Ue più Efta, secondo i dati dell'Acea, sono state 13.006.451, il 5,4% in più rispetto al 2013.
Non è cambiato niente e si vuole ripartire come prima, si procede con lo stesso tipo di macchine, dunque petrolio, traffico, inquinamento e via,  si ricomincia. E’ probabile che la stessa diminuzione del prezzo del petrolio possa contribuire a questa debole ripresa.   Niente male per le nuove assunzioni, un sollievo per un po’ di lavoratori che aspettano, ma il metodo pare lo stesso; non c’è un’auto elettrica nell’immediato futuro , non c’è una linea di nuovi prodotti che possa determinare una svolta produttiva epocale.

Immagine: Fiat di Melfi da internet 

lunedì 12 gennaio 2015

PARTITE IVA marginali, un salvagente che affonda

Se non si trova un lavoro dipendente, costruire una microimpresa è un tentativo, una specie di salvagente per tentare di non affondare. La nascita di microimprese può creare lavoro, vanno aiutate e non strozzate sul nascere con la burocrazia e con un eccesso di tassazione.  Il Governo nel varare la legge di stabilità non ha mostrato la necessaria sensibilità verso il salvagente delle partite IVA:
Link
Sulla “distrazione” del Governo
La posizione del Movimento 5 Stelle
una intervista di Radio Orange (radio del Nuovo Partito d’Azione sullo Scandalo delle Partite IVA)

sabato 10 gennaio 2015

Disoccupazione: peggio di così!!!!

A Novembre 2014 il tasso di disoccupazione in Italia ha raggiunto quota 13,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali (rispetto al 13,2% di ottobre) e di 0,9 punti nei dodici mesi. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 457 mila.

martedì 6 gennaio 2015

La Germania e la disoccupazione ottimale

La Germania ha chiuso il 2014 facendo registrare un tasso di disoccupazione al 4,7%, contro il 4,9% dell’anno precedente il più basso tra gli stati dell’Unione Europea.
Nei paesi ad economia liberista si considera il 5% di disoccupazione come accettabile, come un olio necessario allo stesso sistema, quindi il dato della Germania appare ottimale. Si può aggiungere anche un ulteriore argomentazione positiva per la Germania: oltre ad avere un basso tasso di disoccupazione ha anche un discreto sistema di welfare a tutela dei disoccupati
“Il sistema in vigore in Germania: il diritto al reddito minimo garantito viene riconosciuto ai cittadini tedeschi, ai residenti provenienti da Paesi dell'Unione europea che hanno sottoscritto il Social Security agreement e ai rifugiati politici. Lo Stato si premura tuttavia di condurre una volta ogni sei mesi degli accertamenti sui requisiti di chi beneficia del sussidio, che – in caso di abilità lavorativa – deve (obbligatoriamente) accettare offerte di lavoro congrue alle sue capacità e deve seguire programmi di reinserimento. Il sussidio aumenta però a seconda del numero dei figli e in base alla loro età.
Se proprio si vogliono fare confronti, in Italia abbiamo gli ultimi dati di disoccupazione che parlano del 13,2% e riguardo a un reddito minimo garantito siamo ancora lontani da una possibile introduzione. Ma anche gli stessi dati di disoccupazione in Italia sono poco attendibili, perché  si campa spesso di lavoro in nero e di carità disordinate. Necessita una legge che faccia emergere i dati reali  di disoccupazione e che provveda all’istituzione di un reddito minimo per chi ha dichiarato una propria disponibilità a lavoro.  
 Questo blog si è fatto promotore di una proposta , esiste una proposta del movimento 5 stelle che presto approderà in Parlamento, anche le misure del Jobs act del Governo dovrebbero comprendere qualche misura capace di mettere ordine su questo problema. Al momento si attende ancora, e molti giovani italiani sono già a Londra o a Berlino.

06/01/15 francesco zaffuto

lunedì 5 gennaio 2015

La Befana esiste, specie per i Vigili

Arrivano prove scientifiche dell’esistenza della Befana.
Mentre Babbo Natale viene in qualche modo messo in moto da una letterina con la lista dei doni desiderati,  la Befana ha una sua autonomia di giudizio, non legge letterine, porta doni a chi se li merita e carbone a chi non ha fatto il proprio dovere. Certo l’industria dolciaria ha inventato anche il carbone dolce, ma è sempre simbolicamente Carbone: siete stati cattivi.

Una tradizione della Befana era quella di portare doni ai Vigili Urbani, da dove venisse quella tradizione è difficile dirlo, ma in Italia è cominciata a diffondersi alla grande negli anni 50.

 Chissà  cosa può portare la Befana ai Vigili urbani dopo gli eventi del 31 dicembre 2014, che hanno coinvolto numerosi vigili urbani a Roma?
La promessa di un regalo ai Vigili urbani la fanno il Presidente del consiglio Renzi e il Ministro della funzione pubblica Madia, il regalo potrà allargarsi a tutto il pubblico impiego (anche i non colpevoli saranno dichiarati colpevoli). Quale regalo? E’ molto probabile che venga messa in discussione  la retribuzione per i primi giorni di malattia. Già in passato ci sono state proposte di eliminare il pagamento per il primo giorno di malattia o per i primi tre giorni, è molto probabile che l’ultimo comportamento dei Vigili di Roma possa mettere in campo questa misura.
05/01/15 francesco zaffuto

Vigili: reazioni Renzi e Madia
Vigili: reazioni Grillo

immagini – foto ombra della Befana  + foto d’epoca dalla Befana dei Vigili negli anni 50 http://www.vastospa.it/html/tradizione/trad_befana_a_vasto.htm

