mercoledì 17 gennaio 2018

Milano in lutto per il lavoro

Un’ora di sciopero, lutto cittadino e bandiere a mezz’asta dopo l’incidente sul lavoro che alla Lamina di Milano ha provocato la morte di quattro persone. ( aggiornamento Alle 13.30 di oggi, giovedì, è stata dichiarata la morte cerebrale dell'operaio ricoverato in ospedale)
Il lutto è stato annunciato dal sindaco di Milano, insieme a un incontro con le famiglie e uno col prefetto per convocare un tavolo “molto operativo e non retorico, con tutti gli enti che possono dare il loro contributo, come ad esempio i sindacati, l’Inail, per rafforzare i controlli preventivi”.
Un’ora di sciopero è stata proclamata Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil: venerdì sciopero di tutti i metalmeccanici della Lombardia per riaffermare il diritto a lavorare in sicurezza e riaffermare la cultura della prevenzione.
In Lombardia, da gennaio a novembre 2017, sono stati 127 i morti sul lavoro. Quanto ai rischi, sul territorio è presente circa la metà delle aziende considerate pericolose in base ai criteri dettati dalla Direttiva Seveso.

Il Comunicato di Fiom nazionale e Cgil nazionale

“Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie degli operai vittime del grave incidente che si è verificato oggi a Milano”. È quanto si legge in una nota della Cgil e della Fiom Nazionale.
“Ci auguriamo - aggiunge la nota - che gli organi competenti possano, nel più breve tempo possibile, ricostruire la dinamica di quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità, ma è indubbio che la tragicità dell’evento non possa non porre grandi interrogativi sul rispetto delle misure di sicurezza previste per il tipo di lavorazione”.  
“Un altro gravissimo infortunio sul lavoro ripropone la drammaticità del fenomeno nel nostro Paese, che - sottolineano Cgil e Fiom - in questo ultimo anno ha registrato una pericolosa inversione di tendenza”. Per Confederazione e categoria “il tema della sicurezza deve essere prioritario anche nella contrattazione, nel confronto con le associazioni datoriali e nell’attività istituzionale”.
“Come sindacati - concludono - continueremo a sostenere l’impegno dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, per imporre il pieno rispetto di tutte le norme in materia sui luoghi di lavoro. Non può esistere crescita economica e sociale senza difendere e valorizzare il lavoro”.

1 commento:

  1. C'era meno lavoro e quindi si era creduto stoltamente che le morti sul lavoro fossero calate per un qualche successo politico ma in realtà non era così. Ed ora con questa ripresina fatta di precariato i numeri ritornano ad essere quelli reali, ossia altissimi ed in aumento.

    RispondiElimina

Tutti i commenti e i contributi sono benvenuti, la redazione si riserva, in via di autotutela, di eliminare commenti che incitano alla violenza o con carattere offensivo verso terzi.