Link collegato per argomento

domenica 4 gennaio 2015

quando si multa la povertà

dalla pagina facebook di "Mai più disoccupati" ecco una notizia, un solerte vigile multa la povertà e la disperazione,
100 euro perché dormi per terra

mercoledì 31 dicembre 2014

Chi sono gli statali fannulloni da licenziare

 Se penso che aspettavo un libro che mi aveva spedito un amico e che da 20 giorni non arriva, e forse non arriverà mai,  mi viene voglia di dare retta a Renzi quando parla di licenziamento degli “statali fannulloni”.
Ma i postini sono statali?  Un quesito mica da poco. Da quando l’ente Posta è diventato una SPA, gli stessi postini non lo sanno. Allego qua il link di un dibattito in rete:
Ora un postino che non sa neanche lui chi è può portare la posta a giusta destinazione?
 Un postino con tale crisi d’identità conosce l’articolo 15 della Costituzione che parla dell’obbligo della custodia della posta e della tutela della sua segretezza?
 Un tempo il postino era considerato “Ufficiale postale”, oggi molto spesso è un precario;  una funzione costituzionale è stata ridotta a ben poca cosa.
 Nel gennaio 2009 scrissi una lettera al Presidente della Repubblica sul mal funzionamento della posta nella mia regione, e forse la Presidenza o la sua segreteria intervenne, perché mi arrivò successivamente una lettera di scuse di un dirigente dell’ufficio postale regionale che dava la colpa alla neve.  Questo il link sulla diatriba
Ma nulla cambiò, e ora di fronte a nuovi disservizi non oso fare più reclami;  anche perché dopo la Presidenza della Repubblica mi rimane il Padre Eterno che ha cose ben diverse da fare.
Quando si parla di Statali fannulloni da licenziare allora è necessaria qualche precisazione:
prima di tutto chi sono gli Statali che fanno parte del pubblico impiego e chi sono quelli che non sono né carne né pesce;
poi come si spiega che non sono state applicate misure disciplinari esistenti dal 1957 (DPR. 10 gennaio n.3).  L’art. 78 di tale legge dice: Sanzioni. L'impiegato che viola i suoi doveri è soggetto alle seguenti sanzioni disciplinari:
1) la censura;
2) la riduzione dello stipendio;
3) la sospensione dalla qualifica;
4) la destituzione
Il licenziamento per gli statali, Presidente Renzi, esiste dal 1957 e si chiama destituzione. 
I dipendenti pubblici debbono fare bene il proprio lavoro; per affrontare i disservizi non è tanto la minaccia del licenziamento (già esistente) che risolve i problemi,  ma l’applicazione immediata delle sanzioni minori.
Allora diciamola bene:  molti dirigenti per quieto vivere preferiscono le disfunzioni del servizio rispetto alle grane con i dipendenti e i politici  sono ben tolleranti con i dirigenti inadeguati.  Gli anatemi che i politici, ogni tanto,  hanno sollevato contro gli statali sono state forme di propaganda elettorale. Dare la colpa ai sindacati per eccesso di tutela è un po’ come dare la colpa agli avvocati per il loro ruolo di difensori.    L’equazione è quasi matematica: a politici corrotti stanno dirigenti inadeguati, a dirigenti inadeguati stanno dipendenti pubblici distratti.
 Non è con le eliminazione delle tutele che si raggiungono i risultati ma facendo ogni giorno tutti bene il proprio lavoro.

31/12/14 francesco zaffuto

domenica 28 dicembre 2014

Gli statali e la strana uguaglianza nei licenziamenti

Avanza il Jobs Act in modo alquanto strano:  l’argomento chiave che doveva essere quello di assumere si è trasformato nell’argomento chiave di licenziare. I nuovi assunti del settore privato (se ci saranno)  avranno meno garanzie di conservazione del posto e le imprese,  adducendo motivazioni economiche,  potranno licenziare senza tante preoccupazioni  di ricorsi al Giudice.  Si comincia a prospettare l’ipotesi di allargare le nuove regole sul licenziamento anche ai lavoratori statali (ipotesi fino ad ora solo  prospettata perché il Governo dice che deve essere il Parlamento a decidere in merito).
 Ci sono degli strani amanti dell’uguaglianza che vorrebbero portare tutti i lavoratori allo stesso stato di degradazione e che sostengono che gli statali sono dei privilegiati ed è giusto sarebbe sottoporli alla pratica del licenziamento. Ma il datore di lavoro Stato non è la stessa cosa di un’impresa:  l’impresa ha un suo limite territoriale e può avere anche un limite temporale, l’impresa può avere difficoltà economiche che possono portarla alla chiusura; lo Stato con i suoi enti di decentramento  è pur sempre un ente unico,  non ha un limite temporale, è un ente che dura nel tempo, non ha un limite spaziale, il suo spazio coincide con il territorio della nazione, non può chiudere,  perché se lo Stato fallisce e chiude vuol dire che siamo alle porte di un capovolgimento catastrofico di immane portata. Allora finiamola di cianciare sull’ipotesi di licenziamento degli statali; i lavoratori in sovrannumero in un settore possono essere trasferiti sul piano territoriale o per modifica di mansioni, il problema di licenziamento non esiste, al massimo possono esistere le dimissioni dello statale che non accetta il trasferimento. Parlare di licenziamento degli statali è solo un esercizio di cattiveria ammantato di uguaglianza.
28/12/14 francesco zaffuto
Qualche notizia collegata

Immagine – vaso greco – Procuste giustiziato da Teseo. Procuste,  per un suo strano senso dell’uguaglianza,  sottoponeva malcapitati passanti a particolari sevizie, li metteva su un letto e se troppo bassi li stirava a forza, se troppo lunghi gli amputava i piedi che sporgevano dal letto.  http://it.wikipedia.org/wiki/Procuste